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(In mezzo ci sarebbe la Fox, che ci ha spiegato come non fare un film sui supereroi più e più volte, ma questa è un'altra storia).Bene, visto che le etichette sono quanto di più ignobile possibile, ora sia DC che Marvel hanno deciso di tornare sul mercato, mischiare le carte e non farci capire un cazzo.Ieri per esempio è uscito in Italia Batman v Superman: dawn of justice, il sequel di quel flop che è stato Man of Steel. La storia, come da titolo, si concentra tutta sullo scontro tra Bruce Wayne e Clark Kent—un fatto sul quale era difficile creare hype, perché storicamente la verve di Superman al cinema è pari a un numero più infimo dello zero.Così, per settimane, tutto l'hype si è concentrato piuttosto sulla curiosità di vedere in azione Ben Affleck con un costume gigante che ricordava tanto Frank Miller e che quindi non poteva non piacere e far piangere. Hanno puntato così tanto sul singolo elemento che hanno addirittura deciso di prendere il film e spoilerarlo praticamente per intero nel trailer (una tendenza peraltro apparentemente abbastanza diffusa oggi).Dal 18 marzo, invece, su Netflix è disponibile la seconda stagione di Daredevil, attorno alla quale l'hype era certamente più giustificato e generale. Questo, se non altro, per la prima grande stagione e la prima stagione della sopracitata Jessica Jones, con quel "Jessicah" di David Tennant che ancora risuonava nelle orecchie (e ricorda l'altro "Millah", di Broadchurch).
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Un inutile Superman che va fiero della sua inutilità (Foto via
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