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Demented parla da solo

Come sono diventato dipendente dall'oroscopo

In realtà di astrologia ci capisco poco o nulla, ma oramai ho contratto una fissa magico-irrazionalista sulla previsione comportamentale di questa disciplina. Ovviamente, il mio oroscopo preferito è quello di Branko.

Illustrazione di Simone Tso.

Sono in tanti quelli che mi chiedono qual è la mia mattinata tipo. È un'insana curiosità a cui solitamente neanche io so rispondere. Spesso e volentieri la sera prima sono a suonare fino a notte inoltrata, quindi poi la mattina può anche essere che sia uno zombie. L'importante è che ci sia la colazione al bar, perché carburo meglio guardando la vita intorno a me. E in quel caso scatta il rituale magico: sedia, tavolino, cappuccino e acqua frizzante. E soprattutto Leggo.

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Sì, quel quotidiano free che si trova per strada, detto volgarmente da tutti "giornalino". Ecco, quel giornalino la mattina deve stare fisso sulla pagina dell'astrologia: se non la leggo divento deficiente. Ed è proprio di questo che parlerò oggi, di quella terribile perversione chiamata OROSCOPO.

In realtà di astrologia ci capisco poco o nulla, ma oramai ho contratto una fissa magico-irrazionalista sulla previsione comportamentale di questa disciplina che ha iniziato a perseguitarmi circa due annetti fa. Tutto nacque dall'esito delle mie relazioni amorose, le quali a un certo punto ti portano a farti delle domande—sapete, il discorso sulle affinità elettive e le stelle e tutte queste cazzate.. ma ancora meglio il discorso sull'ingerenza di certi segni nella mia vita. Ad esempio, in famiglia c'è un acquario? Io mi metto con l'acquario. Oppure se ho una relazione stabile con un segno, una volta finita questa relazione ricasco nello stesso segno a ciclo continuo.

Per non parlare delle persone che considero importanti, in cui c'è una certa ripetizione di segni. Mi sono fermato un attimo e mi sono detto che forse c'è sotto qualcosa: ma il mio scetticismo non mi ha portato ad approfondire il concetto, perché in me c'è questo desiderio di magia, di mistero. Lo scetticismo che ho nei confronti dell'astrologia non è dovuto al fatto che gli addetti ai lavori sparino un sacco di cazzate, ma alle loro velleità scientifiche. Se la pseudoscienza è tale, tale rimanga, altrimenti mi si perdono le variabili di "svarionaggio". E qui casca l'asino.

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Uno che agli astri ci crede, eccome. Ecco a voi Adam Ant in una appassionata celebrazione dello Scorpione, il suo segno zodiacale ma soprattutto il mio.

La fissa definitiva infatti, quella che mi ha messo k.o, è stata la conoscenza mediatica di Lisa Morpurgo. Costei ha predetto, nei lontani anni Settanta, l'esistenza di 12 pianeti, cosa all'epoca indimostrabile ma oggi rivelatasi tutto sommato vera (come dimostra la recente scoperta di altri tre pianeti "nani" oltre a Plutone): ha fondato un vero e proprio sistema, e ha anche scritto numerosi libri, fra cui il delirio fantascientifico Macbarath.

Ne consegue che l'intuito di questa donna è senza dubbio geniale, e, fra l'altro, a servizio di una demolizione di vecchie certezze che si basa su un discorso logico razionale. In un certo senso è stata lei a far partire la caccia al Pianeta X. La Morpungo è all'opposto del mio ideale di astrologa, visto il suo sguardo prettamente scientifico.

Potremmo anzi descriverla come una scienziata nell'approccio e una visionaria nella pratica: quasi la donna che fa per me, se non fosse morta da un pezzo. Importata questa fissa da una amica di Taranto, Isabella Mongelli, il virus zodiacale morpurghiano colpì ben presto la mia ragazza, e subito dopo contagiò tutti gli amici. Dando vita a veri e propri meeting per vedere e rivedere i filmati della musa, cercando di assimilare i suoi preziosi insegnamenti.

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La visione della Morpugo che parla su YouTube dei vari segni fu infatti per me qualcosa di illuminante, una cosa mistica, tanto vicina alle esperienze moderne di digital art/vapor quanto a una sorta di new age punk della terza età. La trovavo irresistibile anche per il suo linguaggio tanto diretto quanto eccezionalmente forbito. Era pure una donna affascinante, diciamolo: osservate il modo appassionato, quasi erotico, con cui discorre del mio segno, lo Scorpione.

Non solo: la cosa bella di Lisa è che ha dato vita a numerosi epigoni che hanno fatto dell'oroscopo televisivo una forma d'avanguardia artistica weird—colori a cazzo di cane, sfondi fuori dalla grazia di Dio, green screen come se piovesse e suggestioni orientali di vario tipo.

Adesso che ci penso, ricordo che un'amica di famiglia faceva l'astrologa. Aveva un sacco di soldi e uno studio pieno di cappelli strani, gufi, e altre cose particolarmente inquietanti. Poi però pare le sia andata male e si sia trovata a un passo dalla rovina. Questo perché, come in tutte le cose che fanno spettacolo, ci vuole aggiornamento: non basta un gatto imbalsamato su una scrivania, e Lisa queste cose le sapeva.

Quando l'astrologia diventa illusionismo: Pascal Fabio Patruno ci parla dello scorpione come Cattelan potrebbe parlare di Picasso.

Insomma, a una certa è partito questo trip che mi portava regolarmente a consultare i giornali per strada nella pagina astrologica, un po' come esercizio di curiosità e un po', se vogliamo, come antistress. Poi però è apparso un amo più grosso di quello della Morpurgo: l'allucinante oroscopo di Leggo.

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Sì lo so, voi tutti starete in fissa con quella storia barocca dell'oroscopo di Internazionale, quello di Brezsny, tutto metafore intellettualoidi e fiocchetti della serie "sto scrivendo un romanzo invece di dirti cosa ti succede" (un'applicazione jodorowskiana a mio parere un po' troppo di maniera): ci sta pure eh, alla fine è anche divertente. L'oroscopo di Leggo invece arriva come un calcio nelle palle, completamente hardcore, senza possibilità di appello. Questo perché non sa e non predice il futuro, ma legge il presente! Ad esempio, oggi è martedì 2 dicembre: sono qui che sto cercando di concludere ben TRE consegne di articoli, mi sono svegliato prestissimo, sto impazzendo e mi sono nutrito di pasta scondita. Impossibilitato, ahimè, a leggere il giornalino al bar, mi appresto a consultare l'oroscopo online di Leggo e porcaccia di quella miseria leggete cosa cazzo mi dice.

SCORPIONE dal 24 ottobre al 22 novembre
Prima della prossima alba…. potrebbe sembrare il titolo di un film anni Cinquanta, con Ava Gardner e Gregory Peck, e invece è solo l'invito della Luna a concludere entro oggi almeno una delle tante questioni in sospeso. Marte potrà complicare tutto già tra 48 ore. Consiglio: programmate un viaggio d'amore per il 6.

Ecco, in pratica non solo sa perfettamente cosa mi sta capitando, ma mi consiglia di non fare stronzate. Cosa che prendo immediatamente alla lettera, anche perché sennò sono fottuto.

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L'autore di questa cosa incredibile è avvolto nel mistero: sulla pagina dell'oroscopo non c'è traccia del suo nome. Per un po' ho pensato a uno stagista talentuoso che fa il ghost writer a se stesso per due pacche sulle spalle. Tempo fa, però, ho fatto una ricerca veloce su internet e sul Messaggero ho letto un oroscopo che coincideva perfettamente con quello di Leggo. Scopro che la fonte delle mie inquietudini è BRANKO. Sì, quello di Branko e le stelle, l'astrologo croato di Radio Dimensione Suono.

Per me una volta era solo un'icona pop radiofonica, che tra l'altro mi stava anche abbastanza sui coglioni, adesso invece ai miei occhi sfoggia un diverso appeal, quello del MAESTRO ASSOLUTO, quello del GURU. E pensare che è dello Scorpione pure lui, 'sto fesso. In un sito a caso parla di sé e della sua storia: "L'astrologia è un'arte, una filosofia di vita, una poesia, non una scienza. Deve scattare qualcosa dall'intuito. Tutto è irrazionale, ma si basa sui pianeti che io posso vedere e toccare." Accidenti, ma è proprio come la vedo io!

Branko, voce calda in radio cose vere in audio, un profeta.

A questo punto sarebbe stato bello far accoppiare Lisa e Branko per vedere cosa ne usciva fuori: forse avremmo avuto l'astrologia del futuro dove scienza e fantascienza sono completamente coese, dove quel che finisce inizia e viceversa, dove la coerenza sta solo nel metodo. Noi alla fine siamo il sole intorno al quale girano tutti i pianeti e tutte le cose: la mia fissa è nata da un discorso amoroso, quella di Branko pure.

La fissa della Morpugo è nata dalla passione per l'opera di un personaggio come François-Régis Bastide, la mia da… quel personaggio che lei stessa rappresenta. Mi sa che va a finire che mollo questa rubrica e tutto il resto e mi metto a cioccare gli astri: sicuramente è più remunerativo. E poi me lo predice l'oroscopo di Vogue. "SARETE CONCENTRATI SUL BUDGET."

Segui Demented su Twitter: @DementedThement