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Tecnologia

5 delle migliori colonne sonore per videogame

Da ascoltare anche senza giocarci.
La copertina di 'Minecraft Volume Alpha' di C418

I videogiochi sono una figata, non è vero? Tutti quegli enigmi da risolvere, i colpi mortali da sferrare, i mostri da eliminare, i viaggi nel tempo, le creazioni di mondi e i tentativi di uscire vivi da situazioni incasinate…già…proprio una gran figata.

Recensendo videogame e avendo alle spalle oltre un decennio di giornalismo musicale – ebbene sì, ho recensito album e intervistato band per guadagnarmi da vivere, lo so, lo so, sono una persona persino peggiore di quanto potevate immaginare – mi sono ritrovato in maniera naturale ad adottare certe colonne sonore di videogame come sottofondo sonoro per le mie giornate lavorative e poiché alcune di queste reggono incredibilmente bene l'ascolto anche deconstualizzate, ho deciso di condividere delle chicche scelte proprio per voi.

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Questa selezione non ambisce in nessun modo a rappresentare la top five delle migliori colonne sonore per videogame di sempre. Ho cercato semplicemente di mettere assieme una lista di mondi sonori in cui perdersi ogni volta che affrontate il travaglio quotidiano popolato da mail che sommergono la casella di posta, fogli di calcolo da inviare assolutamente alla sezione amministrativa dell'azienda per cui lavorate oppure al contrario scegliete di prendervi una pausa, isolandovi da tutto e tutti, sorseggiando una tazza di tè e gustando dei dolcetti. Mi piacerebbe riuscire a farvi guardare sotto un'altra ottica questi brani. Ma bando alle giustificazioni, tutte le opere selezionate si trovano tranquillamente in streaming su Spotify, ho controllato; c'è tutto.

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Minecraft Volume Alpha - C418

Si pronuncia "see four eighteen" ed è il moniker musicale del produttore tedesco Daniel Rosenfeld. Prima di Minecraft, disponibile su Ghostly International, aveva pubblicato una manciata di produzioni che non sono riuscite a guadagnare l'attenzione del grande pubblico. Invece, firmare la colonna sonora di un videogame può garantire un'esposizione mediatica tale da fare la differenza, per carità, non si tratta per forza di un aspetto positivo – Rosenfeld, di fatto, non ricerca l'attenzione del pubblico e, nonostante sia un musicista ambient anche più talentuoso di un Brian Eno, sembra che abbia intenzione di un basso profilo piuttosto che diventare il paladino della contaminazione tra musica d'avanguardia e giochi mainstream. Scherzi a parte, però, Minecraft è uno degli album che ho ascoltato di più negli ultimi 12 mesi (nonostante sia uscito qualche anno fa) e la raffinatezza di tracce come "Living Mice" o "Moog City" che trascende il medium per cui sono state concepite, mi ha letteralmente rapito.

(Ascolta su Spotify)

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Oxenfree - scntfc

L'ultima aggiunta alla mia selezione di soundtrack che ascolto per riuscire ad attraversare indenne certi pomeriggi di lavoro è l'ultima release dell'artista di Seattle scntfc, degna controparte sonora del gioco per cui è stata concepita – il debutto dello studio Night School – un'opera che si regge incredibilmente in piedi anche come album da ascolto. Oxenfree fa il seguito ai remix per Rogue Legacy e alla colonna sonora completa di Galak-Z, quindi non si può dire che scntfc non vanti precedenti esperienze nell'ambito; eppure, queste composizioni contengono qualcosa di diabolicamente attraente che non riesco a spiegarmi in maniera razionale. Per me, finiscono per rappresentare una sorta di portale intradimensionale che mi scaraventa in luoghi tutt'altro che rassicuranti in cui, tuttavia, voglio sempre ritornare. Non so quanti si ricordano una band inglese chiamata Reigns – li trovate qui – ecco, la colonna sonora di Oxenfree mi fa pensare ad una specie di versione avant-dance e down-tempo dei loro field recordings spettrali. Ho amato i Reigns e quindi adoro questa soundtrack. Il ragionamento non fa una piega.

(Ascolta su Spotify)

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Hohokum - various artists

Un' altra release della Ghostly, la colonna sonora di questo esclusivo art-puzzler per PlayStation prodotto dall'ormai defunto studio britannico Honeyslug, raccoglie diverse tracce di elettronica sbarazzina che integrano alla perfezione i colori solletica-retine caratteristici del gioco. A differenza degli altri lavori segnalati in questo articolo, Hohokum è una compilation di brani usciti in precedenza e non un lavoro commissionato appositamente; eppure questo non si nota, anzi ascoltandolo dall'inizio alla fine, si ha l'impressione che sia il frutto del lavoro di uno stesso artista o sicuramente di musicisti che viaggiano sulla stessa lunghezza. Tra i nomi coinvolti ricordiamo Matthew Dear (svisate di synth e vocals robotiche), Geoff White (ronzii e rullanti glitch) e Tycho (albe all'orizzonte ed elettronica mid-tempo per chi è ancora sveglio) – ognuno ha un stile personale, ma l'insieme trasmette un senso di coesione più raro che unico.

(Ascolta su Spotify)

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The Last of Us - Gustavo Santaolalla

Il compositore argentino Santaolalla ha firmato lavori per una lunga lista di produzioni cinematografiche e televisive, tra cui I diari della motocicletta, Brokeback Mountain, Babel nonché il recente successo targato Netflix, Making a Murderer. La sua colonna sonora quasi completamente a base di chitarre acustiche per il road trip post-apocalittico di Naughty Dog, costituisce il suo primo contributo a questo medium e si distingue per le atmosfere pacate – vale a dire, una tracklist malinconica in cui le stesse melodie si ripresentano ciclicamente, questo genere di suoni abbinati al gioco contribuiscono paradossalmente a creare un mix a tratti soffocante di tensione e paura. Quando pezzi come "The Hunters" e "By Any Means" esplodono nel loro delirio percussivo, è più che naturale avvertire dei brividi lungo la schiena oppure avere l'impressione che una qualche presenza minacciosa occupi la vostra visione periferica, al punto da ritrovarsi a scrutare le ombre della propria stanza, ritrovandosi, proprio come nel gioco, a frugare in ogni angolo della casa, per assicurarsi che non vi si nasconda nulla di pericoloso. Segnalo le due toccanti versioni di "Vanishing Grace", con la seconda, denominata "Childhood", che accompagna quella famosa scena delle giraffe. Avete presente quale. Come dite? Volete sapere perché mi sono venuti gli occhi lucidi? No, scusate, non è niente, solo un bruscolino…

(Ascolta su Spotify)

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Transfiguration - Austin Wintory

Transfiguration è una raccolta di musica composta da Wintory per accompagnare l'acclamato videogame Journey ma spogliata degli arrangiamenti orchestrali e risuonata esclusivamente al piano. Ciò che si perde in impatto sonoro, viene guadagnato in essenzialità svelando il nucleo di queste melodie dirette al cuore dell'ascoltatore. Inevitabile, durante lo scorrere della tracce, sperimentare qualche flashback delle scene del gioco ma la differenza con la pasta sonora originaria è tale che un pezzo come "Apotheosis" finisce per avvicinarsi molto di più al jazz di quanto facesse sospettare la versione precedente. L'alternanza sonora tra momenti solari e quelli più cupi fornita dalle partiture orchestrali, lascia spazio in Transfiguration, a un prodotto più equilibrato che va a occupare il perfetto punto d'intersezione tra musica d'atmosfera e musica d'ascolto. E poi, "I Was Born for This" ridotta all'osso è proprio una bomba.

(Ascolta su Spotify)

Questo articolo è apparso originariamente su VICE Gaming