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Tecnologia

'Mr Robot' vuole cambiare il dibattito sulla crittografia

"Sto dalla parte di Tim Cook. Abbiamo diritto a crittografare i nostri dati. Il diritto alla privacy sarà una questione fondamentale."
Foto: USA

Questo articolo contiene spoiler della prima stagione di Mr. Robot

Elliot Alderson, il brillante protagonista di Mr. Robot, critta qualsiasi cosa faccia. Ovviamente ho chiesto conferma a Sam Esmail, la mente dietro la serie thriller sull'hacking, rivelazione dello scorso anno.

"Assolutamente, sì," mi ha risposto Esmail, dopo esserci accomodati sotto una gigantesca ruota panoramica a tema Mr. Robot al SXSW Interactive festival di Austin, Texas. "Penso critterebbe davvero qualsiasi cosa."

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I dieci vertiginosi episodi, alimentati dall'abuso di sostanze, che compongono la prima stagione, ritraggono l'hacking più realisticamente di quanto mai tentato prima dalla narrativa pop. Alderson, membro della F Society, un collettivo di hacker vagamente ispirato ad Anonymous, per esempio, sfrutta l'ingegneria sociale per farsi largo nelle vite digitali delle sue vittime, fingendo di conttatarle per conto del dipartimento anti-frode delle loro banche. Nell'ultimo episodio, Alderson esegue un hack di enormi proporzioni che finirà per attirare l'attenzione dell'FBI nella prossima stagione.

"L'FBI non era presente nella prima stagione perché nessuno aveva ancora infranto la legge," mi ha spiegato Esmail (Per la verità Alderson commette una serie infinita di piccoli crimini nel corso della prima stagione, ma apparentemente nessuno si è preso la briga di denunciare la cosa). "Ora che è successo, invece, voglio integrare questo aspetto nel mondo della serie È un argomento interessante e di cui, penso, non tutti colgano le varie sfumature. Questa seconda stagione sarà un'opportunità per affrontarlo integrandolo nella trama."

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Grace Gummer, veterano di Newsroom e American Horror Story, è stato scritturato per interpretare il ruolo dell'agente FBI che investigherà sugli hacker. Il dibattito intorno al tentativo del FBI di costringere Apple a collaborare nel recupero di file crittati da un iPhone sta animando gli ambienti della tecnologia, i tribunali e il Congresso (portando a udienze piuttosto divertenti), ma resta ancora un argomento piuttosto esoterico da trattare in una serie, finendo in mani sbagliate, potrebbe risultare incredibilmente noioso oppure dare spunto a del facile sensazionalismo. Esmail, probabilmente incoraggiato dal successo del prima stagione, pensa di approfondire la questione senza banalizzarla o tediare gli spettatori.

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"Ho sempre trovato molto frustrante guardare film o show che trattano di 'hacking', uso le virgolette perché solitamente si trattano solo di incomprensibili grafiche kitsch che volano per lo schermo," mi ha detto Esmail. "Personalmente volevo fare qualcosa che dimostrasse che l'hacking non riguarda soltanto una persona e una tastiera, ma comprende anche grandi capacità di ingegneria sociale e molte sottigliezze per cercare di scoprire i punti deboli di qualcuno in modo da sfruttarli. Sono contento di mostrare quest'altro aspetto della questione, perché in realtà è così che verranno hackerate le persone."

Gif dell'autore.

Vedere Alderson farsi largo in qualche acount personale o scoprire la risposta alla domanda segreta di qualcuno non è immediatamente sexy come, per esempio, un hacker pieno di steroidi che spara con un lanciarazzi per due ore, ma in definitiva è sicuramente più avvincente e, forse, socialmente importante e il pubblico sembra averlo capito.

L'episodio pilota della serie è stato trasmesso per la prima volta l'anno scorso proprio al SXSW in un piccolo cinema. Quest'anno, invece, all'installazione tematica dello show parte del festival—che include la suddetta ruota panoramica e una ricostruzione della sala giochi che funge da covo della F Society—c'è sempre la coda.

"Non so se stiamo diventando ancora più popolari," ha detto Esmail. "Si tratta pur sempre di una serie sull'hacking, un argomento poco noto al grande pubblico. Comunque, il mio sogno era proprio che lo show diventasse di culto—il fatto che sia diventato una cosa così grossa mi sembra ancora incredibile."

Tutto questo per dire che Mr. Robot Questo ha avuto un impatto reale sull'opinione pubblica in merito alla propria sicurezza personale online. Christian Slater, che interpreta Mr. Robot nello spettacolo, ha dichiarato che lavorare nello show non gli ha fatto venir voglia di diventare un hacker, quanto piuttosto di prestare maggiore attenzione alla propria sicurezza: "Il mio livello di consapevolezza su tutta quella roba tecnologica è aumentato, cose come aggiornare le password e simili," ha dichiarato l'attore.

Ora che ha un pubblico, Esmail ne approfitta per dichiarare che è giunto il momento per inaugurare un dibattito serio sulla crittografia.

"Non sono certo sia nostro compito avere opinioni a riguardo, ma sicuramente è nostro compito sollevare la questione, provare a discuterne," ha aggiunto durante una tavola rotonda. "Abbiamo consultato i nostri consulenti FBI sui più recenti fatti, devo dire che sono totalmente contrario al loro punto di vista, sto dalla parte di Tim Cook. Abbiamo diritto a crittografare i nostri dati. Il diritto alla privacy sarà una questione fondamentale nel prossimo futuro. Se il nostro show contribuisse a sollevare il dibattito, portandolo all'attenzione di molte persone, forse convincerebbe la gente ad intervenire in merito."