Sull'emittente americana MSNBC, giovedì 2 febbraio, è andata in onda l'intervista fatta a uno dei consiglieri personali di Donald Trump, Kellyanne Conway.
Durante l'intervista, Conway—che è stata anche ex dirigente della campagna di Trump—ha citato un presunto attacco terroristico commesso da due profughi iracheni: lo ha definito "Bowling Green Massacre", massacro di Bowling Green, in Kentucky.
"Molti non ne sanno nulla perché i media non ne hanno parlato," ha spiegato Conway. Unico problema: il "massacro di Bowling Green" non è mai esistito.
Diverse testate online—come Vox—hanno cercato di capire come le sia potuta venire in mente una cosa del genere.
Per il suo massacro di Bowling Green, Conway avrebbe preso spunto da un'inchiesta dell'FBI, che nel 2011 ha portato all'arresto di due profughi accusati di far parte di una rete terroristica, e di aver cercato di inviare fondi e armi ai ribelli iracheni.
L'episodio portò Obama a decidere di sospendere per sei mesi l'esame delle richieste di visto da parte dei rifugiati provenienti dall'Iraq—e per questo, dal punto di vista politico, viene spesso speso come argomento per spiegare che anche il predecessore di Trump, a suo modo, avrebbe messo la firma su una sorta di "Muslim ban" durante la sua presidenza.
Non è la prima volta che uno stretto collaboratore di Donald Trump dimostra di interpretare fatti ed eventi in modo del tutto personale: nei giorni scorsi era stata la stessa Conway a coniare l'espressione alterative facts, "fatti alternativi", in opposizione ai report dei media.
Anche questa volta, quindi, ci troveremmo di fronte ad un fatto alternativo: nessuno è mai rimasto ucciso a Bowling Green a causa di un attentato terroristico, né mai era stato pianificato qualcosa del genere. Allo stato dei fatti, in pratica, "Bowling Green Massacre" sarebbe solo il nome di una casa stregata operante in città.
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Foto: grab via YouTube