La polizia anti-pirateria di Wikipedia che colpisce il mondo in via di sviluppo
Immagine: Naquib Hossain/Flickr

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La polizia anti-pirateria di Wikipedia che colpisce il mondo in via di sviluppo

Un gruppo di editor autoproclamatosi polizia anti-pirateria sta condizionando l'accesso a internet di chi usa Wikipedia Zero.

Gli utenti di Wikipedia Zero, in Bangladesh, vengono attualmente monitorati, bannati e minacciati dagli editori di Wikipedia coinvolti in una battaglia contro la pirateria sul sito.

Il mese scorso ho scritto diversi articoli sui modi particolarmente creativo (pur illegali) in cui le persone in Angola stanno utilizzando Wikipedia Zero e Facebook Free Basics per scambiarsi file coperti da copyright. Entrambi i servizi permettono gli utenti di accedere al sito senza pagare per i dati utilizzati, tanto in upload quanto in download, che avrebbero altrimenti un costo proibitivo. Gli utenti caricano i file nel database di Wikimedia Commons, si scambiano gli indirizzi in gruppi privati su Facebook ed è fatta—una rete di filesharing gratuita.

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È emerso che anche in Bangladesh gli utenti stanno usando Wikipedia Zero per scambiarsi materiale e il braccio di ferro tra i pirati e quella parte della community di Wikipedia che vuole fermarsi è decisamente più sofisticato che in Angola.

Una task force di editor del primo mondo combatte streanuamente perché questi utenti del Bangladesh si attengano alle regole di Wikipedia; li monitora costantemente e procede al ban di chi carica materiale piratato. Invadono anche i gruppi Facebook per tenere d'occhio gli utenti e determinare quando e dove vengono caricare i file. Tengono traccia del numero e dei nomi degli account che li caricano. Sono arrivati a bloccare interi IP range e hanno creato dei filtri ad hoc sul materiale caricato da account di Wikipedia Zero. Alcuni editor hanno addirittura suggerito che Wikipedia dovrebbe considerare l'ipotesi di estromettere interamente il Bangladesh dai servizi.

Se avete dimestichezza con Wikispeak, vale la pena controllare da voi quanto sia sofisticato questo gruppo anti-pirateria e quante informazioni sono state raccolte su chi carica materiale pirata e sui metodi utilizzati.

"Gli utenti di Wikipedia Zero pensano che … Commons sia YouTube," scrive il creatore della task force.

Qualsiasi contenuto proveniente da Wikipedia Zero, di qualsiasi natura, può essere bloccato dal filtro anti abusi.

Il punto è che gli utenti di Wikipedia Zero utilizzano Commons come Youtube per necessità, non per scelta. Non possono permettersi di accedere a YouTube o al resto di Internet e di fatto Wikipedia è diventata a tutti gli effetti l'intero Internet, per un sacco di abitanti del Bangladesh. Quello che è fastidioso è che un gruppetto di editor a caso si sia preso la briga di fare la polizia anti-pirateria e detti le condizioni d'accesso al servizio a un gran numero di persone.

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"Se queste infrazioni dovessero continuare Wikipedia Zero in Bangladesh (e in altri paesi) potrebbe chiudere," ha scritto l'utente Gunnex sulla pagina della task force.

La Wikimedia Foundation mi ha detto il mese scorso di essere al corrente del fenomeno da almeno un anno e sostiene di non avere alcuna intenzione di espellere paesi dal programma a causa della pirateria. Purtroppo la posizione ufficiale non ha fermato questi sorveglianti improvvisati da minacciare la cosa e alcuni utenti della task force anti-pirateria sono riusciti a convincere Wikimedia Bangladesh a chiedere ai pirati di smetterla di contribuire a una presunta "cattiva reputazione del Bangladesh in molti settori."

Wikimedia Bangladesh ha postato messaggi in Bengali in molti gruppi Facebook dedicati al filesharing, all'inizio del mese, minacciando chiunque abbia scambiato materiale illegale.

"Recentemente abbiamo scoperto che i servizi Wikipedia Zero vengono utilizzati per caricare film coperti da copyright e video musicali su Wikimedia Commons, cosa punibile legalmente che danneggia l'immagine nazionale agli occhi dell'intero movimento Wikipedia," recita uno di questi messaggi (Ho usato Google Translate).

Nonostante alcuni gruppi sembrano aver smesso di caricare file dopo queste minacce, altri hanno semplicemente iniziato a usare strumenti più sofisticati per tutlare la propria privacy. Sultan sostiene siano rimaste solo un paio di persone attive nel carimento di file piratati, ma che agiscano attraverso molti account diversi.

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Una pagina che tiene traccia dei gruppi attivi.

In effetti l'operazione in corso in Bangladesh mi è parsa decisamente più avanzata di quella condotta in Angola—hanno postato anche guide specifiche alla conversione dei video in formati più leggeri e difficili da scoprire, hanno iniziato a usare i siti di test di Wikipedia e alcuni siti online grauitit che permettono l'upload automatico da YouTube a Wikimedia Commons.

Nahid Sultan, un amministratore di Wikipedia Bangladesh che sta collaborando con il fronte anti-pirateri, ha rilevato che "nonostante il blocco di alcuni dei maggiori ip range del Bangladesh e di centinaia di account, questa dolorsa violazione del diritto d'autore non sembra sul punto di cessare presto."

Sultan ha anche scritto che Wikimedia Bangladesh sta "facendo del suo meglio per prevenire ulteriori problemi," ma non esiste n modo facile di uscire dalla situazione che è andata a crearsi. Quando crei due ordini di internet separati, del resto, è normale che quelli di seconda classe aspirino a un posto nella prima.

All'inizio di Aprile gli editori di Wikipedia hanno scoperto almeno 70 account distinti che caricavano contenuti; intorno a metà aprile erano diventati 300, anche se non sappiamo con certezza quante persone si celino dietro questi account. Come è già stato provato numerose volte, però, la pirateria troverà sempre un la sua strada.