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arte

Bradley Hart reinterpreta dipinti famosi con la plastica per imballaggi

Usando algoritmi e apposite siringhe, inietta colori acrilici nelle singole bolle e crea dipinti tridimensionali.

Le opere di Bradley Hart fanno letteralmente "Pop!"

Le immagini pixelate sono raramente portate a esempio di espressione di maestria artistica. Infatti è proprio quello il bello dell'arte a 8-bit: prendere immagini ad alta definizione e abbassarne drasticamente la risoluzione. L'artista Bradley Hart ha deciso di sfidare questi preconcetti. Cosa fa? Dipinge dentro le bolle di plastica degli imballaggi.

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Usando algoritmi e apposite siringhe, inietta colori acrilici nelle singole bolle e crea dipinti tridimensionali. Nella sua ultima serie reinterpreta dipinti famosi, e come ha detto in un'intervista per Forbes"mi piace riportare l'hi-tech verso il low-tech."

Per riprodurre la Ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer ci ha messo 450 ore, durante le quali ha riempito 34 mila bolle. Ha spiegato all'Huffington Post che ci vogliono infatti due o tre giorni anche solo per riempire le siringhe—e ne servono 1200 - 1500 per quadro.

La tecnica richiede una precisione estrema, ma Hart è un esperto. Usando un po' l'errore come approccio al lavoro, e per creare arte ancora più stravagante, una volta che i colori in eccesso si rovesciano sul retro della plastica crea altre immagini derivate dai suoi "quadri-imballaggi". Quando il colore si secca, Hart lo stacca dalla plastica e lo espone come un'"impressione" della copia originale.

Le "tele" gocciolanti di Bradley Hart saranno fino al 31 maggio alla Cavalier Gallery di New York, all'interno della mostra "The Masters Interpreted: Injections and Impressions by Bradley Hart.” Tra le opere esposte ci sono la Gioconda e anche l'Autoritratto con cappello di feltro grigio di van Gogh.

Qui sotto potete ammirare alcune fatiche dell'artista:

h/t Complex