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Attualità

Abbiamo chiesto a un po' di fan di Star Wars cosa pensano dell'ultimo film

Com'è Star Wars ora che è della Disney? Perché ogni nuovo film fa sempre record di incassi?
Grab dal trailer del film, via YouTube

Gli ultimi Jedi, l'ottavo episodio della saga di Star Wars e il secondo di questa nuova trilogia, nel suo primo week-end nelle sale ha incassato 220 milioni di dollari—il secondo incasso più alto di sempre in America. Al primo posto c'è, guarda caso, il capitolo precedente della trilogia: Il risveglio della Forza.

Da un punto di vista prettamente cinematografico non c’è una motivazione che giustifichi questo enorme successo. Film di fantascienza contemporanea come Arrival o Ex Machina, per esempio, sono a mio avviso superiori agli ultimi due capitoli di Star Wars—almeno per sceneggiatura, regia e interpretazione—ma hanno incassato insieme, in totale, circa 80 milioni in meno di quanto Gli ultimi Jedi non abbia fatto in un solo fine settimana unicamente tra USA e Canada.

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È evidente quindi che quando si parla di Star Wars si parli d’altro—di una storia e di un mito, di un culto che è tale non solo per i fanatici ma anche per lo spettatore medio la cui vita non gira intorno a Obi-Wan Kenobi o Yoda ma che è comunque irresistibilmente attratto dalla saga. Ma cosa ti spinge ad andare a vedere un film che sai già difficilmente toccherà di nuovo le vette che ha già raggiunto e che fa parte di una saga che sembra aver già dato tutto quello che poteva?

Personalmente sono andato a vedere ogni singolo capitolo di Star Wars: l'ho fatto a dire il vero senza troppo trasporto ma come se fosse quasi un dovere. Ma per tutti gli altri? Per capire cosa spinge fiumi di persone in sala ogni volta che esce un nuovo film di Star Wars, ho chiesto a un po' di persone che l'hanno visto come hanno accolto questa nuova saga all’inizio, come la stanno vivendo ora, che gliene pare del lavoro che sta facendo la Disney e cosa ne pensano di Kylo Ren, il vero protagonista della serie.

SIMONE, 46 ANNI
Fan della prima ora, il suo film preferito è La vendetta dei Sith

Appena ho saputo che effettivamente ci sarebbe stata una nuova trilogia ho avuto due reazioni immediate: la felicità legata soprattutto a un’emozione nostalgica di chi come me è letteralmente cresciuto con Star Wars, e poi la grande curiosità di vedere come avrebbero sviluppato una storia che aveva già detto tutto e che per la sua forza è diventata iconica.

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C’è stato anche stupore ovviamente, perché da tanto si vociferava di una nuova trilogia, ma Star Wars è avvolto sempre da un alone di leggenda in cui è difficile decifrare quello che realmente è attendibile, quindi ci ho sempre sperato ma non ci credevo molto.

Nello specifico dei nuovi film, credo che per quelli della mia generazione il problema sia essenzialmente uno: la matrice culturale non è più Lucas ma la Disney. Il cattivo è un cattivo Disney, e mi sembra che il tentativo di fare nuovi adepti in un certo modo disneyano sia evidente. Quello invece che funziona è l’estetica, che è rimasta coerente ai film precedenti e che mi è piaciuta molto. Al netto di tutte queste cose, comunque, ci sarà sempre una parte di me che se lo farà piacere per forza, perché ho un legame troppo forte con questa saga. Certo non vado al cinema pensando di poter vedere un film paragonabile a quelli storici, ma è sempre un grande piacere.

GIANLUCA, 27 ANNI
La saga gli piace ma non è un fissato. Il suo film preferito è Il ritorno dello Jedi, “perché vedere all’inizio Luke che incazzatissimo entra nel palazzo di Jabba e spacca tutto mi fomenta”

La motivazione principale per la quale vado in sala quando esce un nuovo Star Wars è la stessa curiosità che in generale mi spinge a seguire le cose che mi interessano. Se per esempio esce il libro di uno scrittore che mi piace, me lo compro perché sono curioso.

Star Wars però merita forse un discorso a parte. A prescindere da tutta una serie di considerazioni che si possono fare, anche dalla bellezza o meno del film, è proprio l’atto di andare a vedere Star Wars che mi piace, immergermi in quel mondo: mi basta vedere le distese desertiche dei pianeti, le navi dell’impero o gli X-wing per essere appagato. So che vivrò qualcosa che ho già vissuto, e quindi c’è anche una sorta di gusto nostalgico nel farlo.

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Per quanto riguarda Kylo Ren, credo che non sia un personaggio affascinante come Darth Vader o Anakin, è un po’ troppo costruito e a me personalmente non piace il taglio che gli è stato dato. Devo dire invece che alcune trovate visive sono molto azzeccate, tipo la sua spada, che è fichissima. L’evidente tocco Disney non è certo una cosa che mi fa impazzire, ma lo sopporto e lo accetto, perché sono consapevole che sarebbe stato impossibile fare altrimenti in questo momento. Capisco che è un prodotto che devono vendere anche a un pubblico più giovane, che provano a catturare con lo stile di altri film di successo di oggi tipo Marvel, e anche se alcune gag potevano essere evitate, ma a me va bene così, e infatti non vedo già l’ora che esca il prossimo.

ALESSIO, 29 ANNI
Nerd della saga. Il suo film preferito è il primo, Una nuova speranza

I sei film precedenti a questa trilogia hanno talmente fatto parte della mia vita che quando ho saputo che avrebbero fatto tre ulteriori episodi, anche se senza Lucas, ero entusiasta.

I due film però non mi hanno convinto, Il risveglio della forza l’ho trovato eccessivamente lento, ma è pur vero che dovevano introdurre una nuova storia, quindi credo possa essere comprensibile. Ne Gli ultimi Jedi, da cui mi aspettavo addirittura i livelli della trilogia originale, speravo in uno sviluppo della storia più approfondito di quanto non sia stato fatto, perché il secondo di tre film dovrebbe essere quello che dà la spinta, ma questo non l’ho avvertito. Una cosa che ho apprezzato molto però è l’evoluzione del personaggio di Kylo Ren. Nel primo è quasi una macchietta, in quest’ultimo invece afferma la sua centralità nella trilogia, con questa nuova e interessante caratterizzazione del cattivo: non è come Darth Vader, ma è giusto così, perché sarebbe stato poco intelligente fare una fotocopia di un personaggio inarrivabile. Il vero tasto dolente però sono le scenette disneyane, che non ho sopportato. Spesso sembrava di guardare Guardiani della galassia, un film che pure mi piace, ma se sto vedendo Star Wars voglio vedere Star Wars. Va bene la volontà di conquistare i più piccoli, ma l’appassionato di Star Wars prova un po’ di fastidio.

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FRANCESCA, 33 ANNI
Esperta di cinema e appassionata della saga. Film preferito: Il ritorno dello Jedi

Non ho mai guardato a questa nuova trilogia con diffidenza, anzi. Sono contenta di vivere il periodo dell’uscita di ulteriori tre film di Star Wars, è un momento cinematograficamente importante. Non ho mai dubitato nemmeno del fatto che il lavoro sull’immaginario sarebbe stato impeccabile, direi paragonabile al capolavoro di Lucas, e così è stato. Credo che tra i pregi di questi nuovi film ci sia il personaggio di Kylo Ren, che trovo ineccepibile per come è stato tratteggiato: pieno di dubbi, nervosismo e con esplosioni di rabbia, non sai mai dove potrebbe andare a finire, tiene sempre alta la tensione dello spettatore. Onestamente non credo che la nuova trilogia possa essere cinematograficamente rivoluzionaria, ma è giusto così, quella originale fu uno spartiacque nella fantascienza, Episodio IV-V-VI hanno cambiato un po’ tutto, e ora è un gioco, un meraviglioso gioco di cinema d’intrattenimento. D’altro canto è proprio questo che fa il cinema: crea stupore, ti affascina e ti sorprende, Star Wars ci meraviglia con quanto di meglio esista oggi da un punto di vista registico e grafico, proprio come faceva il cinema di Méliès.

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Ci sono evidenti tratti comuni in queste testimonianze, su tutti il fastidio verso la Disney (che guarda caso è un “corpo estraneo” allo Star Wars originale, quindi se qualcosa non va la colpa è sua, non del prodotto Star Wars in sé) e la nostalgia. C’è soprattutto un’accettazione timidamente rassegnata ma convinta che meglio di come è andata non può più andare, ma che in ogni caso dovrà andare bene.

Perché Star Wars merita un atto di fede e prima di ogni nuovo film ci si ripete in testa come un mantra: che mi piaccia o no, scelgo di farmelo piacere.