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Tecnologia

PotCoin è la crittomoneta per chi ama fumare l'erba

Un trio di americani fumati ha messo in piedi una crittomoneta dedicata interamente al business della cannabis legalizzata. Ma rivoluzionare il business dell'erba negli Stati Uniti non è un'impresa facile.
Immagine: PotCoin

Nel 2009, il genio dell’informatica conosciuto come Satoshi Nakamoto ha avviato la prima transazione di Bitcoin, una moneta elettronica completamente decentralizzata. Negli ultimi cinque anni, la crittovaluta ha vissuto alti e bassi, ma è anche vero che si è guadagnata una sorta di immortalità, dando vita a una miriade di altcoin—cioè monete virtuali indipendenti.

Una delle ultime altcoin è nata lo scorso gennaio, frutto delle menti fumate di Hasoshi, Mr Jones e SMoKeMoN514. Il trio ha fondato PotCoin, una altcoin con lo stesso concetto di BitCoin, ma con un unico prodotto da vendere e acquistare: l’erba.

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PotCoin è nata come una comunità con un hobby in comune—fumare marijuana—e una mission ben precisa: trovare una fonte di finanziamento diversa dalle banche, combattere il riciclaggio di denaro sporco, opporsi alle regole restrittive della Drug Enforcement Administration (DEA) e aiutare i dispensari di marijuana a portare avanti gli affari senza pericoli e pregiudizi.

La famiglia di PotCoin dice di offrire qualcosa di più della semplice vendita di erba. Come mi ha spiegato Hubert Chaniewski—un ragazzo del Colorado, conosciuto come Mad PotCoin, che si diletta a fare video su YouTube sul mondo di PotCoin—la prima attività del gruppo è stata una campagna di beneficenza per The Snoop Youth Football League. Snoop sarebbe la Pot Master Snoop Dogg, un’organizzazione no-profit che dà la possibilità ai bambini del ghetto dai 5 ai 13 anni di fare parte delle squadre di football e cheerleader.

La comunità, con un solo mese di vita alle spalle, è riuscita a raccogliere abbastanza PotCoin da scambiarli in 500 dollari pronti da spendere. “La prima cosa su cui ho speso i miei potcoin è stata la beneficenza, perché all’epoca (due mesi fa) questa cripto-moneta era una cosa talmente nuova che i venditori non l’avrebbero accettata,” ha detto Hubert.

Snoop approva i potcoin, ma solo su carta. Immagine: PotCoin

Quando ho aperto il sito di PotCoin per la prima volta ci ho messo un po’ a capire cosa fosse. Quando si parla di informatica e crittografia, non sono proprio un’esperta in materia. Ecco perché mi sono subito iscritta alla comunità reddit di PotCoin, il vero cuore della community—spara tutorial e commenti articolati a manetta e gli utenti rispondono a qualsiasi domanda.

Nel mio vagabondaggio su Reddit, sono stata assistita da Mr Coin e Mad Coin, che mi hanno aperto le porte di questo mondo sconosciuto. All'inizio pensavo fosse qualcosa di delirante, ma, alla fine, il mercato della crittoerba si è rivelato più semplice del previsto.

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Mr Coin mi ha spiegato che ci sono vari modi per acquistare i potcoin: “Se sei già in possesso di bitcoin, puoi scambiarli con potcoin in molti siti di cambio valuta, come ad esempio MintPal e Cryptsy. Se, invece, come la maggior parte delle persone non hai bitcoin, puoi andare su Buy-Pot e comprarli con una carta di credito, un account Google, e presto anche PayPal. Per chi è ancora insicuro, e preferisce tastare il terreno, consiglio di visitare PotCoinFaucet, che offre piccole quantità gratuite ogni giorno, donate dai membri della comunità.”

Il mining, invece, è tutta un'altra storia. Come mi ha detto anche Mad Coin, si tratta di un processo che richiede una certa conoscenza tecnica e informatica. “Se qualcuno vuole cominciare a fare mining, deve essere disposto a fare molte ricerche e spenderci del tempo.”

In poche parole, tutto quello che devi fare per comprare o vendere marijuana con i potcoin è scaricare il tuo portafoglio virtuale. Riassumendo, hai tre modi per riempire il tuo portafoglio con i potcoin: accettare pagamenti in potcoin, comprare potcoin usando bitcoin o dollari americani, o fare del mining per generare nuovi potcoin. Non ci sono tasse di transazione, e le operazioni sembrano più veloci di quelle di Bitcoin—che possono durare fino a un’ora, se non di più.

Questo è un business molto serio. E noi siamo pronti.

Qui, però, non si parla solo di vendere e comprare erba—cosa che puoi fare anche in un normale coffee shop o dispensario medico—ma di dare un nuovo volto all'industria della marijuana legalizzata.

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Sono 21 gli stati americani che hanno legalizzato l’uso di marijuana a scopo medico—solo Washington e Colorado hanno autorizzato l’uso a scopo ricreazionale—il che ha avuto un effetto boomerang decisamente negativo: una serie di rapine e crimini che hanno colpito i dispensari di marijuana. Inoltre, molte banche non amano l'idea di elargire prestiti, aprire conti o avere a che fare con gli impresari della marijuana, proprio perché le transazioni legate all'erba sono illegali nella maggior parte degli Stati Uniti.

Nel febbraio 2014, l’amministrazione Obama ha emesso alcune linee guida per le banche, le quali specificano che gli istituti di credito non saranno puniti nel caso offrano servizi ai business legittimi per il commercio di marijuana negli stati dove è stata legalizzata. Tuttavia, Frank Keating, presidente dell’Associazione dei Banchieri Americani, ha risposto con un secco no, dicendo che il possesso e la distribuzione di marijuana viola la legge federale.

Lo scenario dell'erba americana è una sorta di western moderno. Devi combattere il crimine, offrire un’alternativa alle banche, sconfiggere il sistema centralizzato della moneta e dare un volto nuovo al commercio della marijuana.

In tutta questa storia, Hasoshi, Mr. Jones e SMoKeMoN514 sembrano i nuovi vendicatori dell'erba, pronti a riscattare la figura del fattone nullafacente. Tra un tiro e l’altro, i tre si sono definiti le “high-functioning pothead” che cambieranno le cose. Proprio come diceva Bob Marley, "alcohol make you drunk man […] herb is more of a consciousness."

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Immagine: PotCoin

Tuttavia, il peso di PotCoin sull'economia della crittovaluta è ancora irrisorio (al 3 aprile, un potcoin vale circa 0,005 dollari). Come scrive VICE News, è probabile che il business della marijuana potrà sbocciare anche senza il contributo di PotCoin—un dispensario potrebbe preferire, piuttosto, il network di Bitcoin, anche se la crittovaluta non è immune ai rischi di bancarotta e hacking.

Per capirci di più, ho deciso di fare due chiacchiere proprio con Mr. Jones e Smokemon 514. In un certo senso, volevo assicurarmi che non fossero completamente fumati.

Motherboard: Perché avete creato PotCoin? Cosa volevate ottenere?

SMoKeMoN514: Abbiamo creato PotCoin perché abbiamo notato che l'industria neo-legalizzata degli Stati Uniti aveva un problema. Ci siamo resi conto che una crittomoneta disegnata per l'industria della cannabis avrebbe portato vantaggi a tutti.

Mr Jones: C'è stata una notevole apertura del mercato per un settore specifico come quello della crittomoneta. In quel momento, è stata più una questione d’istinto che una visione a lungo termine.

Chi sarebbero i beneficiari di PotCoin?

SM: PotCoin può essere utilizzato da chiunque abbia accesso a un computer o uno smartphone, in qualsiasi parte del mondo. Puoi mandare potcoin gratis a chiunque sulla Terra, in maniera anonima, istantanea e sicura. Le persone che hanno più benefici sono i malati che non riescono a uscire di casa. Possono pagare la marijuana online e farsela consegnare a domicilio.

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MJ: PotCoin porta benefici a tutti. Forma una comunità globale fatta da ogni persona che possiede anche una sola moneta. Insomma, ognuno partecipa alla vita di questa nuova economia. Tutti possono fidarsi di PotCoin per dare credibilità, stabilità e sicurezza a questo mercato in crescita.

Molte persone potrebbero essere sospettose nei confronti di PotCoin. Come vi guadagnerete la fiducia degli investitori?

SM: PotCoin è stato creato per appoggiare l'industria legale della marijuana ricreativa e di quella a uso medico. Noi vogliamo lavorare direttamente con i dispensari per dare loro tutti i mezzi necessari e aiutarli a usare le crittovalute.

MJ: Facendo quello che promettiamo, nel miglior modo possibile. Questo significa che PotCoin deve essere gestito come un business del settore tecnologico. Abbiamo obiettivi fissi come qualsiasi altra startup. E li stiamo raggiungendo con stile e classe.

Parlando di fiducia, qual è la vostra politica sulla sicurezza in termini di transazioni economiche?

SM: Potcoin è più sicuro delle carte di credito e dell'online banking.

MJ: La fiducia sta nel network. Un network esteso può creare maggiore fiducia. Il nostro sistema è sicuro quanto Bitcoin, se non di più. [La crittografia] SHA256 è solida, ma il futuro bussa alle porte tutti i giorni.

Volete espandere il vostro business anche in Europa, dove la cannabis non è ancora legale?

SM: Ci sono utenti in tutto il mondo che stanno scaricando il portafoglio PotCoin, e la comunità cresce ogni giorno. Prima di tutto, espanderemo il business negli stati dove [la cannabis] è legale, e ci concentreremo su quelli. Poi, abbiamo in programma di diventare internazionali non appena [la cannabis] sarà legale in tutti i paesi. Pensiamo che la marijuana non sia un oggetto, ma una pianta multi-funzionale che può aiutare a cambiare il mondo in vari modi.

MJ: Abbiamo una missione globale. Ma siamo giovani e non possiamo correre se prima non impariamo a camminare. Riceviamo ogni giorno molte segnalazioni di interesse, richieste e domande da Giappone, Sudamerica, Paesi Bassi, Stati Uniti e Messico. I nostri utenti sono quasi un milione. Questo è un business molto serio. E noi siamo pronti.