Insulti alla regina, gospel apocalittici e altre gioie: il meglio della settimana

Vedete Kim e Kanye che piangono qua sopra? Hanno appena scoperto che lo stream che stanno guardando sul sito di Frank Ocean andrà avanti ancora almeno per una settimana senza neanche un accenno di nuova musica. Dato che la vostra reazione è stata probabilmente la stessa, eccovi un po' di cose da ascoltare per far passare i giorni fino al prossimo rinvio della data d'uscita di Boys Don't Cry.

Serpenwithfeet è la versione artistica e alla moda del tizio con la faccia completamente tatuata che passa le giornate al baretto sotto casa vostra bevendo Tennent's e guardandovi male quando scendete a prendere il caffè. Nonostante abbia "SUICIDE" e "HEAVEN" scritti in fronte, un septum che neanche quando andava il metalcore e le unghie smaltate, la sua voce è dolce, piacevole e rigenerante come un bombardino bevuto in un rifugio di montagna mentre fuori grandina. blisters è una sorta di gospel apocalittico prodotto da Haxan Cloak ed è il secondo estratto dal suo nuovo EP, che uscirà il 2 settembre per Tri Angle.

Tutte le atmosfere sognanti e le voci cullanti di cui avete bisogno, ma senza velleità commerciali e registrate con due soldi. Tratta dalla nuova compila di Orchid Tapes, aka possibilmente la colonna sonora migliore che potreste scegliere per il vostro agosto.

La serie TV più figa del 2016 in forma musicale non ufficiale, a cura di un uomo che ha fatto del taglia-incolla la sua ragione di vita.

Le madrine della scena punk inglese hanno buttato fuori un nuovo sette pollici, probabilmente l'ultimo per un po' di tempo dato che si sono trasferite in posti diversi. È così figo che ve lo facciamo sentire nel meglio di questa settimana anche se tecnicamente è uscito un attimo prima. Ma d'altro canto non potevamo lasciare che una canzone dal titolo "The Queen Sucks Nazi Cock" passasse inascoltata. Ci sono poi un pezzo sull'iconoclasta femminista più valida degli anni Settanta, cioè Valerie Solanas, e "una re-immaginazione erotica delle monotone stazioni di servizio lungo le autostrade del Regno Unito."

C'è solo un modo in cui qualcuno poteva tenermi di fronte a uno schermo a vedere gente che cammina avanti e indietro con su dei vestiti, e quel modo è renderla il soggetto di un video rap. Se poi ci sono Kanye e Kim che piangono, con lui che viene spinto a terra come nel climax della recita delle medie e lei che si fa sprimacciare la faccia da un'orda di mani bagnate posso anche iniziare a considerarmi fashion conscious. Si dice così, no ragazzi? No? i-D?

Quando vi innamorerete la prossima volta potete fare due cose. Numero uno: cercare di sviluppare una certa confidenza con la ragazza/il ragazzo in questione, chiederle/gli di uscire nella maniera meno imbarazzante possibile, prendere qualcosa da bere assieme, sperare di riuscire a far partire il bacio, sposarvi sotto l'egida di Santa Romana Chiesa e avere tanti, tanti figli concepiti con la posizione del missionario. Numero due: fargli/le sentire questa canzone e godervi una felicità istantanea di quelle che non avete mai provato prima. "Anche se è un cliché ti ho vista su Instagram e penso che tu sia carina" è praticamente il "Il mio cuore aveva mai amato? Occhi rinnegatelo, perchè non ha mai conosciuto la bellezza fino ad ora!" del 2016.

La biografia di Ben R. Wallers aka The Rebel è lunga e interessantissima e non possiamo affrontarla qua. Basti sapere che per pochi eletti è un conclamato genio musicale, passato attraverso garage, post-punk e sperimentazioni elettroniche portandosi dietro un incredibile e meravigliosamente fuori posto retaggio country-folk. Recentemente, la bilancia dell’outsiderismo per lui pende un pochino di più dal lato del culto e la sua popolarità è fortunatamente e inaspettatamente crescente. La sua nuova uscita è una cassetta intitolata Clear and Lies in June, composta di registrazioni casalinghe che frullano insieme vecchi classici folk e li mescolano con citazioni di Prince e le sue caratteristiche allucinazioni liriche piene zeppe di irresistibile humour inglese. Gloria agli outsider e al lo-fi analogico da cameretta.

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