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Tecnologia

Secondo questa vlogger, YouTube ha tentato di censurare un’intervista a Juncker

"Non credo che tu voglia metterti contro alla Commissione europea, YouTube e tutte le persone che credono in te. A meno che tu non ci tenga alla tua carriera con YouTube."
Immagine: YouTube

AskJuncker è la versione europea del format di YouTube sperimentato con Obama, in cui tre youtuber vengono invitati ad intervistare le più alte cariche istituzionali, in questo caso, il Presidente della Commissione Europea, Claude Juncker. I colloqui si sono svolti il 15 settembre a Bruxelles.

Gli youtuber selezionati per l'evento—organizzato da YouTube in collaborazione con EuroNews e Debating Europe—sono Jonas Ems, dalla Germania, Lukasz Jakobiak, dalla Polonia e Laetitia, che dalla Francia gestisce un canale YouTube con 65.000 iscritti. In seguito all'evento, la ragazza ha pubblicato un video che immortala di nascosto il suo colloquio precedente all'intervista con un membro dell'entourage di YouTube.

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L'intervista di Laetitia al Presidente della Commisione Europea Claude Juncker.

Laetitia, il cui canale non si occupa di politica, non sentendosi preparata sull'argomento, aveva chiesto suggerimento ai suoi follower per stilare la lista delle domande, peccato che alcune di queste siano state etichettate come Red Flag—"pericolose"—dal suo interlocutore, il quale, ad un certo punto, si spinge addirittura a raccomandarle di evitarle se aveva a cuore il suo futuro professionale con YouTube.

"È una questione molto difficile a cui rispondere per il signor Juncker, si parla di lobby. In fin dei conti, non credo che tu voglia metterti contro alla Commissione europea, YouTube e tutte le persone che credono in te. A meno che tu non ci tenga alla tua carriera con YouTube."

Il video di denuncia pubblicato da Laetitia.

I temi da evitare, in particolare, riguardavano lo scandalo LuxLeaks: ovvero, non è paradossale che la lotta all'evasione fiscale sia affidata ad un ex Primo ministro e ministro dell'economia del Lussemburgo, noto per essere uno dei più importanti paradisi fiscali al mondo? E non è altrettanto paradossale che Jose Manuel Barroso—il predecessore di Juncker a capo della Commissione—faccia parte del Consiglio di amministrazione di Goldman Sacks? Oltre a questo, Laetitia e i suoi follower erano interessati a saperne di più sul funzionamento delle lobby, oltre ad avere delucidazioni in merito alla politica europea nei confronti dei perturbatori endocrini.

Laetitia ha deciso di porre ugualmente le domande incriminate e di pubblicare anche su Facebook il video in cui spiega le sue ragioni, superando le 2 milioni di visualizzazioni. Il giorno seguente all'intervista, YouTube ha convocato la ragazza per proporle un contratto da 25.000 euro l'anno come ambasciatrice di YouTube per progetti umanitari. Ma Laetitia non ha intenzione di firmarlo.

Google ha commentato la questione nel seguente modo:

"Laetitia aveva preparato delle domande delicate per il presidente Juncker e prima del colloquio, aveva chiesto il nostro parere sul modo migliore per formularle [] il nostro collega l'ha solamente incoraggiata a porsi in maniera rispettosa, invece di risultare conflittuale."