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Questo video è il riassunto definitivo del populismo in Italia

Nel video, che ha superato le 8mila condivisioni, vengono snocciolati tutti gli stereotipi e le bufale più diffuse sull'immigrazione in Italia. In pratica, una summa del pensiero populista anti-immigrazione.

All'inizio di quest'anno, The Awl ha pubblicato un articolo in cui si parlava di come, con l'ascesa dei social netwok a scapito dei siti e una fruizione dei contenuti online sempre più passiva, Internet appaia destinato a diventare la nuova tv. Un'analisi che sembra corretta se guardiamo al fenomeno dei video a tema sociale o politico che sempre più spesso diventano virali e intasano le bacheche di Facebook.

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Sicuramente sarà capitato anche a voi di vederne qualcuno. Tra i più noti ci sono quelli di Lambrenedetto XVI, Emilia Clementi o Damiano "Er Faina", che—con tanto di pagine ufficiali, profili Twitter (non verificati, per ora), siti e merchandising—ripropongono sui social le logiche televisive, a cominciare dalla configurazione del rapporto con gli altri utenti/spettatori. Ecco, il video qui sopra potrebbe tranquillamente far parte della categoria, a partire dall'espressione iper-televisiva "Amici di Facebook, buongiorno" con cui si apre. Pur essendo uscito ad agosto, il filmato di sei minuti che ha come protagonista l'utente romano Emanuele Vaccarini ha iniziato a circolare moltissimo solo in questi ultimi giorni, collezionando quasi 350mila visualizzazioni e più di 8mila condivisioni. Il tema è quello dell'immigrazione, declinato nel discorso "accoglienza = invasione/fine del mondo" che costituisce il core business delle pagine che lo stanno riproponendo in queste ore. L'aspetto interessante del video—al di là del fenomeno in sé, che nella maggior parte dei casi si può facilmente derubricare al risultato dell'incontro tra gentismo e portatili provvisti di webcam—è che possiamo trovarci dentro praticamente tutti gli stereotipi e le bufale più diffuse sull'immigrazione in Italia. Tanto che, se qualcuno arrivasse sulla Terra e chiedesse di spiegare in pochi minuti che problemi abbiano alcune persone con i flussi migratori, basterebbe far partire questo filmato. È dunque per il suo valore riassuntivo che abbiamo deciso di passare in rassegna i punti cardine del video––perché non importa chi sia a enunciarli, quanto il fatto che mai prima d'ora erano stati messi tutti in fila con tale disinvoltura, come a fornire all'umanità un comodo bigino per rimanere aggiornati su tutte le bufale e le argomentazioni anti-immigrati nel nostro paese. All'inizio del video, l'autore afferma di averlo realizzato perché, in tema di immigrazione, ci sono alcune cose che non gli quadrano. Precisa subito che non ce l'ha con i migranti in quanto tali, e che la sua preoccupazione principale è che "proprio matematicamente, geograficamente non possiamo accoglierli tutti," come si può del resto ben vedere prendendo una cartina geografica e cercando di sovrapporre l'Africa all'Italia. Nei minuti successivi, con conclusione sul Vaticano ladro, vengono passati in rassegna i temi principali del pensiero populista anti-immigrazione: - la maggior parte dei migranti mente, perché non scappa dalle guerre, ma scappa "punto e basta", desiderosa di farsi mantenere dall'Italia; - i migranti non sono davvero poveri, ma dei "finti bisognosi"—nel video, la prova è data dal fatto che abbiano "tablet da 900 euro" e scarpe "di ultima generazione"; - i migranti sono ingrati, perché nel loro paese devono "correre appresso alle cavallette per cenare" mentre qui ricevono pasti, un tetto sopra la testa e del denaro, eppure non si accontentano e pretendono cibo diverso o il Wi-Fi; - l'Italia è doppiamente beffata, perché i migranti invadono il Paese con le nostre navi da guerra, che invece di fermare gli sbarchi li prendono a bordo; - i migranti che vengono in Italia sono praticamente solo uomini, nemmeno così sofferenti––"il 96 percento, andate sulle statistiche su Internet." Oltre a basarsi su una visione senza senso in cui il resto del mondo (quello che non è l'Occidente, in pratica) sarebbe abitato da popolazioni selvagge di cacciatori-raccoglitori, le argomentazioni sopra riportate sono un'interpretazione fallace, approssimativa o viziata della realtà, quando non direttamente bufale conclamate. Ne abbiamo già discusso altrove, ma il fatto che queste idee continuino ad avere una tale circolazione (così come ce l'hanno altre immagini false sul tema, come questa qui sotto) fa riflettere.

Alla fine del video, il protagonista fa un invito ad andare a informarsi e "non farsi mettere i cosi sugli occhi dalla stampa." I media, infatti, darebbero una visione distorta del fenomeno dell'immigrazione––un'affermazione quantomeno singolare se consideriamo il contesto in cui viene pronunciata, ma con cui uno dei primi commentatori del suo video sembra pienamente d'accordo: "Ho una sola cosa da dire VOGLIO EMANUELE A DIRIGERE TG1."

Se non fosse triste e se la situazione non fosse tragica com'è, questo video potrebbe anche far ridere.

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