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Attualità

Madre! è un horror per casalinghe

È uno dei film più commentati e schifati del momento, ma finora la critica sembra non aver capito nulla.
Una scena del film.

Attenzione: l'articolo contiene accenni alla trama di Madre! (e in particolare alle vicissitudini della casa di Madre!) che alcuni potrebbero ritenere spoiler. Siete avvertiti.

Uno dei tanti sogni assurdi e irrealizzabili di cui ci nutriamo è quello di avere, un giorno, una casa di proprietà, quattro mura su cui sfogare tutto il nostro cattivo gusto senza uno strozzino che a fine mese ci chiede tre quarti del nostro stipendio. È un sogno mutuato dalle generazioni precedenti: le nostre madri, e le nostre nonne ancora prima, hanno sicuramente detto almeno una volta che il mattone è l'investimento più sicuro, e—qualora le loro finanze glielo abbiano permesso—quasi sicuramente questo investimento lo hanno fatto.

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L'unico motivo per cui mi sono soffermato a riflettere su questi temi è perché ho visto al cinema Madre! (o Mother!, se siete come le persone con cui ero a cena ieri sera e storcete il naso a sentir chiamare i film in italiano anche se li andate a vedere al cinema della parrocchia).

Madre!, per l'appunto, è l'ultimo film di Darren Aronofsky con Jennifer Lawrence e Javier Bardem. Lo stesso che si è guadagnato una bella F su CinemaScore, come successo a solo un'altra dozzina di opere nell'ultimo secolo—fatto questo che lo rende, per la critica, uno dei film peggiori degli ultimi cento anni. È stato fischiato al festival del cinema di Venezia, e la persona con cui l'ho visto lo ha definito "Il peggior film che io abbia mai visto," minacciando poi di non farsi vedere mai più come scotto per averla portata ad assistere a cotanto scempio.

Madre! è la storia di una coppia, lui cinquantenne scrittore in pieno blocco creativo, lei vent'anni in meno e completamente innamorata del suo uomo. Lo scrittore—che per tutto il film verrà chiamato "Amore!" o "lui"—ha perso la casa in un incendio, e la moglie—che per tutto il film verrà chiamata "Amore!" (ma meno di lui) e "lei" (più di lui)—spinta dall'amore irrefrenabile che la lega al viso tutto schiacciato di Javier Bardem ha ricostruito con le proprie mani l'intera magione. Non ci sono nomi, non ci sono limiti temporali e aggiungere più dettagli a questa sinossi raffazzonata vorrebbe dire fare degli spoiler non necessari.

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Per quanto mi riguarda Madre! è anche il film che mi ha fatto capire che la critica di ogni tipo (cinematografica, musicale etc. etc.) ha la stessa utilità della mia presenza in ufficio: nessuna.

Guardando il trailer, Madre! sembra un altro film rispetto a quello che effettivamente è. Leggendo la critica, anche. IL del Sole 24 ore, per esempio, parla di "un'allegoria biblica," lo stesso fa The Ringer e di qualcosa di simile parla anche Repubblica . Be', la realtà è che nessuno ha capito un cazzo del film. Il motivo è molto semplice: se non hai una casa di proprietà alla quale sei molto affezionato, non potrai mai, in nessun caso, capire Madre!. In sostanza: chi va al cinema a vedere questo determinato tipo di film è attento alle ultime uscite, ama scrivere su riviste online anche se esiste Facebook, ma non è ASSOLUTAMENTE il pubblico di riferimento, perché una casa non ce l'ha ora e non l'avrà mai.

Madre! è un horror per casalinghe (termine questo inteso come 'persone che darebbero la vita per la propria casa').

E sticazzi di ciò che dice il regista per nobilitare il film, di tutte le sue ansie sul cercare di comunicare un messaggio, della metafora tra la casa e il nostro pianeta che stiamo distruggendo. Sticazzi anche di tutte le elucubrazioni possibili sulla critica alla società, sul fatto che la storia del protagonista potrebbe riflettere la voglia di tutti i facenti parte della società dei nativi digitali, un piccolo esercito di attention whore, e dunque essere una gigantesca metafora malriuscita della durata di qualcosa come due ore.

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L'unico pensiero che ho avuto per l'intera visione del film—o almeno prima dell'inutile parte finale che ha inizio quando Jennifer Lawrence annuncia di essere incinta, nel momento immediatamente successivo al primo rapporto sessuale dopo anni—è che se nella poltrona accanto alla mia ci fosse stata seduta mia madre, probabilmente ad attenderci fuori dal cinema ci sarebbe stata un'ambulanza. E visto che su Wikipedia il film è classificato come horror, l'infarto di mia madre sarebbe stato la conferma ufficiale che il film funziona. E bene.


Guarda la nostra intervista a Jennifer Lawrence a proposito del film:


Per tutto il film, infatti, il regista—oltre a dimostrarci l'incredibile amore per la compagna nonché protagonista Jennifer Lawrence, grazie a una serie infinita di primi piani su di lei—ci racconta la storia di una casa e la sua sofferenza. Poi nel finale perde un po' il filo, ma sono ragazzi che ci vuoi fare.

Per semplicità, farò quindi una lista di ciò che succede alla povera casa, per farvi soffrire e soprattutto per dimostrare che nessuno, in quel film, soffre come la casa:

• prende fuoco;

• viene dipinta di un verde aberrante (nel caso il colore non fosse verde mi scuso, sono daltonico. Qualsiasi colore fosse, assicuro sul fatto che fosse aberrante);

• le vomitano addosso;

• le vomitano addosso un'altra volta;

• una stanza viene murata;

• è la scena di una crimine;

• è la location del funerale del crimine di cui sopra;

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• il crimine—sempre lui—le provoca un buco nel pavimento che nessuno si premurerà di aggiustare per lungo tempo;

• quando lo aggiustano lo fanno con delle travi di un colore diverso dal resto del parquet;

• viene imbiancata l'ennesima volta. Durante un funerale;

• sul suo pavimento in un'ora e mezza finiscono diverse cose, tra cui: tre tazzine, due litri di tè, uno sformato, la teglia dello sformato, un bicchiere, dell'alcol, altri oggetti che non sono riuscito ad annotarmi perché mi si è scaricato il telefono a metà film;

• combattono una guerra al suo interno;

• avviene una razzia al suo interno;

• distruggono un povero lavello saltandoci sopra per dimostrare "che è fissato";

• partoriscono sul pavimento—già ampiamente maltrattato in precedenza;

• le ridanno fuoco.

Se, dunque, volete bene alla vostra casa di proprietà, non andate a vedere Madre!. Soffrireste. Se avete tra i 25 e i 40 anni e fino a oggi eravate convinti di volere una casa di proprietà, quello che succede in Madre! è quello che potrebbe succedere al vostro prossimo mutuo centennale. Per cui: continuate a pagare l'affitto e non rompete i coglioni.