Cultura

Bali ha un grosso problema con gli influencer che si fotografano nudi nei luoghi sacri

Per loro una foto esotica (fatta in buona o cattiva fede), per le autorità locali un motivo per espellerli dal Paese.
Koh Ewe
SG
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT
La popolazione locale di Bali è stufa delle mancanze di rispetto dei turisti.
Foto per puro scopo illustrativo. Foto: Alesia Kozik, Pexels

Con il corpo adagiato sulle grosse e sinuose radici di un baniano di 700 anni, una influencer posa per un video. Il suo portamento è elegante e rilassato, nonostante non indossi alcun indumento. Il post è diventato virale, ma non esattamente nel modo sperato: a farlo circolare è stata la comunità dei cittadini di Bali inorriditi dalla profanazione di un albero sacro.

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Per loro, la nudità dell’influencer russa Alina Fazleeva ha rappresentato un attacco alla sacralità dell’albero, che si trova sul terreno di un tempio ed è considerato la rappresentazione della vita eterna. Quando Fazleeva è venuta a conoscenza delle critiche ha tentato di fare marcia indietro condividendo una foto di lei e suo marito che chiedono perdono davanti allo stesso albero. Ma era troppo tardi. Due giorni dopo, le autorità di Bali hanno annunciato che la coppia sarebbe stata espulsa dall’Indonesia per aver violato la cultura locale.

“Nonostante si siano scusati, non abbiamo intenzione di perdonarli,” ha detto il governatore di Bali I Wayan Koster in risposta al post di Fazleeva. “Per noi è più importante far valere e rispettare la dignità della cultura balinese che tollerare azioni che la danneggiano e che danneggiano l’immagine del turismo a Bali nel mondo.”

Ma Fazleeva non è l’unica persona straniera che è stata segnalata per aver mancato di rispetto alle regole di Bali. Soltanto una settimana prima del suo scivolone pubblico, le autorità hanno aperto un fascicolo sul canadese Jeffrey Craigen, che aveva postato un video in cui faceva una danza haka in cima al monte Batur, un vulcano dormiente considerato una delle montagne più sacre di Bali—anche lui completamente nudo. Anche lui è stato ugualmente espulso dal Paese.

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Succede da anni che di tanto in tanto uno straniero si metta nei guai nel Sud-Est Asiatico, dai turisti nudi sul monte Kinabalu in Malesia fino all’Angkor Wat in Cambogia. Ma la questione sembra essere particolarmente preoccupante a Bali, il paradiso tropicale indonesiano che ha dovuto sopportare il peggio del turismo internazionale. Ora, in fase di ripresa, gli abitanti dell’isola hanno paura che questi comportamenti raggiungano una diffusione tale da sfuggire a ogni controllo.

“Le persone di qua non possono farci più di tanto perché hanno davvero bisogno del turismo,” ha spiegato a VICE Megasari Noer Fatanti, ricercatrice in comunicazione all’Università Statale di Malang, in Indonesia. “La popolazione balinese è addestrata per accogliere.”

Secondo Megasari, che ha studiato la strategia di marketing turistico di Bali, l’isola è ha avuto per molto tempo l’immagine di paradiso per viaggiatori con la vocazione del vagabondaggio da tutto il mondo. Tuttavia, pur avendo accolto enormi volumi di stranieri sulle sue coste—oltre sei milioni di turisti esteri nel 2019, prima della pandemia—i Balinesi si sono dimostrati eccezionalmente attenti a preservare la propria cultura.

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“Bali è, in un certo senso, un museo vivente. Lì si praticano cultura e tradizioni antiche ma tuttora mantenute molto, molto bene,” ha raccontato a VICE Ravinjay Kuckreja, ricercatore di religioni indigene a Bali. “Anche se entrano in contatto con gente da ogni angolo del pianeta, hanno la capacità di costruire una specie di muro per preservare ciò che appartiene solo a loro, mantenerlo nel loro mondo e non lasciare che il turismo lo intacchi.”

“Piuttosto usano il turismo, con i soldi e l’interesse che ne derivano, per sostenere e alimentare la propria cultura.”

Gran parte dei Balinesi credono in mondi e livelli di esistenza diversi, in cui gli spiriti risiedono dentro ad alberi e vulcani—per questo motivo, capita spesso di trovare offerte lasciate ai piedi degli alberi più grandi. I Balinesi inoltre tendono a non interferire più del necessario con la natura e gli dèi, ha spiegato Kuckreja, eccetto per cerimonie o scopi ben precisi. E per quanto la nudità sia una cosa normale nell’arte tradizionale balinese, apparire nudi—o anche abbigliati in maniera inappropriata—in prossimità di oggetti sacri resta un grave tabù.

“Per come lo vedono loro, il mondo non esiste per essere sfruttato dagli uomini, ma sono gli esseri umani che esistono per mantenere l’equilibrio nel mondo,” ha detto Kuckreja. “In molti casi, i turisti che mancano di rispetto alla cultura locale lo fanno interferendo con questi altri mondi.”

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“Quando un turista passa questo limite e si avvicina al reame degli dèi [o della natura] in maniera irrispettosa, è considerato un atto di impurità e squilibrio.”

Dopo le imprese in abito adamitico di Fazleeva e Craigen, gli abitanti dell’isola si sono affrettati a celebrare rituali di purificazione per l’albero sacro e per il monte Batur, chiedendo scusa agli spiriti che li abitano. E, per paura che altri turisti abbiano la brillante idea di spogliarsi nudi in luoghi sacri, decine di telecamere sono state prontamente installate attorno al tempio di Ulun Danu Beratan, una delle attrazioni più frequentate dell’isola.

Ma al di là degli episodi di nudità per ignoranza (in buona e cattiva fede), Bali è stata spesso testimone di comportamenti irresponsabili da parte dei turisti stranieri. Nel 2020, un influencer russo si è ripreso mentre si lanciava in mare in sella a una motocicletta, causando scandalo tra gli abitanti che hanno trovato l’azione pericolosa e irrispettosa. L’anno scorso, mentre a Bali vigeva l’obbligo di mascherina per combattere il virus Covid-19, due YouTuber hanno filmato un video in cui una entrava in un negozio di alimentari con una finta mascherina dipinta sulla faccia, prendendo in giro i dipendenti del negozio che non se ne sono accorti.

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Secondo Kuckreja nel DNA di queste azioni ci sono anche tracce di colonialismo. “Derivano dalla mentalità coloniale per cui puoi andare a divertirti in Asia e la polizia è corrotta, quindi puoi fare quello che ti pare,” ha detto.

Dopo una serie di titoli sui giornali sul comportamento irrispettoso da parte dei turisti, alcuni abitanti non ne possono davvero più. L’imprenditrice Niluh Djelantik, chiamata affettuosamente dai suoi concittadini “Signora Espulsioni,” ha messo in chiaro di non volerla far passare liscia a chi si comporta male.

“È questo il motivo per cui sono così severa con loro, per fargli capire che ciò che non faresti nel tuo paese, non dovresti farlo neanche nel nostro. Semplicemente questo.”

Fazleeva e Craigen compaiono entrambi in un video postato da Niluh su Instagram per esprimere pubblicamente il suo disgusto. “TRASHY TOURIST. GO BACK TO YOUR HOME!!!!” ha scritto nella didascalia. “Chi vuole divertirsi e passare tempo sulla nostra isola è benvenuto. Ma se non ci rispettate, vi attendono l’espulsione e le conseguenze del caso.”

Per Niluh, la serie di comportamenti irrispettosi da parte dei turisti è stata una delusione, specialmente per un posto che si vanta di offrire agli stranieri una finestra sulla propria ricca cultura.

“Bali merita un turismo di qualità tanto quanto i turisti meritano un ambiente accogliente,” Niluh ha detto a VICE. “Non riceviamo più i turisti di qualità che meritiamo.”

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“È questo il motivo per cui sono così severa con loro, per fargli capire che ciò che non faresti nel tuo paese, non dovresti farlo neanche nel nostro. Semplicemente questo.”

Anche se tenersi addosso i vestiti in un luogo sacro potrebbe sembrare semplice buon senso, Kuckreja empatizza con le orde di turisti che arrivano a Bali senza conoscere approfonditamente le tradizioni e i tabù.

“Non ci si può aspettare che [i turisti] conoscano a menadito la cultura balinese e capiscano come pensano gli abitanti,” ha detto Kuckreja. “Penso che per quanto una persona si documenti sulla cultura locale, ci sono sempre dei limiti alla conoscenza quando non si vive in quel luogo.”

“La cosa migliore che i turisti possono fare, di base, è chiedere a un abitante: ‘Ehi, andrebbe bene se facessi questa cosa? Sarebbe un problema se facessi quest’altra cosa?’ Chiedere il permesso è sempre il modo migliore per evitare problemi.”