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I segni che è ora di andartene da casa dei tuoi genitori

In Italia, la percentuale di giovani che continuano a vivere con i genitori è maggiore rispetto alla media europea. Al di là delle difficoltà economiche oggettive, però, questi sono i segni definitivi: è ora di scollarsi da mamma e papà.
Niccolò Carradori
Florence, IT

In Italia, la percentuale di giovani che continuano a vivere con i genitori passati i 30 anni è maggiore—e anche di diversi punti—rispetto alla media europea. E io, fino a poco tempo fa, ero uno di questi.

Nonostante sussistano dati oggettivi circa le difficoltà economiche dei giovani italiani, è obiettivamente vero che la tendenza è piuttosto radicata: in tal senso disponiamo anche di tutta una serie di incentivi, come ad esempio il fatto che non siamo stati cresciuti da automi di celluloide che praticano il metodo Ferber e indossano i sandali con i calzini.

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Per quanto possa sembrare allettante il nido familiare italiano, però, esistono dei segnali indiscutibili che testimoniano come questo periodo di latenza della vostra vita larvale debba avere fine. E non mi riferisco al solito discorso delle responsabilità e dell'emancipazione, quanto a situazioni fastidiose o preoccupanti per le quali l'unico rimedio, avendone la possibilità economica, è andare a vivere per conto proprio.

Qui sotto trovate svariati sintomi inequivocabili che portano a una sola diagnosi: quella che fino ad ora avevate sempre considerato casa vostra, ha cominciato ad andarvi stretta.

LA VOSTRA MIGLIORE AMICA È VOSTRA MADRE

Ok, avere un rapporto libero e confortante con uno oppure entrambi i genitori è una cosa molto bella, soprattutto se condividete ancora lo stesso tetto. Ma il fatto che i vostri fidanzati o gli amici conoscano meno dettagli sulla vostra vita attuale dei vostri genitori dovrebbe essere il primo campanello d'allarme.

Esistono delle cose che non possono essere condivise con vostra madre e vostro padre, determinate regioni della vostra psiche e della vostra vita che per loro dovrebbero essere aliene.

Perché diciamocelo: se la prima persona a cui pensate quando dovete inviare i meme di Cinquanta sfumature di grigio è la stessa che vi ha cresciuto, probabilmente non avete una buona dimestichezza con il mondo esterno.

SIETE TROPPO VECCHI PER CONTINUARE A FINGERE DI NON ESSERE SBRONZI

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Dove sono cresciuto esiste un'espressione per indicare l'arte di dissimulare uno stato di alterazione psicotropa e ingannare i genitori rientrando a casa al mattino: "mettersi la botta in tasca."

Imparare a coordinarsi per non fare casino con le chiavi nella serratura, memorizzare un percorso standardizzato e affidabile per giungere dall'ingresso al vostro letto senza incontrare ostacoli, saper sostenere una conversazione mattutina utilizzando soltanto le sopracciglia: sono tutti fondamentali tecnici inestimabili per una convivenza pacifica.

Ma ormai, dopo anni di sboccate silenziose, siete stanchi di trattenere la morte che avete dentro il sabato mattina e vorreste soltanto poter soffrire liberamente. Quanto sarebbe più semplice e giusto poter tornare a casa e collassare sul divano fino alle cinque di pomeriggio? Pensateci.

SCOPARE DI NASCOSTO NON È PIÙ TANTO ECCITANTE

Carnevale di Fano, degustazioni, rievocazioni medievali: sono anni, ormai, che mettete da parte tutti i volantini delle gite del circolo per convincere i vostri genitori a passare il fine settimana fuori casa e poter finalmente scopare in pace.

Prima dei 19, doversi chiudere in camera per fare sesso e cercare di fare meno rumore possibile potrà sembrare anche eccitante, ma esiste un limite ben definito passato il quale si prova solo fastidio e diminuzione del desiderio. Farlo in macchina, poi, è diventato talmente scomodo che spesso preferite quasi rinunciare.

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Se la vostra vita sessuale è ancora condizionata dall'udito o dalle gite fuori porta dei vostri genitori, dopo che avete raggiunto quell'età in cui perfino la Cei si aspetta che copuliate, allora è il caso di fare qualcosa.

I VOSTRI FRATELLI MINORI PRENDONO IL SOPRAVVENTO

Fino a qualche anno fa avevate un certo ascendente generazionale sui fratelli minori: potere decisionale, capacità di intimorire, autorevolezza. Ormai, però, anche loro hanno finito il ciclo della pubertà: il loro stile di vita è praticamente identico al vostro, e non avete più quelle piccole responsabilità aggiuntive che vi facevano sentire più adulti.

E non solo. Piano piano, stanno iniziando a comunicarvi indirettamente che lo spazio vitale che occupate in casa è ormai diventato insostenibile, chiedendovi continuamente quando pensate di andarvene e se potranno riconvertire la vostra stanza in una sala prove insonorizzata con lana di roccia. "E se ti capita di tornare qualche volta puoi finalmente dormire sul divano davanti alla tv, dato che non ce l'hanno mai lasciato fare."

Loro hanno ancora qualche anno prima di smettere di cazzeggiare e sentirsi di troppo, voi no.

GLI EX METTONO SU FAMIGLIA

State tornando a casa da un aperitivo e chiamate vostra madre per chiederle se è finalmente arrivato quello stock di t-shirt dei Dead Kennedys che avete ordinato online. Ha già messo in tavola il lesso rifatto con le patate? Avete scaricato la filmografia completa di Jim Jarmusch e non c'è molto tempo per mangiare. Ecco, è proprio mentre siete assorbiti in conversazioni del genere che davanti a voi si palesa l'immagine della vostra ex storica del liceo—quella di cui ogni tanto andate a spulciare il profilo Facebook—con il suo nuovo fidanzato. Quello ufficiale.

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Lei sembra proteggere il ventre con una delicatezza strana, che non ricorda i sintomi di un attacco di dissenteria. Lui ha la postura eretta e la mascella volitiva tipica dell'uomo che ha avuto rassicurazioni sull'efficacia della propria spermatogenesi.

Dopo un breve scambio di convenevoli necessari ad assicurarsi che la vostra vita abbia fatto minuscoli passi avanti rispetto a quando vi siete mollati, vi sbatte in faccia il trittico della morte: gravidanza, convivenza, realizzazione. Lasciandovi poi con un ronzio sordo nelle orecchie, uno strano senso di inadeguatezza e un pugno di magliette di un gruppo anni Ottanta che alla fine non vi piace nemmeno più così tanto.

È esattamente uno di quei momenti in cui realizzi che il fondo cassa per le vacanze a Formentera potrebbe essere utilizzato per cercare un appartamento.

DOVETE GIUSTIFICARE A TUTTI LA VOSTRA PRESENZA (O ASSENZA) IN CASA

"Sei tornato qualche giorno? Ah… vivi qui? Che bravo, che tieni compagna a mamma e papà," dirà l'amica di turno di vostra madre passata a salutare.

In poche parole, cominciate a essere stufi di sentirvi inadeguati ogni volta che gli amici e i conoscenti dei vostri genitori arrivano a casa e vi guardano con quel misto di stupore e biasimo che comunica "cosa ci fai ancora qui?" mentre per sbaglio entrate in cucina a prendere da bere.

Inoltre, i vostri orari iniziano a non essere più conciliabili con quelli della vostra famiglia. Vi siete accorti che vivreste meglio se foste nella posizione di non dover continuamente rendere conto a qualcuno della posizione geografica in cui vi trovate e dei lassi di tempo che vi sono necessari per svolgere le vostre attività.

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Se il tempo che passate a trovare giustificazioni per tutto ciò che fate supera quello che impiegate a fare effettivamente queste cose, pensateci su. Considerato poi il lampante esempio rappresentato dalle prove di matrimonio dei vostri ex, la libertà è un privilegio che va vissuto per tempo, prima di ricominciare a dover rendere conto di nuovo a qualcuno.

Foto di Anna Adamo.

AL SUPERMERCATO COMPRATE SOLTANTO COSE INUTILI

Non avendo la responsabilità di dover acquistare generi alimentari o utensili pratici, perché c'è già qualcuno che lo fa al posto vostro, visitate i centri commerciali o i supermercati solamente per ottemperare a un certo numero di sfizi superflui.

I vostri colleghi a lavoro si scambiano dettagli sui detersivi e le ricariche della caraffa filtrante, voi invece impiegate lo stipendio per acquistare gli stessi oggetti con cui un'adolescente spenderebbe la paghetta.

Se a ridosso dei 30 anni la vostra lista della spesa prevede solo preservativi, videogiochi a sconto e confezioni di Paulaner, allora dovreste cominciare a preoccuparvi.

INIZIATE AD AVERE UN RAPPORTO SEMPRE PIÙ STRETTO CON LA BUROCRAZIA

Modelli precompilati del fisco, certificati, assicurazioni, conti correnti: sono tutte scartoffie che un tempo guardavate i vostri genitori compilare con la leggerezza di chi è quasi invisibile per lo Stato.

Pensavate che il limbo delle tasse fosse qualcosa con cui non avreste mai dovuto aver a che fare. Adesso, però, anche voi siete sommersi dalle stesse incombenze: ed è un incontrovertibile segnale che sì, potete farcela anche da soli.

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VOSTRA MADRE COMINCIA A CERCARVI UN FIDANZATO VERO

Assicuratori, compagne del corso di pilates, figlie e figli di amiche: esiste tutta una fauna di esemplaria cui vostra madre comincia a parlare bene di voi. E con cui vi ossessiona.

"È una brava ragazza… seria… lavoratrice. È già economicamente indipendente. Ehm…sì… sì… mi sembra che abbia anche delle belle tette, sì." Siete troppo cresciuti, e comincia a sentire il bisogno viscerale che sia un altro essere umano a prendersi cura di voi.

"Quando l'ho trovato in sala ho pensato che fosse un rappresentante del Bimby, e che mia madre lo avesse chiamato perché ultimamente è in fissa con la cottura a vapore. Poi ho scoperto che era l'addetto stampa junior del suo ufficio, e che mia madre era talmente preoccupata per me da pensare di appiopparmelo." È successo alla mia amica Veronica, e può succedere anche a voi.

VI SPUNTANO I PRIMI CAPELLI BIANCHI

Canutismo, osteoporosi, calvizie, presbitismo, dolori reumatici, diminuzione dell'udito: è la Natura stessa a lanciarvi raggelanti squilli d'allarme. Se non volete ammuffire per sempre in casa vostra senza aver mai passato la fase orale, toglietevi dai coglioni. Ora.

Segui Niccolò su Twitter: @NCarradori