FYI.

This story is over 5 years old.

Stuff

Breve storia del GHB, la droga del serial killer della scena gay londinese

Il GHB e il suo precursore GBL sono sinonimo della scena dei party gay londinese. Ma sono anche un'arma perfetta per stupratori e psicopatici, come dimostrano gli omicidi di quattro ragazzi ora in discussione al tribunale di Londra.
Max Daly
London, GB

Foto via.

"Non posso andare avanti. Ho ucciso il mio amico Gabriel. Eravamo a casa di un amico e io non ci stavo con la testa, così gli ho dato altro GHB. Non volevo. So che se lo dico alla polizia finisco in prigione. Ho preso tutta la droga che mi rimaneva insieme a dei sonniferi. Se muoio, è quel che merito. Almeno così sarò di nuovo con Gabriel."

Questo è il messaggio ritrovato in mano al 21enne Daniel Whitworth, apprendista cuoco del Kent il cui cadavere è stato ritrovato accasciato contro il muro di un cimitero a Barking, nell'East London, a settembre del 2014.

Pubblicità

Al tempo, la polizia pensava che in quel messaggio non ci fosse nulla da capire. Qualche settimana prima il fidanzato di Daniel, Gabriel Kovari, era stato trovato morto nello stesso cimitero per una sospetta overdose di GHB. "La droga uccide una coppia, cadaveri ritrovati alla chiesa di Barking" titolava la stampa locale, dando alla vicenda un afflato alla Romeo e Giulietta—con il GHB, sostanza legata alla scena dei party gay londinesi, a fare da veleno.

Tre mesi prima il cadavere di Anthony Walgate era stato trovato nelle vicinanze: un altro giovane uomo gay morto di overdose da GHB. La polizia aveva descritto le tre morti come "inusuali, ma non sospette."

È stato solo quando è stato rinvenuto un quarto cadavere—quello dell'operatore di muletti Jack Taylor—in circostanze simili lo scorso mese che la polizia ha cominciato a sospettare che ci sia un serial killer a piede libero.

Settimana scorsa in un tribunale di Londra è stato chiamato a deporre il 40enne Stephen Port—chef e marchettaro che ha fatto una comparsata in un episodio della versione inglese di Celebrity Masterchef—, accusato di avere ucciso i quattro uomini usando il GHB. Il pubblico ministero sostiene che Port abbia invitato i giovani nel suo appartamento a Barking dopo averli conosciuti online, abbia dato loro una quantità letale di droga, li abbia stuprati e abbia poi abbandonato i cadaveri nei paraggi. Pare che il messaggio trovato in mano a Daniel Whitworth sia ora sottoposto a nuovi test forensi.

Pubblicità

Al centro di questo caso c'è il Dottor Jekyll e Mister Hyde delle droghe: il GHB (acido γ-idrossibutirrico). Noto anche solo come "G", il sedativo sintetizzato per la prima volta negli anni Venti provoca una botta euforica e, nelle giuste dosi, può fungere da eccitante sessuale. Nelle dosi sbagliate, la sostanza diventa immediatamente tossica; ecco perché il GHB e il suo precursore GBL—un solvente usato nei prodotti di pulizia e per fare lo spandex—sono noti come "l'urina di Satana".

Liquido oleoso e inodore dal gusto vagamente salato, il GHB è stato sintetizzato negli Stati Uniti come farmaco pre-operatorio per far addormentare il paziente, ma è stato poi ritirato dal mercato per i suoi effetti collaterali. Negli anni Ottanta i body builder lo usavano per favorire la produzione dell'ormone della crescita. Nel corso degli anni Duemila il GHB è poi divenuto noto col nome di "ecstasy liquida" ed era considerato un'alternativa all'MDMA nella scena dei party gay. Era economico, facile da portare dentro i locali, e conduceva i fruitori dritti dritti alle orge post discoteca che allora cominciavano a spopolare.

All'epoca il GHB era stato etichettato come la "droga dello stupro" poiché continuavano a uscire notizie sul fatto che veniva usato dagli stupratori come potente sedativo, da versare nei drink delle donne prima di violentarle.

In seguito a due casi che hanno avuto vasta risonanza, nel 2003 il GHB è stato messo fuori legge. Il primo caso è quello che ha coinvolto Welshman David Meachen, condannato a dieci anni di prigione per aver drogato il cocktail di una donna incontrata in un locale e averla violentata. Il secondo è quello dello stupratore seriale Lea Shakespeare, condannato all'ergastolo dopo che è stato dimostrato che aveva drogato tre delle sue vittime con il GHB.

Pubblicità

L'hype mediatico aveva scatenato la produzione di una serie di gadget che sfruttavano la paura degli avventori: sottobicchieri, cannucce, coperchi per i bicchieri e uno smalto per unghie che teoricamente riconosceva la presenza del GHB. Alcuni studi più approfonditi avrebbero poi mostrato che gli stupri perpetrati grazie al GHB erano molto meno numerosi di quanto si pensasse, e che la sostanza più usata a questo fine era l'alcol.

Nel frattempo, la caccia al GHB aveva scatenato un vertiginoso aumento nell'uso del suo ben più pericoloso ma legale precursore, il GBL. Questa sostanza ha una curva di dosaggio più ripida del GHB. Il che significa che bastano un paio di milligrammi di troppo, soprattutto se mescolato all'alcol, per andare in overdose.

Nei tardi anni Duemila non era insolito che i membri della scena dei party gay londinesi si svegliassero in un letto d'ospedale dopo essere collassati mentre ballavano o a qualche festa in casa. Si dice che nel 2009 un ospedale vicino a Vauxhall, uno dei quartieri chiave della vita notturna gay londinese, trattasse almeno tre casi di overdose da GHB o GBL a settimana—e il numero di decessi cominciava a salire.

Queste morti hanno comunque attirato poca attenzione mediatica—forse perché si trattava di uomini gay e non di bambini o di giovani donne—finché, nel 2009, è morta la 21enne Hester Stewart, una studentessa di medicina di Brighton. La sua morte ha causato una polemica mediatica riguardo al fatto che una sostanza così pericolosa fosse legale, e il GBL è stato messo fuori legge quell'anno stesso.

Pubblicità

Ora, il GHB e il GBL—insieme alla crystal meth e al mefedrone—sono sinonimi dei party gay londinesi. È un fenomeno che ha causato un aumento vertiginoso nei casi di HIV e ha spinto David Stuart—responsabile per l'abuso di sostanze alla 56 Dean Street, un'associazione di Soho—a definire il GHB e il GBL come "le droghe più pericolose in circolazione." Nel 2014, queste sostanze sono state responsabili di 20 morti per overdose nel Regno Unito, e secondo la Global Drug Survey un consumatore su quattro è andato in overdose a causa della droga nel corso dell'ultimo anno.

Il GBL dà anche una fortissima dipendenza, e alcuni consumatori devono assumerne ogni tre ore per evitare crisi d'astinenza. Nel 2009 a South London è stata creata una clinica per aiutare chi vuole uscirne—il percorso di disintossicazione è complicato quanto quello per l'alcol.

"Essere dipendente dal GBL non mi faceva sentire su di giri, ma mi faceva impazzire," dice Blestreak su un forum dedicato alle droghe. "Non riuscivo più a dormire. Vedevo cose, sentivo cose, parlavo a persone che non c'erano, vivevo cose che non stavano succedendo. A volte pensavo che non mi interessava se morivo. Ho perso due anni e mezzo della mia vita per quella robaccia."

C'è voluta la morta di una ragazza perché il governo bandisse il GBL nel 2009, ma ci sono volute le morti praticamente identiche di quattro uomini gay in 15 mesi nella stessa area di Londra perché la polizia pensasse che era il caso di indagare (l'attitudine delle autorità verso i diversi gruppi sociali meriterebbe un articolo a sé). Comunque, è chiaro che quello che dovremmo fare—che dobbiamo fare—è far conoscere i pericoli di queste droghe, perché hanno effetti che vanno molto oltre una subitanea euforia e la voglia di scopare.

@narcomania