Foto dell’Italia anni Novanta per capire com’è cambiata in così poco

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Foto dell’Italia anni Novanta per capire com’è cambiata in così poco

Con le sue 366 immagini, Italy&Italy raccoglie improbabili VIP, serate in discoteca a Rimini e vita da spiaggia.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT

Ammetto che devo sforzare tutte le mie giunzioni sinaptiche per rammentare ciò che precede i Duemila. Probabilmente perché prima di quella soglia la mia età non superava la solitudine di una cifra, mentre la mia formazione annaspava nell'imperialismo della televisione commerciale. Non che abbia rimpianti però: la mia infanzia è il motivo per cui la visione della foto qui sopra con un godereccio Paolo Brosio prima della sua conversione mi riempie di orgoglio nazionale.

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Questa e altre immagini sono visibili in un libro fotografico che cerca di rintracciare rimasugli di memoria storica nei meandri delle nostre menti un po' atrofizzate da internet. Si tratta di Italy&Italy, edito da Cesura Publish, e raccoglie 366 fotografie realizzate tra la fine degli anni Ottanta e il primordio dei Duemila da Pasquale Bove, un fotogiornalista che ha scattato per molto più tempo, soprattutto nella città di Rimini.

Per capire perché un libro sull'Italia pre-nuovo millennio contenesse solo foto scattate a Rimini, possedesse un titolo così astruso, e mettesse sullo stesso piano sagre di paese, VIP prestati al politichese e risultanze di retate, ho contattato il curatore del libro Luca Santese, anche lui fotografo e fondatore del collettivo Cesura.

Dal 150esimo anniversario del primo stabilimento balneare riminese.

Santese mi racconta che con il collettivo avevano pensato di lavorare sulle varie sfaccettature dell'Italia. Per iniziare da qualche parte, si era accordato con Bove per poterlo seguire nel suo lavoro. In questo modo avrebbe potuto fotografare la gloriosa "nightlife riminese," saggiandone i diversi aspetti noir—dai più frivoli a quelli che scendono nella delinquenza.

Non è andata proprio così. "Quando abbiamo iniziato mi sono accorto che purtroppo l'aspetto mitico, i livelli di euforia e ciò che rientrava nell'immaginario di turisti e italiani non c'era più," spiega Santese. "Per fortuna, dando un'occhiata all'archivio di Bove, lo spirito che mi aspettavo di trovare era condensato perfettamente in foto meno recenti."

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Come aveva già fatto con un precedente progetto, Santese ha quindi deciso di mettere da parte la sua funzione di fotografo e di assumere più il ruolo di editor. Durante i mesi in cui ha visionato più di 200mila fotografie d'archivio, si è accorto che la Rimini di fine anni Ottanta/inizi Novanta era perfetta per rappresentare non solo la Rimini dell'immaginario collettivo, ma l'idea complessiva di un'Italia ormai mutata. "Questo perché la città romagnola si trasformava in una sorta di villaggio turistico ingrandito in cui si radunava un microuniverso," continua Santese, "che all'epoca aveva il potere simbolico di rappresentare il macro universo dell'archetipo italiano."

D'altra parte, i famosi che si vedevano nella tele (noleggiabile) passavano dalla Baia Imperiale, i ragazzi che si sballavano a Piramide o al Cocoricò sono indicativi di una generazione, e le sagre e i funerali del regista Federico Fellini del '93 furono una questione nazionale.

Oltre che dalle foto, il celere mutamento di cui parla Santese è riscontrabile proprio nel titolo del libro.

Hamburger, pizzotto, spaghetti: il primo fast food italiano.

"Italy&Italy non era altro che l'insegna del primo fast food italiano nato a Rimini e che venne replicato ben presto in grandi città come Milano, Roma e Firenze," racconta Santese. "Interessata al successo della catena, l'acquistò interamente McDonald's dopo qualche anno—e ancora oggi dove c'era Italy&Italy, ci puoi trovare un McDonald's."

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Un'acquisizione che illustra come il concetto di italianità sia cambiato insieme alle geografie delle città. "A partire dalla foto che mostra un gruppo di persone mangiare da Italy&Italy, tutti gli scatti sembrano mostrare un tempo cronologicamente lontano", sottolinea Santese. "In realtà risalgono solo a qualche anno fa—cosa che mette in evidenza come il passaggio ai Duemila ci abbia portato gradualmente a omologare il nostro modo di vivere, invece che rimarcarne le peculiarità."

Probabilmente è così, ma vorrei almeno puntualizzare che Iva Zanicchi in politica ce la siamo tolti di mezzo solo nel 2014.

Italy&Italy è acquistabile su Cesura Publish.

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Il frutto di una retata.

Tifosi e disordini.

Maria Grazia Cucinotta.

I funerali di Federico Fellini.

Una sagra.