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Attualità

Eyal Gever trasforma momenti sublimi in enormi sculture stampate in 3D

Per la sua esposizione "Sublime Moments", l'artista ha usato la programmazione e la stampa 3D per creare sculture che sembrano congelate nel tempo.

Piece of Ocean, 2014. Immagini gentilmente concesse da Eyal Gever

Eyal Gever ha stampato in 3D la superficie increspata dell'oceano—o almeno una sua versione da 996 x 796 mm. Creata usando la più grande stampante in 3D in circolazione, questa e altre tre sculture (un palloncino che sta esplodendo, una cascata che sta per infrangersi sul pavimento e l'impatto tra due camion), sono stati uno dei pezzi forti dell'EuroMold di Francoforte. I lavori sono parte dell'esplorazione che l'artista conduce da anni sul tentativo di catturare momenti di stupore, sbigottimento, terrore e meraviglia nei fenomeni naturali.

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“Ho creato la mia personale videocamera digitale ad alta velocità,” ha detto Gever a The Creators Project. “La stampa in 3D è una parte vitale della mia tavolozza.” Gever elabora delle simulazioni algoritmiche di eventi epici ed estremi e li stampa in 3D. In questo modo, ha spiegato, gli spettatori possono trovare se stessi prima delle manifestazioni di situazioni che non hanno una forma fisica. Sphere Pop, ad esempio, cattura l'esperienza di sorpresa e di attesa dello scoppio. Per lui usare la programmazione e la stampa in 3D è un modo per portare in esistenza cose che le mani non potrebbero forgiare. “Nessuna mano umana potrà mai scolpire una cascata,” ha affermato facendo riferimento alla scultura Waterfall, “è troppo intricata.”

Sphere Pop, 2014

Letti su un altro livello, i suoi lavori parlano dei processi di sublimazione personali. “Cerco di fare i conti con ciò che succede intorno a me,” ha detto. “Cerco di investigare gli eventi a un livello microscopico simulandoli e estraendone la bellezza. Come un chirurgo.” La sua arte riflette sulle notizie di cronaca di guerre, terrore e violenza, oltre che sul catastrofico e imprevedibile potere della natura. Waterfall, ad esempio, potrebbe essere interpretata come una scultura che parla del petrolio e dell'inquinamento, o del potere della gravità che attrae inesorabilmente l'acqua verso il basso.

Waterfall, 2014

Secondo Gever, la simulazione è più importante del risultato finale perché in essa si ritrovano il contesto, lo scenario e la narrazione. La magia accade quando lo spettatore vede l'opera in movimento. “È qui che lo spettatore è invitato a indagare sul momento e a essere parte del momento,” ha affermato.

Attualmente Gever sta collaborando con la NASA per stampare in 3D opere d'arte nello spazio: il progetto verrà rivelato all'inizio del 2015. Rimanete sintonizzati su The Creators Project per avere notizie esclusive sull'arte e sulle creazioni di Eyal Gever.

Collision/Truck vs Truck, 2014