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Tecnologia

La NASA vuole mandare un elicottero su Marte

Chi non vorrebbe fare un bel giro in elicottero sul pianeta rosso?
​The Mars Helicopter. Image: NASA/JPL.

​Ogni nuova missione verso Marte viene costruita in base al successo di quella precedente, dai lander Viking, ai rover MER fino al sofisticato Curiosity del Mars Science Laboratory. Ora il Jet Propulsion Lab della NASA ha intenzione di spingersi ancora più in là, inviando un elicottero controllato a distanza sul pianeta. Dopo tutto siamo già arrivati sulla superficie del Pianeta Rosso e ne abbiamo trapanato il terreno: è arrivato il momento di sorvolarlo.

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Ovviamente pilotare un elicottero munito di videocamera è un'idea molto interessante già di suo e io sono già un po' invidiosa del fortunato che avrà la possibilità di pilotarlo. Ma è anche un modo efficiente per ottimizzare la rotta del rover, fornendo al JPL una prospettiva a volo d'uccello degli ostacoli e dei punti di interesse sulla superficie. E l'elicottero potrebbe percorrere il triplo della distanza coperta giornalmente da un rover.

Un recente episodio della nuova serie online del JPL intitolata Crazy Engineering è stata dedicata alla descrizione dei dettagli dello sviluppo e della realizzazione di questi elicotteri e ha delineato anche alcune delle sfide poste dal volo su Marte. Ad esempio, nonostante Marte abbia un'accellerazione di gravità pari a 0,376 volte quella terrestre, sollevarsi in volo è abbastanza problematico per diversi motivi.

"Crazy Engineering: Mars Helicopter." Crediti: NASA/JPL/YouTube

"C'è la questione della densità dell'atmosfera estremamente bassa," afferma Bob Balaram, esperto di robotica del JPL nel video. "C'è il problema di mantenere molto bassa la massa del sistema in modo da non sovraccaricarne la capacità."

"Deve essere autonomo in modo che riesca a volare e rimanere stabile in volo," ha continuato. "E poi il sistema deve ripetutamente decollare e atterrare su un terreno roccioso come quello marziano. E l'altra cosa è che deve sopravvivere in condizioni atmosferiche estreme."

Ci sono molti ostacoli ancora da superare, ma il team di Balaram lavora sull'elicottero da mesi e ne ha già realizzato un prototipo. I ricercatori hanno simulato le condizioni su Marte in una camera a vuoto e hanno appreso che, per generare una propulsione nell'atmosfera anemica, le pale dell'elicottero devono raggiungere le 2.400 rivoluzioni al minuto.

La sfida successiva sarà elaborare un sistema di atterraggio sicuro, perché come sottolinea Balaram "atterrare è la parte più rischiosa della missione" e l'elicottero dovrà farlo più volte al giorno.

Quindi se l'atterraggio di Curiosity ha portato a sette minuti di terrore, con l'elicottero "avremo sette secondi di terrore ogni giorno," ha detto Balaram. Ma nonostante ciò, l'invio di un elicottero su Marte vale sicuramente una tachicardia giornaliera: il suo impatto scientifico è troppo allettante per essere lasciato perdere.