Matt Desouza ha fotografato la vita di uno spacciatore di crystal meth a Vancouver

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Matt Desouza ha fotografato la vita di uno spacciatore di crystal meth a Vancouver

Matt Desouza è un fotografo di Vancouver, e ha seguito uno spacciatore e tossicodipendente 32enne che si fa chiamare Diablo e svolge la maggior parte dei suoi traffici in un McDonald's.

Il Downtown Eastside di Vancouver è una delle aree più povere di tutto il Canada. Da quando su VICE abbiamo ospitato il progetto di Lincoln Clarke, Heroinesho iniziato a interessarmi ai fotografi che lavorano nella zona—nota per il traffico di droga e l'alta concentrazione di senzatetto—e così facendo sono arrivata a Matthew Desouza. Matt ha seguito le giornate di uno spacciatore di metanfetamina 32enne che si fa chiamare Diablo, e io l'ho chiamato per parlare di sigarette come forma di valuta e delle foto che ha scattato in quell'occasione.

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VICE: Come hai conosciuto Diablo?
Matt Desouza: Ero in giro per Hastings in cerca di un modo per infiltrarmi in uno di quei giri. Mi sono fermato in un McDonald's a farmi i cavoli miei, e a un certo punto è entrato Diablo. Ha indicato una sedia che stava davanti a me e mi ha chiesto, “Ehi, ti spiace se mi siedo qui?” Gli ho risposto, “Guarda, tre minuti e finisco.” Lui mi ha detto “va bene” e si è seduto comunque. Una delle prime cose che mi ha detto è stata, “Hai bisogno di jib?” La sua domanda mi ha lasciato interdetto. “Jib? Ovvero?” "Metanfetamina.”

Ho rifiutato, e lui mi ha chiesto se volevo vedere i cristalli. Poi li ha tirati fuori. È stato uno dei primi momenti che ho fotografato.

È andato avanti a raccontarmi della sua vita da spacciatore nella zona, come compra e vende, e io gli ho chiesto cosa faceva per il resto della giornata. ”Oh , aspetto il mio amico, ne compro un po’ e la vendo; faccio qualche commissione.” A quel punto gli ho chiesto di poterlo seguire.

Quindi a Diablo e i suoi amici andava bene che tu li fotografassi?
Non dico che Diablo volesse mettersi in mostra, ma di sicuro non si faceva troppi problemi. Mi presentava a tutti, ovunque andassimo. Diceva, “Questo è il mio amico Matt, è un fotografo, ci sta dentro.” Qualcuno pensava fossi un poliziotto sotto copertura, ma Diablo era sempre lì a rassicurarli.

A un certo punto, sempre mentre eravamo al McDonald's, è arrivata questa ragazza. Penso volesse comprare qualcosa, ma per una ragione o per l'altra Diablo le ha risposto semplicemente, "Prenditi una sigaretta.” La fotografia raffigura lei che accetta la sigaretta. Diablo la chiamava per nome, quindi penso si conoscessero.

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Quanto tempo hai passato con Diablo?
Il primo giorno penso quattro o cinque ore. Ci siamo rivisiti altre tre o quattro volte. Il McDonald's in cui l'ho incontrato è uno di quelli aperti 24 ore su 24. È la sua casa. A un certo punto gli ho fatto un ritratto. Aveva appena scambiato una sigaretta per un paio di occhiali, quelli che nella foto sono appesi alla catenella d'oro.

Le sigarette funzionano come una valuta. Capitava che la gente gli chiedesse una sigaretta e lui rispondesse, “Voglio la tua felpa."

A Hastings si vende di tutto. Poco dopo Diablo ha preso la sua borsa e ha messo giù una serie di magliette, vestiti e scarpe. Erano quelle che aveva ottenuto in cambio delle sigarette, e si è messo a venderle.

Come si faceva pagare, con le sigarette o coi soldi?
Un quarto di dollaro, praticamente niente.

Cosa sai del McDonald's dove Diablo passava la maggior parte del suo tempo?
Come diceva Diablo, “Questo è il mio McDonald's, lo gestisco io.” Passa il suo tempo là, vende, compra, si fa, tutto là. Persino quelli che andavano a pulire i tavoli non battevano ciglio. Devo dire che era una situazione assurda, allo stato brado.

È lì che incontra i suoi clienti. Se ho bisogno di vederlo vado dritto a quel McDonald's e nove volte su dieci ce lo trovo. A volte ci dorme pure. Si lava nel lavandino dei bagni.

Quindi Diablo vive lì?
Penso di sì, penso che non abbia una casa. Il posto della foto con le scale è Blood Alley. Il nome deriva dal fatto che un tempo quella stradina era piena di macellerie e il sangue scorreva per la strada. A volte Diablo sta lì, proprio sotto la scala. Vedi quelle due crepe nel cemento? Di solito si mette là con dei cartoni, e quella è la sua casa quando non sta al McDonald's.

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Cosa hai imparato su Diablo da questa esperienza?
Che è un tipo molto in gamba, tossicodipendenza a parte. Parla fluentemente francese e spagnolo ed è di Montreal.

Ti ha parlato di quando ha iniziato a farsi?
Non penso di aver toccato quel tasto. Ha detto solo che voleva cambiare vita, così è saltato su un pullman ed è venuto a Vancouver. Penso sia qui da meno di un anno.

Cosa ne pensa di East Hastings?
Gli piace. Una volta mi ha detto, “La maggior parte della gente che viene qui pensa che sia una zona di merda. Per me, questa è casa.”

Che cosa ti è rimasto di Diablo e dei suoi amici?
Al di là dei loro problemi, sono dei ragazzi leali. Mi hanno sempre parlato con piacere. Diablo mi ha portato nel giro e mi ha permesso di fare qualche foto. Era qualcosa che non avevo mai vissuto. Io sto vicino al mare. Quando metti piede a East Hastings, sembra di essere a Skid Row.

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Matt Desouza

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