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Musica

Ci siamo fumati un bong con i Bongzilla

Questa reunion è temporanea o porterà a qualcosa d’altro? Ma soprattutto, quanta cazzo di erba si fumano? Abbiamo chiesto questo e altro a Muleboy dei Bongzilla.

Tutte le foto di Abigail Cassner

Prima che saltassero fuori tutti questi novellini che sostengono di suonare “weed metal” o qualcosa del genere, c’erano i Bongzilla. Questi adoratori di ogni cosa che sia green, dagli amplificatori alle varietà di piante, si sono formati nel 1995 e durante i dieci anni successivi hanno sfornato vari album di fangoso doom metal impregnato di southern rock. Come tanti gruppi di quei tempi e di quella scena, a un certo punto hanno dovuto affrontare la faccia meno divertente della droga e cambiare line up (reclutando Dixie Dave Collins dei Weedeater), cosa che non è riuscita a salvarli dallo stop nei tardi anni ’00. Poi, improvvisamente, i Bongzilla sono ricomparsi nel programma di un festival locale con una scaletta principalmente death metal. Da questo gradito ritorno è scaturito un tour che comprende anche un concerto presentato da Noisey.

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Allora, dove sono stati i Bongzilla tutto questo tempo? Questa reunion è temporanea o porterà a qualcosa d’altro? Ma soprattutto, quanta cazzo di erba fumano? Abbiamo chiesto questo e altro a Muleboy nella seguente intervista.

Noisey: Quanta erba fumi?
Muleboy: Tra i 3 e i 7 grammi al giorno. Voglio dire, devo essere fatto per avere a che fare con le persone nel mondo normale. Anche al lavoro, il mio capo lo sa. Dice che fintanto che riesco a lavorare posso farlo. È una medicina per me, è un modo più semplice per affrontare il mondo e tollerare l’idiozia umana che mi colpisce ogni giorno sempre di più. (Ride)

Ti capisco. Fumi anche l’olio?
Sì. Se ho dello shatter una busta di erba mi dura anche dei giorni. Ma di shatter ne fumo un grammo in due giorni. È una cosa strana: per una buona parte della mia vita non ho bevuto, poi ho iniziato a bere. Poi mi sono bucato per sette anni. Ora sono tornato all’erba. Credo che il mio problema sia sempre stato che non riuscivo a trovare la fattanza perfetta. Questi nuovi tipi di hashish per me sono miracolosi: se voglio un effetto tipo alcol posso averlo, anche se è un po’ diverso. Istupidisce, fa ridere molto, come se avessi cinque anni, ma non mi fa cercare rissa come quando bevevo whiskey. Ho bevuto da molto giovane, fino a 18 anni, poi ho smesso fino a 32.

Perché hai smesso?
Ogni bicchiere si portava dietro qualche pessima idea. Voglio dire, proprio non mi piace ubriacarmi, non mi piace l’hangover. Poi farsi una birra non è così male. Adesso bevo, ma penso di essere abbastanza vecchio e saggio. Ma ai tempi ero un totale idiota. Ecco la cosa che mi piace di più dell’erba: non cambia la mia personalità. L’alcol la cambia, la cocaina pure, anche l’eroina. Ma l’erba l’amplifica un po’ senza cambiarla. La persona più tranquilla del mondo può trasformarsi in una belva con l’alcol. Una persona tranquilla che fuma, invece, rimarrà tranquilla. A dir la verità anche uno incazzato può diventare allegro fumando.

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Quindi mi piacciono molto queste cose moderne. Da quando è diventato legale, l’impegno scientifico per alzare il livello di THC o per coltivare erba senza THC da usare in medicina è stato impressionante. Questa è un’ottima strategia. Penso che gli esseri umani credano di essere completamente separati dal resto dell’universo. Invece se sulla Terra compare una malattia, anche se l’ho creata io, sulla Terra si troverà anche la cura. Penso che siamo in grado di creare una cura, non solo di trovarla. La maggior parte delle medicine derivano da piante della foresta pluviale, in ogni caso. Quindi per me le risposte sono qui.

Senza dubbio. E il movimento per la legalizzazione è in continua crescita.
Già, non pensavo che ne sarei stato testimone. È bastato uno stato! Se guardi i conti, è incredibile che non l’abbiano ancora legalizzata dappertutto. Il nostro governatore qua sta tagliando miliardi di dollari per le scuole. In Colorado invece stanziano milioni. Tassando semplicemente una pianta si possono mettere a posto i conti di ogni stato dell’Unione in un minuto. È davvero semplice.

I Bongzilla si sono riformati perché tu e Cooter siete ritornati ad abitare vicini, giusto?
Penso che il pretesto sia stato il Temples Festival. Il promoter me l’aveva già chiesto circa tre anni fa e io gli avevo risposto: “Non se ne parla. Non rientrerei in quel casino per nessuna cifra.” Poi ho incominciato a incontrare persone che mi dicevano: “Sei cambiato. Non sei più lo schizzato di una volta.” Il fatto che fossi sempre distrutto era una delle mie preoccupazioni più grandi. Mi facevo di brutto. Da quando Cooter è tornato e abbiamo ricominciato a frequentarci, ci ho pensato sempre più spesso. Ho sempre detto che non ci saremmo riformati senza Cooter perché solo lui andava bene, dal suono all’attitudine, e siamo sempre stati molto legati. A parte nel periodo in cui facevo un sacco di cazzate.

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Così ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di provarci e poi decidere. Facciamo un paio di concerti per vedere se ci divertiamo ancora e se siamo ancora in grado, poi vediamo. Con tutte le email che ci sono arrivate, avremmo potuto partire per un tour molto più lungo, ma non avevamo tempo. Non dovevamo nemmeno andare in Scandinavia, ma il ragazzo era così entusiasta di vederci e di suonare con noi che non abbiamo potuto dire di no. Mi ricordo, anch’io ero così! Ero così quando ho incontrato gli Eyehategod o i Today Is The Day o i Black Army Jacket. D’un tratto sono diventati i miei amici.

I Bongzilla per me come gruppo… avrei sempre voluto fare roba tipo Apogee. Gateway mi piace, ma è stato il nostro tentativo di scrivere un disco rock’n’roll alla Skynyrd. Direi addirittura che Gateway risente dei mesi passati in tour con i Weedeater, specialmente nei testi. “Good God Glory Be”, questa è roba da Dixie. Siamo stati in tour assieme molto a lungo. Anni fa cercavo di procurarmi sempre il vaso da conserva più grosso da cui bere, così quando l’hai finito ormai sei a posto. L’altra impresa era vedere che livello di fattanza riuscivamo a raggiungere durante i viaggi in furgone. Quella era una delle sfide di tutti i giorni.

Loro se la stanno cavando piuttosto bene ultimamente.
Sì, penso che quello sia stato uno dei fattori che mi hanno spinto verso la reunion. I miei fratelli dei Mastodon aprirono per noi in un seminterrato a Savannah! Sono stato a vederli circa un anno fa e ho parlato con Brann di questa cosa, e lui mi ha detto: “Devi farlo! Specialmente se ti permette di lavorare di meno.” I Mastodon sono un lavoro ormai per lui, ma sostiene che “sono il miglior lavoro del mondo, fratello.”

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State tastando il terreno per un potenziale nuovo disco?
Ne stiamo parlando. Stavo giusto scrivendo un testo per un pezzo chiamato “Rigor Mortis” sul fumare i rig. Questo fumo spacca. Nel pezzo lo chiamo “Il miele del diavolo”.

Chi altri suona con voi?
Ci siamo io e Magma che siamo sempre stati nella band, anche prima di trasferirci a La Crosse. Poi Spanky, che è un ragazzo con cui suonavo a La Crosse e che abbiamo aggiunto come seconda chitarra per suonare più forte. Sono sempre stato un grande fan dei Lynyrd Skynyrd, quindi ho fatto in modo di avere le chitarre duellanti, che poi non è che abbiamo proprio le chitarre duellanti, più che altro due chitarre e basta. Tra me e lui facciamo questa cosa verso metà canzone, che chiamiamo “stordimento in due note” o “bong session”; dà il tempo alla gente di fumare un po’ per poi riportarli sulla terra con il riff. Grazie alla seconda chitarra, durante quegli stacchi non mi devo preoccupare troppo. Sono più un inventore di riff che un bravo chitarrista.

Capisco. Ti dà spazio per prendere fiato, soprattutto live.
È davvero difficile suonare e cantare assieme. Cooter Brown suona il basso, il che è senza dubbio quello che mi ha convinto. Abbiamo provato con qualche musicista dei dintorni, ma mi sembrava di essere in una cover band dei Bongzilla. Poi Cooter e io ci siamo beccati a suonare canzoni hillbilly davanti a casa mia e io ho detto: “Spostiamoci in sala prove.” Quel giorno abbiamo suonato una nota. Eravamo fuori di testa, abbiamo suonato una nota sola per due ore, ma abbiamo montato tutta la nostra attrezzatura. Ci siamo detti: “Possiamo fare così! Suonare riff tutto il giorno assieme!” Gateway è stata scritta principalmente da me e lui, e anche Apogee. Per un periodo ho vissuto con questa spacciatrice che lasciava canne mezze fumate ovunque. Quella canzone la scrivemmo mentre fumavamo queste mezze canne. Quando entravamo in casa mia ci dicevamo: “Dobbiamo finire quella canzone, proviamo a cercare un mozzicone!” E trovavamo queste cicche giganti. Lei rideva.

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E Cooter come se l’è passata in tutto questo tempo?
Ha vissuto a Cleveland, è stato abbastanza preso dai suoi due figli. Li ha avuti prima che Dixie entrasse nel gruppo ed è stato problematico. Eravamo tutti stupidi a modo nostro, separatamente, e ce ne sbattevamo del “uno per tutti, tutti per uno”. Prima della reunion abbiamo parlato molto di come le decisioni di uno possano influire sul gruppo. Una volta non ce ne fregava un cazzo.

Metti che il giorno dopo dovessimo andare a New York e loro non riuscivano a trovarmi, finiva così: “Oh cazzo, è di nuovo al parco a cercare di svoltare!” Dovevo andare in posti dove gli altri non mi avrebbero cercato, perché altrimenti non sarei neanche riuscito a suonare. Pensa l’idiozia. Un giorno la mia paura di fare un favore al governo andando in overdose prese il sopravvento e cambiai strada. È stato cinque e passa anni fa. Sono contento di andare in tour pulito, senza dovermi preoccupare! (Ride)

Pensi che l’ambiente oggi sia migliorato per una band come i Bongzilla?
Penso che l’ambiente sia cambiato rispetto a quando la gente spendeva soldi per la musica; adesso la si scarica gratis e si spende per i concerti, per le magliette e per i dischi in vinile. Mi sembra che sia semplicemente diverso: si sopravvive meglio suonando dal vivo. Magari si fanno abbastanza soldi per mantenersi. Sono stato senza casa per sei anni, sai? Eravamo sempre in tour.

Durante il tempo che hai passato senza suonare, diresti che ci sono dei gruppi in particolare che hanno ereditato la vostra posizione? A parte i Weedeater, ovviamente.
Be’, sì, quel collegamento è piuttosto semplice. Ma ho sentito anche un paio di altri gruppi. Ho sempre creduto di avere molte cose in comune con gli Eyehategod, ma ripensandoci mi sono reso conto che eravamo diversi per via di una strana questione di atmosfera. Ultimamente mi prendono bene i Bongripper, gli Zoroaster e i Black Cobra, che a dir la verità non c’entrano nulla con noi, ma mi piacciono un casino.