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Guarda questa bambina di dieci anni distruggere un presentatore della BBC in diretta TV

In un episodio di un programma in cui si parlava della sugar tax, il presentatore ha provato a contestare la legge, ma ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte alle incredibili risposte delle due bambine di dieci anni che erano sue ospiti.
BBC

Dopo mesi di dibattiti, la Gran Bretagna ha recentemente introdotto la Sugar Tax sulle bibite gasate. Se gli esperti di medicina e Jamie Oliver hanno commentato il fatto positivamente, non avevamo ancora avuto il piacere di sentire come la pensano gli esperti di zuccheri per antonomasia: i bambini.

Bene, si è scoperto che i bambini di oggi sono troppo attenti alla salute e al mangiare sano per stordirsi di zuccheri come si faceva ai vecchi tempi. In un recente episodio del programma televisivo della CBBC All Over the Workplace, l'esperto presentatore della BBC Andrew Neil ha detto che quando era bambino, se gli veniva proibito qualcosa la sua reazione era di volerne ancora di più. Charlotte, bambina di dieci anni, lo ha fulminato rispondendo, "Be' forse non eri informato a dovere sulla dieta e sul benessere fisico."

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"Me lo hanno detto in molti," ammette Neil. Neil, l'ex editor del Sunday Times, presentava un'episodio del programma sulla CBBC, il canale della BBC dedicato ai bambini, in cui discuteva il recente passaggio della sugar tax con Charlotte e Henrietta, entrambe di dieci anni. Neil stava suggerendo che la sugar tax è un esempio di un governo troppo invasivo, ma Charlotte e Henrietta non erano d'accordo. Entrambe le ragazzine hanno preso di petto Neil, rispondendogli con statistiche dettagliate ed esempi di altre leggi del governo che potevano sembrare invasive ma che avevano l'obiettivo di giovare all'intera società.

"Sapete cosa si intende con stato-babysitter?" chiede Neil. "Quando il governo ti dice cosa fare?"

Le due, che sul tema baby sitter sembravano piuttosto preparate, annuiscono.

"Pensate che questo sia un altro esempio in cui il governo vi sta dicendo cosa fare?"

"Signor Neil, si ricorda il 31 gennaio del 1983, quando una legge ha messo l'obbligo di cinture di sicurezza?" risponde reattiva Charlotte, evocando un accadimento avvenuto 23 anni prima della sua nascita. "Non era un'idea popolare, alla gente non piaceva," dice mentre tamburella con le dita sui suoi appunti, "ma sa quante vite ha salvato all'anno?"

"Credo che tu me lo stia per dire," dice Neil.

"Sì, 300 vite l'anno, perché il governo ha fatto qualcosa."

Henrietta la pensava in modo simile sulla sugar tax, con cui le bibite zuccherate verranno tassate di 24 centesimi [circa 30 in euro] al litro.

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"Se serve a salvare vite e ad aiutare il sistema sanitario nazionale, credo che allora sia giusto che qualcuno ci dica cosa fare," dice Henrietta.

Neil, un po' rosso in viso, è obbligato ad alzare bandiera bianca.

La tassa sulle bevande gassate è di fatto controversa. Al di là delle preoccupazioni che riguardano l'invasività dello stato, è una norma che può causare delle perdite economiche. Ci si aspetta che la sua messa in pratica costi 1 miliardo di sterline [circa 1 miliardo e duecento mila euro], due volte il prezzo che lo stato pensa di ottenere.

Date le circostanze, le aziende che producono bibite gasate stanno considerando la possibilità di denunciare il governo. Se lo faranno, devono sperare che questo non chiami in sua difesa Charlotte e Henrietta.

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