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Attualità

Trump è già diventato il nuovo Putin dell'Internet italiano

Da anni, la destra populista e le pagine dell'Internet gentista italiano presentano Putin come una specie di salvatore e modello politico. Dopo le elezioni, però, questo ruolo sembra essere passato a Donald Trump.
Leonardo Bianchi
Rome, IT

Fino a pochi mesi, il fronte "trumpista" in Italia consisteva in una minoranza tutto sommato sparuta, formata da piccole associazioni, improbabili comitati locali, Flavio Briatore e politici come Matteo Salvini—che ormai ricopia anche le grafiche della campagna presidenziale—e Daniela Santanché. Dopo il voto dell'8 novembre, però, il treno degli italiani per Trump si è fatto decisamente affollato.

A livello politico l'intestazione più evidente della vittoria di Trump è stata fatta da Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle. Il leader del M5S, infatti, ha espresso il suo entusiasmo prima in un video fatto a caldo—in cui tracciava anche parallelismi tra il movimento e Trump e salutava "l'apocalisse dell'informazione"—e poi in un'intervista a Euronews.

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Ma è soprattutto sui gruppi e sulle pagine dell'Internet gentista italiano che si può osservare una tendenza più basilare e al tempo stesso profonda: quella che vede Trump come l'eroe anti-estabilishment (nonostante si sia già circondato di lobbisti) e il vendicatore dei cittadini comuni di tutto il mondo, opportunamente depurato da tutti gli aspetti razzisti, violenti e indigeribili.

Un'immagine del genere—coltivata in primis dallo stesso neo-presidente americano—è stata immediatamente declinata in decine di pagine e gruppi con visioni e interessi diversi tra loro.

Il mondo della pagina Facebook grilline, ad esempio, ha fatto propria la linea di Grillo e ha usato Trump—o meglio: le parti di Trump che meglio si adattano alla loro propaganda—per dare addosso ai media:

O all'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, definito "il mandate della nuova costituzione" da respingere con il NO;

E ancora al presidente del consiglio Matteo Renzi—uno dei responsabili della sconfitta di Hillary Clinton, colui che attraverso il suo endorsement le ha portato sfiga.

Anche la decisione di Trump di non percepire lo stipendio presidenziale è stata largamente elogiata e traslata sugli unici in Italia che possono fare altrettanto.

Il Trump che rinuncia ai privilegi della Casta, tuttavia, non è un personaggio limitato agli ambienti grillini. In questo meme—girato parecchio in pagine di diversa estrazione politica—si mettono a confronto il costosissimo Air Force One di Renzi con il sobrio jet privato di Trump.

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Sempre per rimanere in tema, la pagina di estrema destra "Avanguardia Nera" è tra quelle che più ha messo in contrapposizione il "pazzo egocentrico che odia la democrazia" e Donald Trump.

L'ascesa di Trump e la scelta degli elettori americani, inoltre, è leggibile anche come un monito agli italiani, che ora devono cacciare l'"abusivo" Renzi e riportare l'Italia agli antichi fasti.

A ben pensarci, però, perché limitarsi al "buffone" italico? Grazie a Trump, infatti, se ne possono far fuori tre in un colpo solo.

Da altre parti, invece, si memizza una frase di Trump dello scorso giugno—opportunamente decontestualizzata—in cui rivolge al presidente del consiglio italiano un sonoro me ne frego,

E un retweet di parecchi mesi fa in cui era inciampato l'account ufficiale del neo-presidente, ma che improvvisamente diventa una connessione con l'Italia di cui vantarsi.

La carica antipolitica di Trump è sfruttabile anche per allargare il campo, e trasformarlo in uno statista che—pur non essendo ancora in carica—sta già mantenendo le promesse ("i clandestini sono già in fuga dagli Usa!") a differenza dei politici italiani.

Stando ad alcuni articoli lievemente complottisti, poi, i manifestanti anti-Trump scesi in piazza in questi giorni non sono veri manifestanti: sono marionette del Sistema, ovviamente pagate da Soros. Questo perché Trump è l'inizio di una vera e propria rivoluzione che sta per travolgere "RENZI, NAPOLITANO E TUTTI GLI SCIACALLI DEL SISTEMA MONETARIO FALSO E CORROTTO."

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Filtrato da queste pagine, Trump non è solo un rivoluzionario: è una specie di Madre Teresa di Calcutta dei maschi bianchi e incazzati; è il Messia che si è scagliato contro contro (l'ormai vecchio) Ordine Mondiale; è l'uomo che sconfiggerà una volta per tutti i "POTERI FORTI!!"

Sono proprio queste caratteristiche ad avvicinarlo ad un altro Supereroe—parlo sempre di figure trasfigurate in qualcos'altro—che si è fatto strada sull'Internet italiano in questi anni: il presidente russo Vladimir Putin.

Tra i due, soprattutto dalla parte di Trump, non è un mistero che ci sia della simpatia. Tuttavia, come scrive l'analista Mark Galeotti su Foreign Policy , bisognerà vedere se il bromance continuerà senza intoppi ora che Trump è presidente; e questo paradossalmente dipenderà molto dalla sua totale imprevedibilità, un aspetto che non rassicura affatto i russi. In questo senso, dice Galeotti, Trump potrebbe essere addirittura più putiniano di Putin.

Rimanendo comunque nel perimetro dell'Internet italiano, il neo-presidente degli Stati Uniti è già entrato nel pantheon degli Eroi Della Gente con una velocità ed un'intensità tali tale da minacciare il trono di Vladimir Putin.

Ora, non so se il "Donald Trump" parallelo riuscirà a scalzarlo, o semplicemente si affiancherà ad esso—anche perché i fan italiani di Putin, ad esempio, tengono a ricordare a tutti chi è "l'unica salvezza per il mondo."

Di sicuro però il filone trumpiano dell'Internet italiano è ormai in piena attività, e molte bacheche si ritroveranno invase da meme su Trump, video sottotitolati male e false dichiarazioni del nuovo presidente su qualsiasi fatto di cronaca italiano.

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