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Cose che avrei voluto sapere prima di fare un figlio

Non fatevi fregare dai consigli degli altri.
Foto via Unsplash

Mi sono accorto che avrei dovuto passare più tempo con mio figlio quando era piccolo. E dargli più caramelle. Certo, è vaccinato, non l'abbiamo portato in giro in un sacco appiccicato al corpo della madre, l'abbiamo "lasciato piangere" senza dargli subito quello che voleva—ma abbiamo comunque passato anni nell'ansia di rovinarlo per sempre perché non avevamo la minima idea di quello che stavamo facendo. Essere responsabili di una vita umana è terrorizzante.

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L'industria dedicata ai genitori sfrutta quella paura per venderti cose. Quanto mi piacerebbe possedere solo una frazione minima di tutta la roba per genitori che al momento ci paralizza la cantina perché siamo troppo impegnati per rivenderla online.

Moltissimi se ne approfittano per farti impazzire. Se tornassi indietro ignorerei i "lattivisti" che ci avevano convinto che avevamo rovinato per sempre il sistema immunitario di nostro figlio perché l'ospedale gli aveva dato latte artificiale poiché non si attaccava al seno e perdeva peso velocemente. Se tornassi indietro non presterei attenzione a quell'articolo che diceva di non dare antipiretici ai bambini perché la febbre è il modo in cui il loro corpicino combatte la malattia. È anche il modo di far venire a tuo figlio una crisi epilettica e dover chiamare un'ambulanza per portarlo al pronto soccorso.

Col tempo abbiamo scoperto che molte delle nostre paure erano inutili, e che la cosa più importante è la moderazione. La settimana scorsa mio figlio ha cucinato delle caramelle a forma di delfino usando un "kit del piccolo chimico", e anche se non gli abbiamo mai fatto vedere tanta TV, di recente ha fatto fuori 220 episodi di Naruto in un lasso di tempo estremamente ristretto. E indovinate? Non solo non è diventato scemo, ma quando ha finito di guardarli si è messo a leggere il manga.

Guardate, ogni bambino è unico e prezioso e l'esperienza di ogni genitore è unica a sua volta. In ogni caso, per esservi utili abbiamo chiesto ad alcuni genitori cosa avrebbero voluto sapere prima di avere figli.

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RISPARMIATEVI I CONSIGLI

Non c’è consiglio che tenga in materia di neo-genitori. Gli altri vogliono solo parlarti di quella che è stata la loro personalissima esperienza. E i peggiori sono quelli che vedono tutto bianco o tutto nero—o è tutto naturale o esistono solo i farmaci, e se fai una scelta diversa dalla loro sei un cattivo genitore. “Ah, quindi non hai partorito sulle rive del fiume dietro casa facendoti assistere da una cerbiatta? Mi spiace.” “Hai portato il piccolo dal pediatra? Oddio non so cosa sarà di lui quando crescerà.” E se poi provi ad accennare al medico di soluzioni più “naturali,” allora sei doppiamente un cattivo genitore per aver pensato che una cerbiatta ne sapesse più di lui—Monna Hansen Lane

Avrei voluto essere molto più informata sulle questioni pratiche—sistemi avanzati di gestione dei pannolini, logistica delle tratte a medio-lunga percorrenza in auto, prevenzione del vomito—e un po’ meno bombardata dalle tiritere filosofiche sull’ovvio alla “crescerà in fretta!” o “goditi ogni secondo.” O, quello che sopporto meno di tutti: “Vedrai che andrà meglio!”

È assolutamente possibile sopravvivere senza i gruppi delle mamme, lo giuro. Personalmente, ho cercato di tenermi stretta i miei amici intimi—il 50 percento dei quali non ha figli—e penso che questa cosa mi abbia salvata. Sì, passerai un sacco di tempo a ponderare la possibilità di introdurre zucchine o carote nella dieta del piccolo, e ti occuperai molto di cacca. Ma non smettere di fare le cose che ti piacciono—Deana Sumanac-Johnson

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CI SARÀ UN BEL PO' DI CACCA (E NON SOLO)

I lamponi fanno fare la cacca. Non lo sapevo, ora lo so. Mi piaceva, quella maglietta—James R.C. Smith

Avete presente i pannolini dell’ospedale? Ecco, arraffatene più che potete—Kimberly Burchell

Per quanto siano carini i pigiamini e i pagliaccetti dai colori pastello, optate per toni più scuri—così le macchie si vedono meno. Perché ce ne saranno, eccome se ce ne saranno—Samantha Kem-Jackson

AVRETE BISOGNO UNA MANO

Vorrei aver saputo prima che avrei avuto bisogno dell'aiuto di altre persone, perché farcela da soli è difficilissimo. Noi non avevamo i nonni vicini, né una famiglia—ad eccezione di mia sorella che per fortuna ci dava una mano nei momenti di crisi, per esempio quando io sono ricaduta nell'alcolismo o quando il padre si è dovuto operare d'emergenza all'occhio. Ma abbiamo avuto diversi problemi a gestire le babysitter e trovare po’ di tempo per noi. Quindi niente uscite romantiche, l'unica cosa che facevamo insieme era crescere un figlio, con grande stress perché io avevo problemi di dipendenza e facevo molta fatica a rimanere sobria. Se tornassi indietro chiederei aiuto. Voi fatelo. Organizzatevi prima. Circondatevi di altre persone. Non vi isolate. Il resto è facile. (Cioè, è difficile ma ce la farete—basta non far cadere il bambino!)—Jowita Bydlowska, autrice di Drunk Mom

Mi sarebbe piaciuto sapere prima quanto sarebbe stato noioso e isolante quando tuo figlio è appena nato, soprattutto perché non avevo amici con bambini all’epoca in cui sono diventata madre—Alison Bates

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Se tornassi indietro non mi lamenterei così tanto. Ora ripenso con nostalgia alle volte in ci dovevo cambiare il pannolino a mia figlia alle tre di notte. Non è stata allattata al seno, quindi le notti in cui mi capitava di doverle dare da mangiare mi preparavo prima con delle registrazioni di partite di hockey da guardare per far passare il tempo. Ho passato molte notti a darle da mangiare e guardare partite. A volte, per la frustrazione, speravo che quella fase finisse in fretta—Justin Connors

Avevo sentito parlare molto della depressione post parto, ma non avevo mai sentito parlare dell’ansia post parto. Vorrei averne saputo di più quando mi ha colpito la prima volta, e anche ora. Con il mio primo figlio, l’ansia post parto si è manifestata in modo piuttosto standard: avevo paura di uscire di casa, paura di fallire come madre, ansia sulla gestione di ogni cosa e la sensazione di aver perso la mia identità come persona. Pensavo che non sarei più stata in grado di fare le cose che mi piacevano prima di avere un figlio. Ho cominciato a vedere un terapeuta che mi ha insegnato alcune tecniche per calmarmi. Dopo qualche mese di lavoro su me stessa sono tornata a sentirmi la persona che ero prima.

Jana Romanova Takes Photos of Sleeping Pregnant People

Col secondo figlio è stato diverso. Ho partorito cinque mesi fa e anche se ho ancora un po’ d’ansia non mi preoccupo tanto come la prima volta—questa volta però l’ansia si manifesta sotto forma di rabbia cieca. Anche in questo caso mi sto facendo aiutare, ma sospetto che tutto dipenda dall’assenza di controllo sulla mia vita che deriva dal fatto di avere un figlio di due anni e un altro neonato.

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Questa volta sono stata più veloce nel riconoscere che qualcosa non andava e ne ho parlato subito con un’infermiera. Aiuta anche il fatto che stavolta ho detto alla mia famiglia e ai mie amici come mi sento, così sono meno sola e loro mi capiscono un po’ meglio quando ho bisogno di aiuto—Michelle Lee Friesen

NON SARETE MAI PRONTI A TUTTO

Vorrei aver saputo prima che i bambini piangono sempre. Sei settimane dopo la nascita dei miei gemelli mi sono ritrovata a cercare su Google “come mai i miei bambini piangono sempre.” Già solo sapere che è normale mi ha fatto sentire meglio e mantenere la sanità mentale—Hannah Wise

Oddio, i problemi con l’allattamento al seno! Mi chiedevo, avrò abbastanza latte? Come faccio a produrne di più? E il dolore alle tette, ai capezzoli e al polso, la paura per la mastite, la rabbia per i capezzoli inutili di mio marito!—Leanne Sampson

EMOTIVAMENTE È UNA GUERRA

Dovete sempre essere pronti per lo scenario più difficile e sperare in quello più facile. La mia prima figlia è stata facile. Mi ricordo che la guardavo dormire tranquilla e aspettavo che si presentasse qualche ostacolo, ma non è mai successo. La mia seconda figlia invece ha avuto tutti i problemi che poteva avere. Letteralmente, ogni secondo che non passava tra le mie braccia lo passava urlando. Fisicamente è stata dura, ma mentalmente eravamo pronti. Semplicemente ci era andata troppo bene la prima volta—Svetlana Putintseva

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Sei così preso dalle cose di ogni giorno che smetti di avere una visione d'insieme, sul lungo termine. Abbiamo comprato cose che non ci servivano e ci siamo stressati più di quanto fosse necessario. Ci siamo preoccupati troppo. Sorridete ai vostri figli e riempiteli di affetto: non è giusto che ne siano privati—Buzz Bishop

Nel mio caso è ruotato tutto intorno alle cose che mi sarebbero state tolte—la libertà di scelta, il sonno, la privacy. Ma nessuno mi aveva detto quanta gioia mi sarebbe stata data in cambio—Will McGuirk

Non lo sai finché lo sai. Ora che ho un figlio di quattro anni e uno di due, ogni volta con il secondo penso, “Ha due anni, a quest’età funziona così.” Mentre con il maggiore pensavo, “COSA? PERCHÉ STAI FACENDO QUESTA COSA? È NORMALE?"—Casey Evertove Palmer

Ho così tante cose da dire e così poche energie per farlo—Tyler Clark Burke

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