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L'ONU sta indagando su 90 presunti crimini sessuali delle forze di pace in Africa

Le Nazioni Unite hanno aperto un'inchiesta su oltre 90 casi di abusi sessuali da parte di forze di pace nella Repubblica Centrafricana.
Truppe francesi all'opera durante l'Operazione Sangaris in Repubblica Centrafricana. (EPA/Handout)

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Le Nazioni Unite hanno aperto un'inchiesta su oltre 90 casi di abusi sessuali da parte di forze di pace nella Repubblica Centrafricana, incluso quello di un comandante francese che avrebbe legato e costretto quattro ragazze a fare sesso con un cane, secondo quanto riportato da un gruppo di attivisti.

AIDS Free World, lo stesso gruppo che già l'anno scorso aveva denunciato i primi casi di abusi sessuali perpetrati da militari francesi e africani nel paese, sostiene che l'episodio più recente risalirebbe a questo lunedì, quando un soldato dei corpi di pace del Congo avrebbe stuprato una sedicenne in un hotel.

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Le prove pubblicate da AIDS Free World arrivano direttamente da fonti interne alle Nazioni Unite.

VICE News non è riuscita a confermare in maniera indipendente le informazioni, ma le Nazioni Unite non hanno contestato le testimonianze. Subito dopo che il gruppo aveva rilasciato un comunicato nel tardo pomeriggio di mercoledì, le Nazioni Unite hanno confermato di aver esteso le proprie indagini nella Repubblica Centrafricana, aggiungendo di "stare ancora cercando di determinare il numero e la natura di queste pesanti accuse."

In una dichiarazione, l'ufficio del portavoce della Segreteria Generale ha detto che le accuse si concentrerebbero su alcune truppe del Burundi e del Gabon, e anche sulle forze armate francesi inviate come parte dell'operazione "Sangaris." Tutte e tre le nazioni, hanno detto le Nazioni Unite, sono state informate riguardo le accuse.

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A dicembre, un comitato nominato dal segretario generale Ban Ki-moon aveva riportato che la risposta delle Nazioni Unite alle prime testimonianze di abuso sessuale su bambini da parte dei soldati francesi era da considerarsi "un grave fallimento istituzionale." Questa settimana, sembra che questi primi casi, concentrati intorno all'aeroporto di Bangui e cominciati poco dopo l'arrivo delle truppe francesi nella Repubblica Centrafricana nel tardo 2013, siano soltanto una goccia nell'oceano.

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Secondo AIDS Free World, l'agenzia delle Nazioni Unite per i bambini, solo questo mese l'UNICEF avrebbe intervistato 98 ragazze che avrebbero detto di aver tutte subito abusi sessuali da parte di forze di pace internazionali — una descrizione che sembra includere sia la missione ONU che il contingente francese.

Tre ragazze avrebbero detto a un funzionario per i diritti umani della MINUSCA che nel 2014 "loro insieme a una quarta ragazza sono state legate e svestite dentro un campo militare da un comandante delle forze Sangaris." Tutte e quattro avrebbero detto di essere state "costrette a fare sesso con un cane," per poi ricevere nove dollari in cambio.

"La quarta ragazza è poi morta per una malattia sconosciuta," aggiunge AIDS Free World in un comunicato stampa. "Una delle sopravvissute ha raccontato di essere stata chiamata 'il cane di Sangaris' nella sua comunità."

Il bilancio sugli abusi scoperto dallo staff dell'UNICEF ha scosso le Nazioni Unite. L'incidente attribuito alle forze francesi è particolarmente allarmante, perché suggerirebbe che ufficiali superiori sono stati coinvolti in abusi sessuali, accaduti in luoghi centrali e di fronte a molti testimoni.

Lunedì, il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha detto che l'organizzazione ha inviato una delegazione nella prefettura di Kemo per indagare sui presunti incidenti risalenti al 2014 e 2015. Gli ultimi episodi, ha detto Dujarric, coinvolgerebbero forze di pace dal Burundi e dal Marocco.

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Dujarric ha detto che nei primi tre mesi di quest'anno, MINUSCA ha raccolto 25 testimonianze diverse. Le scoperte dell'UNICEF suggeriscono che la missione potrebbe affrontare oltre cento casi aperti per abuso sessuale.

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In un comunicato rilasciato giovedì, il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ra'ad al-Hussein ha detto che le ultime accuse sono "ripugnanti." L'ufficio di Zeid è stato pesantemente implicato nelle indagini del comitato di dicembre, accusandolo di avere sottovalutato le prime testimonianze di abuso sessuale e di non averle riportate alle autorità competenti.

"Stiamo prendendo queste accuse - alcune delle quali sono particolarmente detestabili - molto seriamente," ha detto Zeid. "È fondamentale che le vittime siano protette e che ricevano tutta l'assistenza necessaria."

Lo scandalo nella Repubblica Centrafricana ha già portato alle dimissioni del rappresentante speciale di Ban e capo della MINUSCA, Tabaccar Gaye, e all'espulsione di un intero contingente da 800 soldati dalla Repubblica Democratica del Congo.

Le forze congolesi, che erano già state coinvolte in casi di abusi dei diritti umani anche prima del loro dispiegamento nella MINUSCA, sono state mandate a casa da Ban dopo diverse denunce per abusi sessuali. Le ultime delle quali coinvolgerebbero anche altre truppe.

Mercoledì, la Francia ha detto che concluderà la sua missione militare nel paese entro la fine dell'anno. Inviate inizialmente durante un periodo di combattimenti intensi principalmente tra i ribelli musulmani Seleka e le milizie cristiana anti-balaka, le forze Sangaris – come quelle MINUSCA – sono poi diventate sinonimo di abuso sessuale.

Le autorità francesi hanno affermato che indagheranno i casi risalenti alla fine del 2013 e l'inizio del 2014, ma hanno fornito pochi dettagli e non hanno ancora annunciato nessuna pena nei confronti di soldati. La missione francese per le Nazioni Unite non ha risposto a una richiesta di commento in tempo per la pubblicazione di questo articolo.

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