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La mozione Peppa Pig spiegata a tutti

Abbiamo chiesto a Lorenzo Croce di AIDAA perché la sua associazione abbia proposto una petizione al Parlamento europeo contro Peppa Pig.
Da destra, Peppa Pig e suo fratello George. Immagine: Nanagyei/Flickr

Non so se lo sapete, ma Peppa Pig è al centro di un dibattito sui diritti degli animali. A essere precisi, è più un dibattito incentrato su come dovremmo insegnare ai bambini a rispettare gli amici a quattro, due, sei e otto zampe. E anche quelli senza zampe. Comunque, c'è chi pensa che ai bambini vada spiegato che gli animali subiscono violenza da parte degli esseri umani. Come potete immaginare, non è affatto facile.

L'AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) ha inoltrato una proposta alla commissione petizioni del Parlamento europeo—qualunque cittadino può farlo, qui i dettagli—proprio su questo tema. L'idea di AIDAA riguarda l'obbligo di inserire al termine di tutti i cartoni animati, film, fiabe e libri con protagonisti animali questo messaggio:

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Il contenuto del cartone animato/film/fiaba/libro è frutto di invenzione e della fantasia umana, mentre gli animali veri qui interpretati da personaggi di fantasia in realtà sono spesso trattati in maniera crudele. Alcuni di loro come i topi vengono sterminati con il veleno o sottoposti a sperimentazione scientifica, altri come maiali e mucche vengono allevati in maniera inaccettabile per essere poi uccisi e mangiati. infine altri animali vengono maltrattati ed altri ancora come ad esempio i lupi, le iene e gli sciacalli vengono presentati come animali crudeli quando in realtà sono solo dei predatori in natura che cacciano per nutrire se stessi ed i loro piccoli.

Molti media hanno ripreso la notizia schierandosi contro AIDAA e la scelta contestabile di imporre a genitori e bambini come affrontare il tema della morte e della violenza sugli animali. Per finire, Giornalettismo ha anche avuto uno scontro frontale con Lorenzo Croce, presidente dell'associazione.

Dato che il tema mi interessa molto—non sono vegetariano, però cerco di mangiare poca carne—ho cercato di capire quali sono le motivazioni che hanno spinto AIDAA a inviare la petizione al Parlamento europeo. Io sono dell'idea che sia una richiesta un po' esagerata—sono cresciuto abbastanza bene leggendo Pandi di Oda Taro e nessuno si è mai sognato di mettere sull'ultima pagina un bollino con su scritto “bambino, lo sai che i panda sono animali con problemi riproduttivi?”—ma visto che Lorenzo Croce è una persona disponibile, gli ho telefonato.

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Motherboard: Ciao Lorenzo, perché proprio Peppa Pig?
Lorenzo Croce: L'idea è stata della nostra vicepresidente Antonella Brunetti. Premetto che non ci aspettavamo tutta questa visibilità, deve essere dovuta al fatto che è pure uscito il film. Comunque, questa petizione è la prosecuzione naturale della nostra decisione, presa un mese fa, di boicottare questo cartone animato.

Cioè?
Abbiamo ritenuto opportuno fare due passi: primo, abbiamo presentato un'istanza al tribunale dei minori di Milano perché il cartone animato presenta una realtà distorta. Secondo, visto che è un argomento di natura sovranazionale, abbiamo ritenuto spontaneo inviare una petizione anche alla Commissione. È datata 15 gennaio.

E la segreteria vi ha risposto.
Abbiamo ricevuto una notifica sull'iscrizione della nostra petizione nel ruolo generale, ora la Commissione dovrà esprimersi sulla sua ricevibilità.

Un cartellone che mostra una campagna di sensibilizzazione promossa dall'associazione di Lorenzo Croce. Foto via AIDAA

Sui media però si è scatenato il caos.
C'è chi rifiuta di rispondere al telefono e accettare il confronto. D'altra parte, però, c'è stato anche un errore nostro. Abbiamo pubblicato un post dove l'abbiamo definita “mozione” anziché petizione.

Ok, lasciamo da parte la questione media. Che cosa vi aspettate dalla petizione?
Ci aspettiamo che sia presa in considerazione, ovviamente. Solo che dall'invio della petizione alla prima risposta di ricevibilità può passare molto tempo. Comunque, noi pubblicheremo la risposta anche se fosse negativa. Facciamo sempre così.

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Ammetto che la vostra petizione mi ha un po' colpito.
Siamo chiari, quello è solo un testo base di partenza. Esprime la nostra volontà di individuare una linea di discussione per spiegare ai bambini il rapporto tra esseri umani e animali.

Forse non è il migliore modo per comunicare con i bambini.
Alcune persone ci hanno fatto delle osservazioni del tipo “ma come, sono cartoni animati visti da bambini di tre anni.” Il punto è che Peppa Pig è solo un esempio. La nostra petizione si riferisce a tutto, compresi libri di fiabe e film.

No, intendevo dire: i bambini non sanno leggere. Avete pensato a un messaggio audio?
No, in effetti non ci avevamo pensato a messaggio audio. Comunque, noi interpretiamo la cosa dal punto di vista del genitore che educa il figlio. Insomma, è una proposta provocatoria. Metti che un genitore dà al figlio un panino al prosciutto cotto per merenda. Se il bambino guarda Peppa Pig, forse è il caso di spiegarli come si fa il prosciutto.

Non pensi sia un approccio estremo?
Non vogliamo mica portare i bambini a vedere un macello. Lo ripeto: qualcuno pensa che la nostra impostazione sia sbagliata? Ok, discutiamone. Avete proposte migliori? Bene, fatele. A noi non interessa la primogenitura.

Ma le fiabe sono già crudeli per definizione. Pensa a Cappuccetto rosso e il lupo.
Ecco, noi diciamo l'esatto contrario. Perché dobbiamo per forza identificarci con gli animali buoni? I topi dei fumetti sono buoni, ma agli uomini in realtà servono solo per la vivisezione. E perché i lupi sono per forza cattivi? Non è così. Il nostro messaggio è: attenzione, come i film cruenti, anche i cartoni animati mostrano cose sbagliate.

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Ancora non capisco cosa ci sia di così grottesco in Peppa Pig.
Non è grottesco, è una puttanata. C'è un episodio in cui la famiglia di Peppa cucina le braciole. Capito? Le braciole di maiale! Qualcosa non quadra. È come fare vedere i gatti che cucinano altri gatti. Mostrare una famiglia di maiali felici è una balla. Ma hai visto come li uccidono?

No.
Una donna è finita in psichiatria perché ha visto un vicino che sgozzava un maiale. C'è stata anche gente, non italiana, che ha fatto gonfiare la pelle degli animali morti fino a farla esplodere in cortile e ha spaventato i bambini. Sono casi estremi, ovvio.

L'episodio contestato in cui Papà Pig partecipa a un barbecue con alcuni amici. Tuttavia, non è chiaro cosa andrà a cuocere sulla griglia.

Capisco. Però di solito gli animali sono umanizzati proprio per fare del sarcasmo su noi stessi.
Ti rispondo con una battuta. Dieci anni fa, con meno successo di oggi, abbiamo proposto di abolire la parola “asino” dalle scuole. Hai presente il cappello con le orecchie? Ecco, i luoghi comuni sono luoghi comuni. Ma qui siamo su un piano diverso.

Perché?
Perché parliamo di massacri di migliaia di animali. Ti ripeto, la nostra è solo una proposta. Magari, col tempo, diventerà la proposta di tutti. La nostra base ci dà ragione. Per il futuro, vedremo. Se poi c'è gente che vuole la polemica, che la inneschi pure.

In una intervista, lo scrittore Chuck Palahniuk ha detto che “agli animali si riserva sempre l'affetto e la compassione spesso negati agli esseri umani”. Cosa ne pensi?
Rispetto ai rapporti umani, amare gli animali o voler loro del male è diverso. Il fatto è che gli animali ci amano sempre. Un cane bastonato ci ama sempre. Ma per gli uomini non è così. Certo, poi ci sono anche casi di persone che rivolgono il proprio affetto solo nei confronti degli animali perché hanno difficoltà a relazionarsi verso gli esseri umani.

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Come se ne esce?
Se impariamo a usare la stessa compassione—nell'accezione latina del termine—e affetto che mostriamo verso animali anche nei confronti degli esseri umani, staremmo meglio. Gli eccessi, comunque, sono sbagliati.

Sei vegetariano?
Sì, sono vegetariano da tre anni. Penso sia un percorso personale su cui c'è molto da lavorare. Io stesso mi ritengo ipocrita per non esserlo diventato prima di essere presidente dell'AIDAA.

Non sono in molti a pensarla come te.
In giro c'è tanta ipocrisia. Penso a chi chiama il suo cane “il mio bambino” e poi lo veste con una pelliccia. Chi grida “al lupo al lupo” davanti al Green Hill, e poi assume farmaci come caramelle senza pensare che sono testati sugli animali, mi fa ridere. Come mi fa ridere chi dice che tutto si risolve con la sperimentazione animale. Ci sono un mucchio di professionisti che si sono costruiti una carriera su questa cosa qui, da entrambe le parti.

Meno ipocrisia, quindi.
La testimonianza personale vale sopra ogni cosa. Io ottengo un risultato comunque, anche se faccio parlare del caso solo cento persone. Possono essere anche in venticinquemila a insultarmi. Non importa, tanto prima o poi si verranno a scusare. Ma il vero problema è questa schizofrenia dell'informazione.

"Avete proposte migliori? Bene, fatele. A noi non interessa la primogenitura."

Ci sono argomenti di cui non si parla abbastanza?
Abbiamo altre questioni aperte, come una proposta per proibire la vendita online di cuccioli. O meglio, per proibire il diritto di recesso e normare in modo più rigido la cosa. E vietare la possibilità di vendere i cuccioli a rate. Non sono lavatrici. Abbiamo anche proposto una pensione per cavalli sportivi a fine carriera e un maggiore controllo sulla zoorastia.

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Per fortuna succedono anche cose belle. So che avete ritrovato un asino chiamato Ciuchino. Era scomparso. La cosa che mi ha colpito di più è la taglia da 10.000 euro.
Più che altro era una taglia per chi individuava il presunto rapitore. Comunque, siamo pronti a pagarla se ci viene richiesta. All'inizio pensavamo che Ciuchino fosse morto, poi è arriva una telefonata da una signora che lo ha ritrovato.

E quindi…
Se lei ci chiede la taglia, ok. Ma se scopro che l'ha rubato lei solo per incassare i soldi mi incazzo. Finora nessuno ci ha mai chiesto soldi. E quella taglia l'abbiamo messa insieme con i soldi di amici che li hanno messi a disposizione. Ci tengo a precisare che AIDAA non chiede mai soldi. I nostri iscritti danno il denaro, piuttosto, a un gattile o a una scuderia.

Vedo che sei una persona molto diretta.
Sono eccentrico, ma non in malafede. A volte in passato ho esagerato. Ora invece mi incazzo e basta. La mia la dico sempre.

Un bilancio.
Mi dicono che sono un sognatore, e allora fatemi sognare, cazzo. Ho sempre pagato tutto sulla mia pelle. E sul gobbo ho ventotto querele. Forse le vinco tutte. Forse no.

Che farai domani?
Ho un sogno: lasciare tutto e aprire una comune vegetariana dove animali e uomini hanno gli stessi diritti.

Uao.
Una comune tipo anni Settanta, con tutti—animali e uomini—in libertà. È un esperimento.

Buona fortuna.
Grazie.