FYI.

This story is over 5 years old.

Tecnologia

L'uomo che inventò l'effetto stereo

Alan Blumlein era al cinema con sua moglie quando gli venne un'idea geniale.
​Una parte dell'attrezzatura di Blumlein. Immagine: Victoria Turk

Gli studi londinesi di Abbey Road sono famosi per essere il luogo dove i Beatles registrarono praticamente tutti i loro successi, ma ieri negli iconici edifici si è tenuto un evento per ricordare un uomo che lavorò in quegli studi ben prima che John, Paul, George e Ringo nascessero—è che per l'industria musicale fu molto più importante dei Fab Four.

Stiamo parlando di Alan Dower Blumlein, ingegnere elettronico britannico nato nel 1903, inventore del suono stereofonico—una tecnica di riproduzione e registrazione a più flussi sonori, in modo che sembra che i suoni provengano da diverse direzioni. Alcune delle invenzioni che brevettò all'inizio degli anni '30 costituiscono le basi dei sistemi con cui registriamo e ascoltiamo la musica oggi.

Pubblicità

Immagine:  EMI Group Archive Trust

Blumlein è stato celebrato con una targa dell'Institute of Electrical and Electronic Engineers (IEEE) ad Abbey Road, dove Blumlein lavorò per la EMI.

Come Simon Blumlein, figlio di Blumlein, ha ricordato durante la presentazione, la storia vuole che l'inventore fosse al cinema con la moglie quando, parlando con lei sostenne che una persona cieca non avrebbe mai capito dove si trovavano i personaggi sullo schermo, dato che tutti i suoni provenivano da una sola direzione e da un solo insieme di altoparlanti. Ma aveva una soluzione. La chiamò "suono binaurale," quello che oggi conosciamo come suono stereofonico.

Nel 1934 registrò la sinfonia Jupiter di Mozart con la London Philharmonic presso gli studi di Abbey Road in stereo. Blumelein creò poi il primo film in stereo del mondo—il film sperimentale Trains at Hayes—nel 1935.

Tra i lavori di Blumlein ci sono anche invenzioni necessarie per registrare, processare e produrre suoni in stereo: ci sono circa 70 brevetti a suo nome.

Durante l'inaugurazione della targa, il presidente dell'IEEE Howard Michel ha spiegato che tra le sue invenzioni c'è anche un circuito che serve per preservare il suono direzionale, poi i "Blumelein Pair" una coppia di microfoni che garantisce un'ottima immagine stereofonica, la registrazione di due canali in una singola scalanatura, e trasformatori ibridi per mischiare i segnali direzionali."

Alcune di queste invenzioni erano esposte dall'archivio EMI, incluso il sistema di microfoni "binaurali", il Blumlein Pair. I due microfoni sono posizionati uno sopra l'altro lungo lo stesso asse verticale per registrare i suoni in modo separato per dare l'effetto stereofonico.

Pubblicità

Immagine: Victoria Turk

I due canali su una stessa scanalatura fanno riferimento ai tagli per la riproduzione su grammofono; Blumlein elaborò una tecnica per cui potevano essere letti due tagli contemporaneamente per avere l'effetto stereofonico.

"Sviluppò un sistema end-to-end," mi ha detto Alan, nipote di Blumlein all'evento. "Partiva dai microfoni, poi il suono veniva processato fino agli altoparlanti, in modo che si potessero percepire i suoni provenire da destra o sinistra negli altoparlanti."

Ma il lavoro di Blumlein venne apprezzato soltanto decenni dopo; le prime registrazioni dei Beatles negli anni '60, ad esempio, erano ancora monofoniche. Ho chiesto all'ingegnere del suono Robert Alexander, autore di una biografia di Blumlein, quale sia stato l'impatto dell'invenzione della stereofonia.

"Negli anni '30 ebbe molto poco successo," mi ha detto. "Negli anni '30 erano molto poche le persone che potevano permettersi un altoparlante, tanto meno due. Quindi la EMI, che possedeva questa tecnologia, la mise da parte." Venne riscoperta solo nel 1956.

Considerando che la sua invenzione è una tecnologia che oggi è fondamentale in numerosi contesti, è bizzarro che l'inventore non sia conosciuto fuori dai circoli di appassionati.

"Nonostante mio nonno, Alan Dower Blumlein, sia venerato nel mondo degli audioamatori, credo che il suo lavoro non abbia abbastanza riconoscimento," ha detto Alan Blumlein. "Questo è dovuto in parte al fatto che morì nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale: in quel momento stava lavorando su un radar aereo e la notizia della sua morte ebbe poca risonanza."

L'invenzione della stereofonia è probabilmente il più grande successo di Blumlein, che lavorò anche nel campo delle telecomunicazioni, della televisione, su numerosi aspetti della registrazione del suono e sul radar che ebbe un ruolo importante durante la guerra. Morì nel 1942 quando il caccia utilizzato per la sperimentazione del radar precipitò.

Forse quella targa commemorativa ricorderà agli artisti che entrano nei famosi studi di registrazione di Abbey Road che è grazie a quest'uomo che tutti loro possono registrare servendosi del suono stereofonico.