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Quanto devi bere prima che l'alcol ti uccida?

Ci sono momenti in cui sai che ti spingerai oltre. In quei momenti la massima "conosci i tuoi limiti" viene sostituita da "conosci qual è il limite assoluto," perché è lì che ti stai dirigendo.
Foto via Flickr/Matt Handy.

Ci sono momenti nella vita in cui sai che ti spingerai oltre. Quando tutti i consigli del mondo sulla moderazione finiscono fuori dalla finestra. In quei momenti la massima "conosci i tuoi limiti" viene sostituita da "conosci qual è il limite assoluto," perché è lì che ti stai dirigendo.

E dato che l'alcol è una sostanza pericolosa, il limite in questo caso è la cosiddetta "dose fatale". "La soglia di rischio inizia allo 0.3-0.4 percento. Nel senso che ci sono persone che sono morte con questo tasso alcolemico nel sangue," mi ha detto George Koob—direttore del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism, all'interno del National Institutes of Health—quando gli ho chiesto quanto alcol avrei dovuto ingerire per uccidermi.

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Ma la quantità di alcol nel sangue non può essere misurata in modo attendibile con gli strumenti in commercio. L'anno scorso Seamus Bellamy di Wirecutter ha testato tutti gli etilometri acquistabili negli Stati Uniti, stabilendo che il ​BACtrack S80 dava i risultati più affidabili, ma che comunque era piuttosto impreciso. Quindi, finché non verrà lanciato sul mercato un etilometro preciso ed economico, per cercare di non morire bisognerà utilizzare il vecchio metodo: smettere di bere prima di assumere la dose fatale.

Capire esattamente qual è il limite, però, non è affatto semplice. Quelle che alcuni bevitori accaniti ritengono delle normalissime sbronze possono far finire altri in coma. Comunque sia, nel caso in cui aveste intenzione di fare qualcosa di molto stupido, ma apparentemente possibile, come scolarvi alla goccia un'intera bottiglia di liquore, sappiate che per la maggior parte delle persone una cosa del genere equivarrebbe a un tentativo di suicidio.

​Insomma, c'è da sperare che​​ il tizio del video qui sopra abbia sboccato l'anima appena si è conclusa la registrazione. "Una bottiglia di whiskey contiene circa di 17 bicchieri," mi ha detto Koob. Ma una bottiglia di Wild Turkey contiene molto più alcol di una normale bottiglia di whiskey. Il che vuol dire che, anche se la soglia di tolleranza di questo tizio è parecchio alta, "sta comunque giocando alla roulette russa," per dirla con le parole di Koob.

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Con la differenza che, mentre nella roulette russa c'è una certa porzione di casualità, nel caso dell'alcol esiste una formula ben precisa per stabilire quando le dosi sono eccessive anche per persone robuste e resistenti come l'uomo del video.

La cosa difficile, però, è capire quali sono le variabili di questa formula. Bisogna inserirvi infatti il proprio peso, il sesso, quello che si è bevuto e in quanto tempo lo si è bevuto. Qui sotto trovate un grab di un'applicazione che utilizza questa formula—io l'ho usata per calcolare quanto avrei dovuto bere per raggiungere i livelli di ​Vodka Samm​. La risposta è stata 14 shot in un'ora.

Samm è diventata famosa un anno fa, quando ha raggiunto un .341 rimanendo non solo vigile, ma interrompendo un evento sportivo nel pieno del suo svolgimento. Il suo tasso alcolico superava di quattro volte il limite consentito per mettersi alla guida negli Stati Uniti.

Quello di Samm è una specie di numero magico. Secondo un sacco di cla​ssifiche si tratta del limite massimo, del confine tra lo stato confusionale e la morte, e per arrivarci io—un maschio americano di media corporatura—dovrei bere, appunto, 14 shot.

Il quantitativo di vodka che John Bonham, il batterista dei Led Zeppelin, avrebbe bevuto a colazione il giorno della sua morte ha un valore "educativo": per molti sarebbe stata una dose fatale, mentre per lui non era che una sorta di riscaldamento. Infatti, stando a quanto ci dice lo storico del rock Mick Wall, quel giorno del 1980 Bonham sarebbe andato avanti a lavorare e bere fino a fine giornata, consumando in totale 40 shot, per poi collassare a letto e morire soffocato dal suo stesso vomito.

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"Non c'è modo di stabilire una casistica precisa, ma ci sono persone che bevono una quantità di alcol di quel tipo ogni giorno," mi ha detto Koob. Ma, presumendo che Bonham avesse avuto un tasso alcolico pari a circa 3,4 percento per tutta la giornata, si può dire che si sia trovato perennemente in pericolo.

​John Bonham. Foto via Flickr/ ​Dina Regine

Secondo Koob, la stazza e l'abitudine al bere non sono gli unici fattori in gioco. "A parità di stazza fisica, tra maschi e femmine il livello di sopportazione varia di circa uno shot," mi ha detto. E poi ci sono i fattori ambientali: "Il colore del bar, gli odori, sono tutti elementi che influenzano la nostra soglia di tolleranza. Un sacco di persone non se ne rendono conto, ma effettivamente è così."

Tutta questa complessità ci aiuta a capire in che modo l'alcol agisce su di noi, ma non ci aiuta a rispondere alla domanda di partenza sulla quantità di alcol in grado di ucciderci e su come possiamo capire di essere vicini al limite senza aver bisogno di un etilometro affidabile.

A questo scopo può essere utile chiarire ulteriormente cosa succede quando beviamo. L'atto del bere causa il rilascio di dopamina e di altre sostanze chimiche che fanno sentire bene il nostro cervello. Ma dopo un po' il processo termina, e verso lo 0,08 percento di tasso alcolico l'intera esperienza inizia a diventare spiacevole.

"Quando si assume una quantità elevata di una sostanza che causa effetti piacevoli, tale effetto può anche finire per diventare stressante," mi ha detto Koob. "Quindi si finisce per avere il cervello pieno di sostanze chimiche che ci fanno sentire male." Capisci di aver quasi raggiunto quel livello quando, come avviene con ogni dipendenza, bere inizia a non piacerti più e cominci a pensare di dover aumentare la quantità per sentirti come prima. È in quel momento che inizi a essere a rischio di coma etilico.

"Non è un'esperienza piacevole, perché il collasso sopraggiunge quando si ha un tasso alcolico pari a circa 0.2," ha detto Koob. Partendo da lì, ha creato una sorta di mappa personalizzata per rispondere alla domanda su quanto alcol dovremmo assumere per rischiare la vita. "Se sei in grado di ricostruire il corso degli eventi e di ricordare quanto hai bevuto prima di entrare nella zona a rischio, puoi riuscire a capire quando hai passato il tuo limite."

Se questo metodo vi sembra troppo rischioso, Koob mi ha anche dato una soglia più generica della quantità di alcol in grado di uccidere un americano di media corporatura: "15 drink di dimensioni normali in due ore."

Non è una sfida. Bere più di quattro drink porta la maggior parte delle persone a raggiungere un tasso alcolico dello 0,08 percento. Quindi fermatevi lì.

Segui Mike Pearl su Twitter: @mikeleepearl.