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Musica

Il primo rave è stato nel Neolitico

Secondo Alex ed Allyson Grey il rave è un'esperienza spirituale di espansione della propria coscienza.

Il mese scorso il Belasco Theater, uno spazio di quattromila metri quadri nel centro di Los Angeles, ha ospitato il pre-party per Gem & Jam—un festival di musica elettronica e improvvisata che si tiene a febbraio a Tucson, Arizona. A un certo punto, tra la jam session per tromba di Russ Liquid e l'epico set goa di Shpongle, la musica si è fermata e il pubblico, composto per la maggior parte di reduci del Burning Man e hipster ricoperti di frattali, cristalli colorati e guanti luminosi, è esploso in un applauso assordante. Alex e Allyson Grey—la coppia-icona della scena psichedelica—sono comparsi sul palco, e tutti si sono immediatamente zittiti per ascoltare la loro presentazione sul collegamento tra cultura psichedelica, assemblee tribali e musica dance. Fra tutte le cose incredibili che ho visto a un evento dance, questo slide-show a metà festa vince.

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La presentazione di Alex ed Allyson, durata circa venticinque minuti, si interroga sulla tesi che i rave possano servire come veicoli per espandere la propria coscienza. Alex sostiene che gli esseri umani si siano ritrovati in gruppi a ballare al ritmo di un tamburo, assumere sostanze che alterano la percezione e stabilire una connessione profonda gli uni con gli altri fin dall'antichità. "Cose come quella che sta succedendo questa sera succedono da molto, molto tempo", ha detto Alex, facendo riferimento ai tamburi del Neolitico e ai rituali sciamanici. Mentre parlava era emozionato ma prudente, sembrava soppesare ogni sillaba. E se si lasciava andare a termini troppo astratti, Allyson lo interrompeva per tradurre.

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Per rendere ancora più chiaro il messaggio, lo slide-show comprendeva dozzine di pitture rupestri, risalenti anche a diecimila anni fa, di figure con in mano funghi e in stato di alterazione. Alex crede—come molti acuti liberi pensatori, tra cui il fu guru psichedelico Terence McKenna–che questi disegni siano la prova di un'antica cultura psichedelica.

"Alcuni autorevoli antropologi si chiedono se l'uso delle sostanze psichedeliche abbia a che fare con l'origine dell'arte", ha detto Alex. "Quando hai esperienze visionarie così forti, viene naturale voler fare qualcosa che rappresenti in qualche modo quell'esperienza e ti permetta di condividerla".

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Il punto focale del messaggio di Alex ed Allyson è che bisogna smetterla di demonizzare l'uso delle sostanze psichedeliche per riuscire a comprenderlo come sacramento spirituale. Secondo Alex, le esperienze psichedeliche possono essere "positive" e "cambiare la vita delle persone". E si chiede: "Come fai quando la tua stessa cultura ti dice che non c'è alcun valore medicinale né salvifico in queste cose?"

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Alla fine della lezione è iniziato il set di Shpongle. Il palco si è trasformato in un ipnotico carnevale di ballerini, incantatori di serpenti e pittori su seta sospesi nel vuoto in pose meditative. In mezzo a tutto ciò, i due Grey si dedicavano a un live painting di elaborate figure come teste vorticanti e altre immagini psichedeliche.

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Alex è conosciuto ai più per il suo lavoro su alcuni album dei Tool, Lateralus e 10,000 Days, ma i suoi dipinti psichedelici si trovano sui muri degli studenti universitari fattoni di tutto il mondo. Insieme ad Allyson, ha fondato la Chapel of Sacred Mirrors—un santuario dell'arte e chiesa inter- e trans-confessionale. La loro arte presta omaggio alla comprensione e alla visione offerte dagli psichedelici più diffusi, come psilocibina, LSD e DMT, a cui si riferiscono come "utopi-acei".

25 anni fa Alex ed Allyson erano i normalissimi genitori della propria bambina Zena, a New York City. "Facevamo parte della scena dei Muppets ai tempi", scherza Alex durante la nostra intervista nel backstage. La coppia era più lontana che mai dal mondo della musica elettronica, mentre le opere di Alex venivano esposte ovunque da Lincoln Center Plaza a Rolling Stone.

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Poi Alex cominciò a vedere le sue opere per strada, usate per i volantini delle feste underground, e cominciò a fare ricerche. "Da un lato mi faceva molto arrabbiare, ma dall'altro era come ricevere un complimento", racconta Alex. "Alla fine sono stato preso dalla curiosità, tipo, che musica si ascoltano quelli a cui piacciono le mie opere?"

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Alcuni amici portarono Alex ed Allyson a queste feste e, da quel momento, entrarono a far parte della vitale scena rave cittadina. Anni dopo, nel 2004, Alex è stato invitato a dipingere sul palco durante una performance di STS9, poi ancora nel 2005 con i Disco Biscuits.

Quando la figlia Zena è diventata abbastanza grande per permettere loro di viaggiare, Alex ed Allyson hanno iniziato a dipingere dal vivo durante i set di musica elettronica, sviluppando un format che ora sono in grado di usare in tutto il mondo. "Di solito prepariamo un'idea al centro del pezzo, abbastanza incompleta", spiega Allyson. "Il nostro lavoro è molto lungo, e quando sei davanti alla gente è bene trovarsi già a uno stadio interessante." Il pezzo su cui stava lavorando al Belasco Theater, l'ha iniziato l'anno scorso a Città del Messico e ora è quasi finito.

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Sia le presentazioni che i live-painting servono per l'obiettivo finale di Alex ed Allyson, cioè di ricontestualizzare le sostanze psichedeliche e i rave come rituali sacri utilizzati per migliaia di anni. La party culture è soggetta a un certo stigma sociale, ma i Grey credono che gli eventi di musica elettronica possano assolvere una funzione trasformativa. "Il beat e la musica a tutto volume indirizzano le persone verso un'esperienza interna e contemporaneamente comune che si riconduce alle danze estatiche tribali", spiega Allyson.

"Questo tipo di esperienza, musica percussiva e danza e non fermarsi per tutta la notte, è tribale, e se a questo aggiungi una sostanza psichedelica o l'MDMA diventi empatico verso gruppi numerosi di persone", conclude Alex. "Ci aiuta a concepire un mondo in cui l'umanità può andare d'accordo, e questo è un mondo che dobbiamo continuare a concepire. Dobbiamo restare positivi".

Esplora il mondo di Alex ed Allyson Grey nel loro santuario, The Chapel of Sacred Mirrors.

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