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Come prender sonno quando sei troppo fatto per dormire

A chiunque sia familiare con le droghe è successo di tornare a casa e non riuscire a dormire, mentre le paranoie salgono. Dato che il vostro riposo ci sta a cuore, abbiamo cercato di capire i metodi migliori per prender sonno in quelle situazioni.

C'è un concetto esistenziale che riguarda tutti coloro dotati di una certa familiarità con le droghe: il non riuscire a dormire perché si è troppo fatti, mentre la paranoia sale. Succede quando torni a casa dopo una serata sfuggita di mano—fai il possibile per toglierti i vestiti, ti corichi a letto e anche se il tuo corpo desidera più di ogni altra cosa il sonno, il sonno non arriva. Così ti ritrovi a contemplare qualche metro quadro di parete bianca in attesa che scenda la botta. È come essere al cinema, ma il film in cartellone è spaventoso. Praticamente un film horror.

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Ecco, visto che il vostro riposo ci sta a cuore, abbiamo condotto un'indagine su un po' di persone che ci sono passate per capire come occupare quei momenti. Non prendetela come una guida (perché non lo è), ma come consigli di persone molto sagge o molto stupide.

MASTURBAZIONE

Stando ai dati che abbiamo raccolto, masturbarsi è risultata l'opzione preferita per conciliare il sonno. "Mi metto a letto con una bottiglia da un litro e mezzo d'acqua e poi mi masturbo," ci ha raccontato H. (25 anni). "È un metodo infallibile. Se sento i presagi di una nottata insonne, prima di tornare a casa cerco di mangiare qualcosa, anche se in generale ve lo sconsiglio." J. (24 anni) usa lo stesso metodo, ma si scontra con il problema della durata: "Ci metti ore a venire quando sei in quello stato." E per concludere le confessioni sul tema, G. (32 anni) ci racconta la sua esperienza. "Se sono in compagnia e si può faccio sesso. Se sono solo, mi tocco. Una volta ero fatto di speed e l'unica cosa che mi fece effetto fu una Red Bull. Comunque a me non importa cercare di dormire quando sono fatto, sono abituato a dormire due o tre ore quando esco e poi risvegliarmi con i postumi."

IL "METODO PICASSO"

Nella nostra indagine sui metodi per dormire quando si esagera, abbiamo scoperto una strategia che potremmo soprannominare il "metodo Picasso". L'incontro finale tra Morfeo e l'arte. "Dipende dalla botta, ma in generale mi metto a dipingere. Sì, immagino di avere un pennello in mano e davanti a me una tela bianca. Aiuta pure controllare la respirazione, contare, mettersi a gambe incrociate, stare per molto tempo nella stessa posizione e non muoversi ancorando le gambe al pavimento. Comunque sia chiaro, la sega non fallisce mai," ha detto J. (35 anni). Sulla stessa linea artistica troviamo I. (36 anni). "Io metto su un piccolo spettacolo, chiamo la gente usando appellativi, parlo con me stesso, grido parecchio e in tutto ciò riesco a muovermi più agilmente di quando sono sobrio. In quei momenti mi immagino che in camera mia ci siano altre persone, faccio una specie di teatrino."

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Nella categoria di chi è attivo rientra anche F. (36 anni). "Se sono fatto e non riesco a dormire, cerco di tenermi impegnato. L'importante è evitare che ti prenda la paranoia e non startene fermo. Cerco di non uscire, se sono ore in cui in giro c'è gente. Ma se esco sono capace di andarmi a tagliare capelli o fare acquisti. La cosa fondamentale è rimanere attivo e dare per scontato che non riuscirò a prender sonno."

CINEFILIA

Siamo rimasti molto sorpresi anche dall'uso di film e serie tv. "Guardo serie tv, quello che ho in quel momento. Serie di cui ho molti episodi a disposizione, che si tratti di House of Cards o Friends per me è uguale. Anche pulire casa mi aiuta," ci dice M. (25 anni). Ci sono alcuni che si masturbano e mettono un film: "Io sono un uomo molto romantico, mi masturbo e metto Arma letale 2, a volume basso, come sottofondo e riesco a dormire. Prendo il computer, prima mi tocco e poi arriva la voce di Mel Gibson, e con quella finalmente mi addormento." (M. 30 anni).

LA VIA DRITTA

Alcuni invece preferiscono continuare con le sostanze chimiche (anche legali). "Tranquillanti, film e pizza." (J. 22 anni). "Io non riesco a smettere, continuo a prender roba… magari un tranquillante o un Diazepam, ti abbassano il battito cardiaco e ti addormenti." (R. 28 anni). Poi ci sono quelli che preferiscono rimanere con il motore acceso "fino a quando non raggiungi il riposo del guerriero," dice J.C. (28 anni). Per F. (40 anni) "Bere alcol va bene, sennò latte. Il sesso è stancante, se lo fai è vero che poi ti addormenti, ma per la stanchezza."

Le persone che ci fanno davvero invidia sono quelle che non si sono mai, mai mai, trovate in queste situazioni. "Non mi è mai capitato di non dormire quando sono fatto. È successo solo una volta, ma ero con altre persone, ho visto gente intorno a me e mi sono sentito meglio. (M. 27 anni). Al polo opposto ci sono quelli che soffrono in solitaria. "Io in quei momenti mi odio, penso che farò del mio meglio per non ritrovarmi di nuovo in questa situazione," dice W., di 29 anni. E pure quelli che si arrendono e gettano la spugna, come C. (34 anni). "Si tratta di una cosa che va al di là delle mie capacità, non so se ci sia qualche trucco, non credo. Se mi fumo uno canna sono rimbambito, ma non riesco a dormire."

Infine, c'è da menzionare anche il patto tra gentiluomini. Questa situazione si verifica quando si condivide la stanza con un amico o un'amica. Tornate a casa insieme, avete le stesse abitudini alimentari e c'è anche un tacito accordo di non aggressione. Cioè, nessuno parla, nessuno dice che è troppo fatto o che non riesce a dormire. Anche se lo sai, dalla respirazione, dalle capatine in bagno e dai grugniti, che il tuo amico è ancora sveglio. Quelli che sono sulla stessa barca ma fanno finta che non stia succedendo niente.

Foto di Sasha Mademuaselle.

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