La novità sulle schede elettorali di quest’anno è il cosiddetto “tagliando antifrode,” di cui vi abbiamo già parlato nella nostra guida. Il nuovo sistema—che prevede, appunto, la rimozione del bollino—starebbe rallentando le procedure di voto e causando ingorghi ai seggi elettorali.Secondo Repubblica, si sono segnalati “casi di persone, per lo più anziani, che non volevano lasciare che fosse il presidente di seggio a deporre le schede nelle urne.” Uno dei leader di Liberi e Uguali, Pierluigi Bersani, dopo aver votato ha infilato la sua scheda nell’urna, venendo così ripreso dal presidente di seggio.Come succede con qualsiasi tipo di modifica, è abbastanza normale che ci sia un attimo di confusione. Tuttavia, sui social—ma non solo—si sta facendo strada qualcosa di ben più sinistro e ridicolo: la teoria per cui i nuovi tagliandi non solo non siano efficaci contro i brogli, ma siano essi stessi un broglio.Alcuni status o catene di Sant’Antonio su WhatsApp invitano a fare molta attenzione a questa “novità della quale nessuno parla” (dove per "nessuno" si intende, presumibilmente, tutte le istituzioni o i media); o caldeggiano a “timbrare” a casa il bollino; oppure denunciano il fatto che “il bollino può essere rimosso e trasferito su un’altra scheda precompilata dai mafiosi.”E c’è pure chi ha scoperto La Grande Verità sul tagliando—come l’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, fresco reduce dei tentati arresti di Beatrice Lorenzin e Laura Boldrini.In un video, il nostro rivoluzionario ha capito che il bollino ha la funzione di rendere non più segreto il voto; in pratica, i Poteri Forti sapranno chi ha votato cosa, e quindi potranno ricattare la gente. Il Generalissimo offre però una soluzione perentoria per “fregarli”: non andare a votare. Facile, no?
Pubblicità
Insomma: se al referendum costituzionale del 2016 Piero Pelù e molti altri ci avevano regalato le matite da ciucciare, quest’anno abbiamo il grande complotto bollino antifrode.Coraggio, sarà ancora lunga fino a stasera.Segui Leonardo su Twitter.