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Come 'Africa' dei Toto è diventata la canzone preferita di tutto l'internet

Per qualche ragione, questo pezzo super emozionante di 35 anni fa è adorato praticamente da tutti e in modo per nulla ironico sul web.

Non avevo mai riflettuto molto sulla hit del 1982 pubblicata dalla band californiana Toto, 'Africa,' anche se l'ho sempre conosciuta.

Ma un giorno, a quanto pare dal nulla, la canzone mi si è manifestata in tutta la sua potenza e sono stata catturata. È successo nel retro di un taxi che mi trasportava per le strade di Amsterdam nel cuore della notte. Ero ubriaca, l'aria d'estate era calda, avevo passato la serata in ottima compagnia e con una bottiglia di rosso incredibile. In altre parole, ero nel mood adatto per farmi prendere da questa amabile melodia anni Ottanta, con la sua sincera malinconia che la rende la perfetta colonna sonora della vita.

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Dopo questa esperienza ho scoperto subito, come accade a molti, che non ero l'unica. La canzone è così popolare sul web che è diventata praticamente un meme. Tutti i suoi gloriosi 4 minuti e 55 secondi sono dappertutto, questo è il primo indizio del perché funziona così bene. 'Africa' non è tanto un brano musicale quanto piuttosto un feeling. Inizia dolcemente, quindi c'è voluto un po' di tempo prima che mi rendessi conto di cosa stava risuonando nel taxi. "I hear the drums echoing tonight," sussurra David Paich sopra gli accordi della tastiera, con la serietà della sua voce che riempiva l'auto e, forse, il mondo intero in quel momento. "Hurry boy, it's waiting there for you!" ho rinunciato subito a qualsiasi pretesa di conversazione e, nel momento in cui il ritornello è partito, potete stare certi che mi sono ritrovata anche io a cantare: “It's gonna take a lot to drag me away from you!

Quest'anno, 'Africa' compie 35 anni e, in qualche modo, questa bomba sognante ha ispirato un'adorazione quasi unanime da parte del web. Esiste addirittura un bot che twitta parti del testo della canzone. C'è il sito www.ibless.therains.downin.africa, dove il video musicale ufficiale della canzone va in loop all'infinito. (Al momento, il video ha più di 250 milioni di visualizzazioni solo su YouTube.) La canzone è stata utilizzata in tantissimi spot pubblicitari e serie TV, tanto per citare qualche caso recente: quella celebrazione estrema della nostalgia per la fantascienza anni Ottanta che è Stranger Things. South Park, Community (con Betty White) e The Tonight Show with Jimmy Fallon (con Justin Timberlake) hanno tutti omaggiato la canzone.

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Questo è il genere di apprezzamento non ironico che spesso 'Africa' dei Toto ispira nelle persone. Provate a cercare 'Africa + Toto' su Twitter e il vostro schermo si riempirà di dichiarazioni di amore incondizionato: "Non so cosa ha di particolare, ma mi fa sentire come se potessi fare qualsiasi cosa," si legge. "Non rivolgetevi la parola prima che io abbia avuto la mia dose quotidiano mattutina di 'Africa' dei Toto," scrive un altro. "Se sei sotto stress," aggiunge qualcun altro,"ricordati che esiste 'Africa' dei Toto."

E potremmo proseguire così all'infinito.

Nick Desideri, appassionato di musica pop di Chicago, può confermare che 'Africa' occupa un posto speciale nel cuore della comunità di internet. "Buongiorno, mi hanno menzionato circa 50 persone che mi insultano riguardo al posizionamento di 'Africa' dei Toto," ha twittato Desideri il giorno dopo che il suo grafico: Unifying Theory of Bops che mette in relazione i pezzi definiti jam, banger e bop [dato che non esiste una traduzione soddisfacente di questi termini in italiano potete scoprire cosa significano a questo link NdR] era diventato virale.

"Oltre ad 'Africa' dei Toto, anche 'Love On Top' di Beyonce ha totalizzato il piazzamento più controverso," mi ha raccontato Desideri via mail. Ha raccontato che la stragrande maggioranza dei commentatori erano sostanzialmente d'accordo con la sua classifica, ma c'era anche un numero significativo di fan frustrati convinti che il posizionamento in basso di 'Africa' invalidava l'intero grafico. Dato che, a questo punto, 'Africa' dei Toto è fondamentalmente un meme, non mi sorprende tanto la diffusione della reazione, quanto la profondità del fenomeno," ha aggiunto Desideri.

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Questo affetto può spiegare perché le nuove canzoni spesso si trovano ad essere confrontate con la pietra miliare dei Toto. Quando Taylor Swift ha pubblicato il primo singolo dal suo nuovo album in agosto, Mollie Goodfellow, giornalista londinese, ha avuto quasi 60.000 like quando ha twittato: "Perché mai devo ascoltarmi sei volte la nuova canzone di Taylor per 'entrarci dentro' quando posso ascoltare una volta sola 'Africa' dei Toto e impazzire?"

Infatti.

Ma come ha fatto 'Africa' a diventare quella che è senza dubbio la canzone preferita di internet? Nel 1983, le classifiche sono state occupate da diversi altri classici incredibili, tra cui Billie Jean di Michael Jackson, Let's Dance di David Bowie e 1999 di Pince — tutte lo stesso anno in cui 'Africa' è arrivata ai vertici delle classifiche. Mentre ciascuno di questi album e i rispettivi singoli rimangono estremamente popolari e acclamati dalla critica, 'Africa' potrebbe aver vinto la sfida in sordina, come brano che sta in piedi da solo ed essendo abbastanza sfigato da attrarre la comunità di internet che vive di meme.

"Si tratta di un brano simbolo degli anni Ottanta. Appartiene al suo tempo in modo completo," mi ha spiegato Ben Lunt, Executive Digital Director di BMB, un'agenzia pubblicitaria di Londra. Lunt è abbastanza grande da ricordare che 'Africa' era "tutt'altro che stilosa" quando era un ragazzo alla fine degli anni Ottanta, ma ora la considera un guilty pleasure. 'Africa' è passata indenne attraverso varie generazioni. Alle persone della mia epoca fa provare una autentica nostalgia, mentre i più giovani vengono presi da una sorta di nostalgia presa in prestito," ha aggiunto Lunt. Secondo lui, potrebbe piacere ai più giovani potrebbe perché fa pensare alla musica messa su dai loro genitori quando erano bambini. Ha quel legame con l'infanzia che ti fa sentire al sicuro."

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“Si tratta più di evocare un feeling che di costruire una narrazione coerente.”

La popolarità della canzone è favorita dal fatto che si tratta di un brano veramente ben fatto, con il suo beat incalzante, le armonie stratificate e un ritornello che è un vero e proprio inno. Il testo può essere un po' difficile da capire e, come succede spesso per i brani degli anni Ottanta, anche quando si riescono ad ascoltare le parole, possono risultare un po' senza senso. Questo probabilmente ha aiutato la diffusione online della canzone, dice Lunt, dato che un meme ha bisogno di essere abbastanza vago in modo che tutti possano costruirci sopra il proprio senso. Ma, di solito, quando qualcosa diventa un meme, almeno parte del suo senso viene modificato," ha detto Lunt. Nel caso del meme di "Africa," non è stato sovvertito molto. Le persone la usano per lo più come una semplice espressione di gioia e di amore."

Quando David Paich e Jeff Porcaro tastierista e batterista dei Toto hanno scritto la canzone, in realtà non erano mai stati in Africa. Porcaro, morto nel 1992, aveva descritto il testo in questo modo: "Un tipo bianco cerca di scrivere una canzone sull'Africa ma, dato che non è mai stato lì, può solo raccontare quello che ha visto in TV o quello che ha sentito dire." Non ha la pretesa di essere una canzone sul continente reale; è più un'idea o una nostalgia acquisita per un posto in cui non si è mai stati.

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"'Africa' è il prodotto di un momento culturale specifico," ha dichiarato Kate Miltner, che studia il mondo di internet presso l'Università della California del Sud. La frase “I bless the rains down in Africa” ha senso nel contesto della carestia che ha colpito l'Etiopia nei primi anni Ottanta, portando a una risposta globale concretizzatasi in singoli di beneficenza come "We Are The World" e "Do they Know It's Christmas?" ha aggiunto la Miltner. La canzone dei Toto è sulla stessa linea d'onda perché fornisce una visione bianca e occidentale del continente, lo stesso video musicale sfrutta un immaginario genericamente africano che se fosse stato fatto girato oggi risulterebbe inaccettabile (come ha scoperto Taylor Swift quando ha girato il video per "Wildest Dreams" in Africa).

Internet non è un luogo noto per essere clemente nei confronti di elementi culturali problematici o di casi di appropriazione culturale, quindi, è sorprendente che questa critica non abbia colpito questa hit scritta da una band la cui formazione originale era composta da sei tipi bianchi. Miltner sostiene che la vaghezza della canzone può essere il motivo per cui questo non è avvenuto, perché non è molto esplicita. In apparenza, "la canzone sembra parlare di un ragazzo che prova qualcosa per una ragazza e poi c'è qualche riferimento mitologico," mi ha spiegato Miltner, citando il verso che contiene riferimenti geografici del tutto sballati come: “As sure as Kilimanjaro rises like Olympus above the Serengeti.” Si tratta più di evocare un feeling che di costruire una narrazione coerente," ha aggiunto.

Così "Africa" può risultare un po' pacchiana nel 2017. Ma nel 1982 era del tutto sincera: "Al momento. all'interno della cultura di internet, assistiamo a una feticizzazione di ciò che è puro e sincero. Può capitare di vedere una foto di un cane e di un capriolo che si fanno le coccole con commenti del tipo 'Troppo puri per questo mondo," ha detto Miltner, convinta che il motivo per cui internet ha accolto la canzone è in parte perché appartiene a un tempo in cui la serietà era molto più accettabile socialmente.

Naturalmente, anche gli anni Ottanta avevano i propri problemi sociali e politici. D'altra parte, la Miltner pensa che l'attuale clima politico possa fornire un'altra spiegazione del perché internet ha adottato "Africa" dei Toto. Probabilmente, questo brano super-sincero non sarà mai considerato fico, ma questo è parte del punto: possiamo cantare a squarciagola il testo ridicolo della canzone e amarla senza riserve, proprio come ho sorpreso me stessa fare durante quell'affascinante corsa notturna in taxi per Amsterdam.

"È un autorizzazione a lasciarsi andare," ha concluso la Miltner. "Viviamo in un'epoca molto strana."

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