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Droga

Le vite segrete degli eroinomani funzionali

"La prima stagnola me la faccio prima del caffè, la mattina. Poi una o due in pausa pranzo in ufficio. Poi quando ho messo a letto i bambini."
Foto di Amy Lombard.

Nel 2016, solo in Inghilterra e Galles ci sono state 3744 morti legate alla droga. Sono 70 più del 2015, e il numero più alto mai raggiunto dal 1993—anno in cui si è completata la prima statistica di questo tipo. Uno dei risultati più impressionanti della ricerca è che il 54 percento delle morti sono legate al consumo di oppiacei; la maggioranza (1.209) a eroina e/o morfina.

Sono notizie preoccupanti, che confermano quanto Max Daly già segnalava: le morti legate al consumo di eroina tra gli under 30 sono cresciute, passando da 95 a 154 tra il 2012 e il 2015.

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Ovvero: l'eroina continua a distruggere la vita di chi ne fa uso e delle loro famiglie. Poi ci sono gli eroinomani funzionali: persone che sembrano riuscire a vivere una vita (relativamente) normale e fanno al contempo uso di eroina. Poiché sono stato anch'io influenzato dalla rappresentazione mediatica dell'eroina, è difficile per me credere che qualcuno possa farne uso e non finire come Trainspotting. Sono quindi andato in cerca di tossicodipendenti vecchi e attuali, per scoprire come vivono davvero.

JANE, 29 ANNI

Lavoro nella sede centrale di un gruppo bancario, dove guadagno più di 30mila sterline all'anno. Sono brava nel mio lavoro, ogni anno mi danno un aumento e tutti mi apprezzano.

Ho sempre e solo fumato l'eroina. Non ho mai avuto l'impulso a bucarmi, non lo farei mai. In media mi faccio tre buste da 10 sterline al giorno, a volte un po' di più, a volte un po' di meno.

La prima stagnola me la faccio prima del caffè, la mattina. Poi una o due in pausa pranzo in ufficio, nel bagno dei disabili. Poi me ne faccio ancora un po' quando ho messo a letto i bambini. Se non mi faccio non mi sento a posto, ma non ne prendo troppa, altrimenti non riuscirei più a funzionare bene.

Sono solo tre le persone che conoscono "il mio segreto". La mia migliore amica, il mio compagno e il padre dei miei figli. Sono molto fortunata e ho un buon rapporto con quest'ultimo: lui nemmeno beve, figurarsi fare uso di droghe, e sapere che sta dalla mia parte è fondamentale, per me. Gli altri amici, i colleghi, i vicini e i conoscenti non si immaginano niente. Il trucco è mantenere le apparenze. È incredibile quanto in fretta la persone possano giudicare un libro dalla copertina… se non sembri un "tossico", nessuno ti considererà mai tale.

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Se potessi tornare indietro, cercherei di non oltrepassare il limite del consumo occasionale. Fa paura, a pensarci, che il consumo di sabato, poi di domenica, si possa tradurre nel consumo del lunedì e del martedì e così via. E poi, prima ancora che tu possa rendertene conto: bang! sei dipendente.

La gente comincia a drogarsi per i motivi più disparati. Per me il motivo è stato la depressione. Non so davvero come potrei fare per smettere, dovrei chiedere aiuto senza paura del giudizio altrui. Se la gente lo scoprisse, mi ammazzerei. Giuro. Non ce la farei.


Dagli archivi, il nostro documentario Amore tossico in Galles:


CHRISTOPHER, 34 ANNI

Quando ho cominciato a fare uso d'eroina, ne compravo un grammo al giorno e la fumavo. Nel 2010 mi sono trasferito e ho cominciato a farmi in vena: spendevo dalle 70 alle 100 sterline al giorno per stare tranquillo. Ogni giorno dovevo risparmiare una bustina da 10 sterline (0,4 grammi) per il giorno dopo, altrimenti non riuscivo a ripartire. Una volta che mi sentivo in grado di stare in piedi, cominciavo la mia giornata.

Ero il proprietario di un takeaway. Avevo uno staff competente e una seconda proprietà annessa al takeaway, dove vivevo. Questo mi facilitava la vita da tossico. E poi, spacciavo diazepam [ una benzodiazepina, commercializzata per esempio anche come Valium]. Ho spacciato per otto anni, poi mi hanno beccato e sono finito a fare 20 mesi di galera.

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Ora mi considero un consumatore occasionale, a volte mi faccio una volta a settimana, a volte una volta in un mese, e poi magari basta per un anno. Ero fisicamente e mentalmente dipendente dall'eroina, ma a causa delle circostanze, sono riuscito a disintossicarmi senza aiuti esterni.

La mia famiglia sa tutto della mia dipendenza e dello spaccio, ma non sa che continuo a fare uso sporadico di oppiacei. La mia ragazza, con cui vivo, sa tutto e non ho bisogno di nasconderle nulla.

Come dare la giusta assistenza ai consumatori dipende da questo: il soggetto vuole ripulirsi del tutto o riuscire a vivere funzionalmente e fare uso di eroina? In ogni caso, penso che gli eroinomani siano considerati al pari dei senzatetto, nella percezione mediatica: è la tua vita, sono scelte tue, sono cazzi tuoi, sono problemi tuoi.

CHARLES, 43 ANNI

Io ho un mio copione. Mi sveglio, prendo un milligrammo di subutex, vado al lavoro. Tutti i giorni così. Quando ero un tossico compravo mezzo grammo ogni sera e ne fumavo la metà. L'altra metà la prendevo la mattina, mi svegliavo un'ora prima apposta.

Allora ero del tutto dipendente, e immagino di essere ancora dipendente dai farmaci, anche se una volta al mese più o meno mi faccio. Sono un ingegnere, ma sto lavorando come macchinista. I miei colleghi sanno che ero un tossico, ma ho scoperto che finché fai bene il tuo lavoro nessuno ti dice niente.

Mia moglie è come me. I miei figli non lo sanno, tranne il maggiore, che ha 19 anni. Un paio di anni fa è stato lui a trovare sua madre in overdose e chiamare l'ambulanza. Comunque il mio lavoro, i miei figli e le bollette da pagare vengono sempre prima della droga, non importa quanto sia potente.

Se tornassi indietro non proverei nemmeno, ma una volta che inizi è difficile togliertela dalla testa. Ho cercato di disintossicarmi da solo almeno dieci volte. Ho provato ogni metodo e ogni possibile sostituto, ma non fanno che peggiorare le cose.

*Tutti i nomi sono stati cambiati.

Grazie a Dan Owns di Sesh Safety per il suo aiuto.