Lo so che siete appena arrivati su questo articolo, ma provate a fare un esperiemento. Tornate sul vostro account Facebook e scorrete la timeline finché non trovate un commento o uno status contenente espressioni come "Questa è l'Italia", "italioti" o più semplicemente delle bufale.Quanti secondi sono passati? Se siete sotto il minuto, complimenti: significa che avete un account Facebook con più di 100 amici e fuori è il 20 gennaio 2017 (se non succede, significa che c'è qualcosa che non va—o che siete l'admin di un gruppo che si occupa di acquari d'acqua salata).Comunque sia: se fate questo esperimento oggi, i contenuti ad alto tasso di gentismo che potete incontrare sono sostanzialmente tre.Il primo, e forse caso più eclatante, è quello della foto nella quale si chiede di chiudere Sanremo per aiutare i terremotati del Centro Italia: se sei d'accordo condividi. In pochissime ore, ha già superato abbondantemente le 70mila condivisioni.Proprio per questo, ho passato gli ultimi giorni a leggere TUTTI i commenti di questi tre post e a screenshottarli per creare una specie di manuale—da aggiornare costantemente—sul Commento Gentista su Facebook.QUELLI CHE USANO ESPRESSIONI COME ITALIOTI/POPOLO DI PECORE/PARACULATINella lingua del malcontento su Facebook, esistono alcune espressioni chiave che non è possibile non usare. In genere esprimono concetti d'autocritica nei confronti degli italiani, e della classe che li rappresenta. Tra queste: "italioti", "appecoronati", "popolo di pecore", "pecoroni", "paraculati". Sono i sintomi del commento gentista, perciò sono perfetti per iniziare il nostro viaggio. Che ci porta a incontrare:QUELLI CHE SE LA PRENDONO COI BUONISTI/LA SINISTRA/GLI INTELLETTUALIOvvero una delle categorie leader: se ci fosse una classifica a 20 squadre degli argomenti più usati nei commenti sotto a post del genere, l'odio contro buonisti, intellettualoidi, sinistrati e Laura Boldrini sarebbe come minimo in zona Champions. Nel 70 percento dei casi i buonisti sono "finti"."W IL DUCE"Se da un lato esiste il fenomeno del "Condividi e scrivi amen," che ci regala paginate di "Amen" su Facebook che a guardare lo schermo da un po' più lontano sembra una falange di formiche nere, dall'altro la sua radicalizzazione spontanea porta non solo a richiamare i fasti del fascismo, ma a farlo con una formula codificata—e non mediata dalla creatività personale. Molto interessante la variante con emoji bomba.QUELLI CHE VOGLIONO FARTI APRIRE GLI OCCHIA un certo punto della nostra vita internet, abbiamo cominciato a prendere per il culo "la gente" e a mutuarne ironicamente il loro stile (off topic: non fa più ridere dal 2013). E così, insieme all'immortale "1!11!!!" per esprimere forte concitazione e/o complottismo di vario tipo, è nato anche il tormentone "Sveglia!!". Ebbene: è ancora uno dei più gettonati, e si accompagna a un altrettanto immortale "Aprite gli occhi".QUELLI CHE "QUESTA È L'ITALIA"Variante standard del "Popolo di pecore", il commento "Questa è l'Italia" funziona molto in post che riguardino lamentele generiche, lo sperpero pubblico di denaro—ovviamente negato ai terremotati e chi ne ha più bisogno—e le foto con migranti che fanno cose che non siano spalare la neve in Abruzzo. Funzionano molto anche le emoji vomito/lacrime e la bandiera italiana.QUELLI CHE SEMBRANO FAKE"Aspetta sì questo sta perculando." *apre il profilo* Foto con il cane, lavora presso: me stesso, inviti a firmare petizioni e condivisione di foto della panetteria locale che augura un buon 2017. *chiude il profilo* "No, è tutto vero."E LO STATO/IL GOVERNO/GENTILONI/RENZI/MICHELE SERRA CHE FA??Così come per "!111!!!1" e per "SVEGLIAA", "E Renzi ke ffa??" e sue declinazioni è diventato uno dei tormentoni creato da NOI ELETTI per prendere in giro gli ANALFABETI FUNZIONALI vittime delle FAKE NEWS prodotte dalla POST-VERITÀ. La dura verità, però, è questa: dopo tre giorni di screening su tre post che esplodevano di gentismo random, ne ho trovato soltanto uno. E ce l'aveva con "la stampa prezzolata". Fatevene una ragione.I CREATIVIQuesto nuovo gruppo è il primo della nostra bonus track, e si distingue da quelli sopracitati per un modo tutto nuovo di esprimere il proprio odio nei confronti del "diverso". Affascinato dal mondo dei meme e dalla simbologia istintiva mediata dall'uso dell'immagine, non disdegna il lirismo ("Italiani cogliocloni") e le allegorie (un arbitro col cartellino rosso per dire "espellere").Da segnalare—in questo insieme—la volontà non solo simbolica, ma anche pratica, dell'approcciarsi al 'problema': così c'è chi suggerisce il paragone coi "cinghiali neri", invoca la fine di "u tempu di chiacchiere" con una foto del "Capo dei Capi" o con l'utilizzo del "Butangas". O, molto sobriamente, con la foto del lager col logo di Annozero nel cartello.QUELLI CHE CITANO BELLO FIGOÈ la versione "2017" di quelli che sembrano fake.QUELLI CHE USANO LE EMOJI PER ESPRIMERE CON ESTRO CONCETTI VIOLENTI Se per i "creativi" questo nuovo modo di esprimersi è la conseguenza diretta dell'approcciare i social con un linguaggio violento, nel caso di quelli che usano le emoji l'evoluzione compie un passetto in più, e diventa direttamente quella stessa lingua moderna che conosciamo nella nostra quotidianità. Con la differenza che la mano aperta vuol dire "A NOI".Alcuni esempi: "W il Duce [pollice ok]", "Io preferisco più [pollo - agnello - pizza - patatine - anguria - ciliegie - sci - bacio - scarpe - dollaro - casa", "[Gatto smorfioso] che bella vita che fanno [palma - foglie - scimmia]", "Ci vuole la benzina [pompa di benzina]", "[sorriso - lamentela - diavolo - palma - Repubblica Domenicana]".Ma soprattutto, il caso di "Io gli metterei una bomba nel cappello [cilindro - esplosione]".I METODICINon è detto che non si potesse odiare in modo sistematico anche prima di Facebook e del Corriere del Corsaro. Il fatto però che la tecnologia ci aiuti a perfezionare queste performance, e a renderle pubbliche, è del tutto nuovo.In questo caso, scegliendo chi consiglia la cura di "Decespugliatore e rastrello" o una sessione di "10 ore di piccole in miniera per 6 giorni," ho voluto selezionare solo quelli che mi hanno fatto pensare fra me e me "ma PERCHÉ", o "che precisino!". O che sarebbero stati una perfetta candidatura per un posto da ingegnere presso l'Organizzazione Todt.Segui Vincenzo su Twitter
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Il secondo è stato capace di andare oltre i tre milioni di views in 48 ore: è il rant dall'Abruzzo dell'attore comico Antonio Lo Cascio—finito anche su Canale5— che, sotto la neve, si scaglia contro i soldi degli aiuti via sms "che non sono ancora arrivati", chiudendo con un affranto "Vaffanculo a tutti, governo di merda, rotture di cazzi."Il terzo, infine, è un caso un po' più di nicchia, circola da alcuni mesi su pagine indignate ed è la foto di un ragazzo di colore che gioca alle slot machine—anzi, DAVANTI a una slot machine. Negli ultimi giorni la foto è stata ripostata dalla pagina "Italiani nel mondo", superando le 80mila condivisioni e generando un backlash molto acceso nei commenti.A caratterizzare questi post, però, più che le condivisioni sono appunto i commenti. In primo luogo perché argomenti di questo tipo si prestano all'interazione, e secondo perché interventi del genere—anche piuttosto violenti—si trovano ormai ovunque, che sia un post di Repubblica o uno status della Kyenge da Strasburgo.
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