Agli occhi di un osservatore esterno, le elezioni egiziane sono pura anarchia. Con più di mille segnalazioni pervenute al Consiglio Nazionale per i Diritti Umani e procedure di identificazione delle donne velate spesso ignorate, parlare di irregolarità è più che scontato. All'ingresso delle cabine elettorali venivano distribuiti volantini di propaganda, e minacciosi comunicati salafiti ornavano le pareti degli edifici a ricordare alla popolazione che non votare per la Salafiyya sarebbe stato sacrilego. Gli inni dei vari partiti, riprodotti a tutto volume, accompagnavano i votanti fino ai seggi, dove la calca era tale da aver provocato decine di feriti.
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