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Tecnologia

Euphemia è l'algoritmo che unificherà le reti elettriche europee

Ma mentre promette di tenere accese le luci d’Europa, sembra anche che possa avere l’effetto contrario e lasciare interi paesi al buio.
​Immagine: Dan Nguyen/Flickr

Il Pan-European Hybrid Elecricity Market Integration Algorithm, o Euphemia, è la presunta unificazione del mercato dell'energia europea. Diversi paesi fanno la loro offerta—per la vendita o l'acquisto di determinate quantità di energia—e l'algoritmo risponde con, primo, un prezzo unico su tutta la rete, secondo, una stima della capacità transfrontaliera—aprendo e chiudendo i vari rubinetti europei come ritiene opportuno.

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L'algoritmo fa tutto ciò con un giorno di anticipo, che significa quello che sembra; la stragrande maggioranza del mercato dell'energia è già stabilita un giorno prima anziché in tempo reale. Parte dell'intero senso del software Euphemia è far sì che nessun paese rimanga al buio, ma anche ottimizzare in generale la rete. Secondo le stime francesi, Euphemia fa risparmiare all'Europa circa 100 milioni di euro all'anno.

L'algoritmo ha anche un difetto, ad ogni modo, potenzialmente grosso. Secondo i regolatori energetici in Belgio, che hanno spinto con successo per rimandare la data di lancio dell'ultima incarnazione di Euphemia ("Euphemia 2.0") di tre settimane, dal 1 Aprile al 23 Aprile. Il problema: mentre promette di tenere accese le luci d'Europa, sembra anche che il software di gestione di rete possa avere l'effetto contrario e azionare blackout, spegnendo possibilmente paesi interi (il Belgio, in particolare).

Questo c'entra con comportamenti inaspettati conosciuti come "trading non-intuitivo," per cui, ad esempio, ad un paese con prezzi energetici estremamente alti (bassi rifornimenti) viene concesso di esportare energia o, viceversa, quando un paese con abbondante rifornimento diventa improvvisamente un importatore. Questo è un effetto collaterale dell'ottimizzazione di rete e i risultati potrebbero essere alquanto terribili, in modo particolare se si è nei panni del Belgio, sì, un paese che ha recentemente visto le sue capacità di produzione energetica crollare per effetto di una serie di chiusure di impianti nucleari. Improvvisamente, risulta essere un grosso importatore di energia elettrica.

La promessa dell'algoritmo di rete, secondo Peter Fairley della IEEE, è in linea di massima una rete più consapevole. Storicamente, i regolatori di energia che rappresentavano i paesi avrebbero fatto le loro stime della capacità transfrontaliera, basate sulla "ipotesi migliore." Mentre Euphemia 2.0 offre un quadro molto più ampio, permettendo stime meno conservative (più precise) sulla capacità transfrotaliera, e, infine, più energia sul mercato intero. Meno ammassamento energetico, insomma.

Al momento, il Belgio sopravvive con l'aiuto dell'inverno mite, ma, per mettere la situazione in prospettiva, i regolatori stanno offrendo una app e un sito dedicati ai blackout. Con le riserve ridotte, il paese avrebbe avuto 25 giorni di blackout (per ora, a metà Febbraio), dato un inverno alla pari con quello del 2010/2011. Brutale.