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Never forget.Mauro di Francesco capisci chi è se lo cerchi su Google, oppure se ti viene detto “È quello al posto di Calà in Sapore di Mare 2,” oppure se si ha la perversione per Rete 4 dalle 22.30 in poi. Fa parte della seconda generazione del Derby, quella dopo Jannacci, Gaber e anziani vari, nota per essersi bruciata con i blockbuster comici negli Ottanta e che ne è uscita a stento. Quasi nessuno di loro ora fa solo il comico, certi fanno gli attori di spessore, altri gli scrittori. Poi ci sono quelli passati a miglior vita. Uno ha deciso di fare la memoria storica, di essere presente nei documentari in cui si parla degli altri attori-scrittori-morti per parlarne più o meno bene. Maurino è sincero come chi se ne batte il cazzo di una carriera, e sereno come se ne avesse una, per questo nonostante le Venier o i Ciavarro, quando va a Domenica In a parlare della sua cirrosi (che NON è causata dall’alcol, NON SIA MAI), del trapianto di fegato e di Jerry Calà che *gesto del bere* non genera imbarazzo, magari una vaga tristezza.
"Adesso ho un'ernia."Dice Maurino che Abatantuono è uno di quelli del giro con cui ha tenuto i rapporti, ed evidentemente sapeva che sarebbe stato perfetto per il ruolo del comico bolso sul viale del tramonto. Infatti, lo è. Ed ero preoccupata per lui all’inizio dello spettacolo, e lo sono tutt’ora, perché ho visto quello che lui per due ore ha avuto davanti: il pubblico che ride su battute scritte male apposta per essere commentate dal protagonista con “Questa è talmente brutta che il pubblico la capisce e ride”; il pubblico per cui la velocità di una battuta è solo un problema, perché non è lì per correre dietro a qualcuno; il pubblico che applaude sempre, a ogni battuta, per premiare più la presenza della stessa che la sua riuscita. Non è un problema del Teatro Manzoni: presente Guzzanti a Vieni via con me? A quelli seduti in studio hanno dato la Fissan a fine riprese. Questo è un vizio acquisito che finisce per appiattire qualunque esibizione, anche quelle fatte in luoghi senza assistenti di studio. E che non rende giustizia alle particolarità di ogni comico. Per dirne una: Mauro di Francesco che si incazza è una delle cose più divertenti che si possa vedere.