Salute

Tutte le crisi esistenziali che hai tra i venti e i trent'anni

Beh sì, una decina d'anni di vero terrore esistenziale. Ma poi passa, no?
Daisy Jones
London, GB
Hannah Ewens
London, GB
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Congratulazioni, hai vent'anni. O forse ce li hai da un po'—nel caso, fa lo stesso. Probabilmente non sono proprio come pensavi sarebbero stati. Finisci l’università con una laurea in Storia dell'arte sotto il braccio e le ali ai piedi, e meno di due ore dopo ti rendi conto di vivere in una casa con le pareti ammuffite e coinquilini con cui in teoria non vorresti condividere nemmeno un corridoio. Una laurea di Storia dell'arte, poi? Ma perché? Cosa pensavi quando ti sei immatricolato?

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Bene, non preoccuparti. I vent’anni sono il momento in cui impari tante delle cose dolorose che finiranno con il definirti e plasmarti in seguito. Ci saranno alti, ci saranno bassi, e speriamo che ne verrai fuori come una versione più convinta, spensierata e sicura di te. O almeno così mi è stato detto. Prima che succeda, però, ecco ogni singola crisi esistenziale che vivrai nei tuoi vent'anni.

Quando diventerò grande?

Guardando le foto dei tuoi genitori con le felpe Lacoste, le foto che sembrano esattamente quelle che fai con la usa e getta ai tuoi amici, hai un’illuminazione. I miei avevano questa età quando si sono incontrati, si sono laureati, mi hanno concepito o hanno comprato casa. Oggi tutto ciò sembra impossibile, no? Quindi, qual è la mia tabella di marcia adesso? Devo solo avere fiducia che a 29 anni succederà tutto insieme, come capita agli influencer?

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Chi sono io?

Ti rendi conto che hai scelto in maniera quasi del tutto arbitraria una laurea in base alle pacche sulle spalle che hai ricevuto da piccolo e ora devi deprogrammare te stesso dalle aspettative della società e dal circolo vizioso di ricompensa minima del capitalismo. Cosa faresti se potessi scegliere? Ma cazzo, è troppo tardi, e comunque tutti i lavori consistono nel rispondere alle mail, no?

Non guadagno abbastanza, perché una donna dovrebbe voler stare con uno squattrinato come me?

È triste, ma i maschi etero sentono ancora il peso di dover portare a casa un bello stipendio per conquistare una possibile compagna, anche alla fine di questo decennio. Fortunatamente, come praticamente ti dirà qualsiasi stanca controparte femminile, oltre all’avere un lavoro, delle amicizie, potenzialmente una famiglia di qualche tipo a un certo punto, guadagnarsi uno stipendio decente per pagarsi il botox preventivo, la manicure, dei cagnolini e tutte le robe belle che amano le ragazze sta anche quello sulla lista delle cose praticamente impossibili.

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Il pianeta sta morendo

Vedi anche: altre crisi esistenziali. Metterai le tre micro-crisi precedenti nella giusta prospettiva, quando capirai che tempo qualche altra ondata di calore le teste di tutti quelli che conosci saranno palle di fuoco incandescenti.

Potrò mai smettere di condividere casa con dei coinquilini?

Stai traslocando nella stessa città per la nona volta in sette anni e pensi: magari dovrei andare a convivere con la ragazza con cui sto da tre mesi per smezzare l'affitto? Dovrei trasferirmi nell'hinterland per risparmiare? Dovrei fare assolutamente tutto ciò che è in mio potere per evitare di vivere con degli Erasmus di passaggio? L'unica risposta è pregare che il mercato degli affitti diventi così caro da estrometterti per sempre—semplice semplice.

Mi piacciono davvero tutti i miei amici?

Da ragazzini, “avere degli amici” consisteva nel cercare di comprare lattine di birra al supermercato, copiarsi i compiti l'un l'altro e decidere chi ti piaceva e chi no. Ma ora hai 25 anni e ci si aspetta che tu contribuisca a gruppi WhatsApp e che tu vada ai brunch e metta la tua quota per Airbnb in cui non ricordi nemmeno di aver accettato di andare, in posti come Lisbona. Potresti andare avanti così, alimentando relazioni morte con persone che non hai mai scelto attivamente, ma con cui piuttosto hai condiviso un’aula o un capo, oppure potresti trovare persone che ti piacciono per davvero.

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Sto facendo abbastanza sesso?

Le mie tette non saranno mai più così belle, pensi, facendo ondeggiare il corpo davanti allo specchio, e poi saltellando delicatamente per controllare velocità e ombre. Ma come recita il vecchio adagio: se un albero cade in una foresta e nessuno è lì per sentirlo, fa davvero rumore? NB: Questa sarà la causa di almeno una delle tue rotture—e va bene così! Perché la risposta è no.

La questione scaffali

A che punto si passa dal “non pensare agli scaffali” ad “avere una propria cassetta degli attrezzi per montare gli scaffali”? Nessuno lo sa, nemmeno tuo padre, che sostiene di aver imparato da solo a mettere su scaffali all'età di sei anni.

L’anima gemella non esiste

Hai letto da qualche parte che tutti hanno tre grandi amori, e il terzo statisticamente dovrebbe essere “l’anima gemella.” Ma aspetta un attimo, tu hai 25 anni e ne hai avuti quanti, sette? Otto se conti quella con cui hai limonato in un locale e nove se metti nel computo la persona con cui hai iniziato a frequentarti di recente. Quindi o è sbagliata la formula, o lo sei tu.

Improvvisamente, ti rendi conto di tutto quello che non avevi capito anni fa: che il matrimonio è una farsa, che la monogamia è ideale, in teoria, ma ora l'aspettativa di vita si è allungata e siamo tutti dei semplici mortali che campano negli errori dei genitori. Oppure, semplicemente, l’anima gemella è un concetto inventato da un gruppo di fanatici religiosi.

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Le persone che si trasferiscono in provincia, fanno 2/4 figli e ignorano le ultime pretenziosissime mode in fatto di cibo sono più felici di me?

O sei uno di loro o non lo sei. Hai dai cinque agli otto anni circa per decidere. Scegli bene.

Ho già raggiunto il mio massimo?

Mi restano ancora svariati anni per realizzare i miei sogni, pensi tra te, mentre te ne stai in mutande a guardare l’ennesimo documentario su Netflix. Ma poi arriva la schiacciante consapevolezza che a X Factor saresti già nella categoria “Over”, i calciatori e le modelle hanno dieci anni in meno di te, e non sai davvero come funziona TikTok.

Quindi, ricapitolando, quando diventerò grande?

Sei tornato da dove hai iniziato, un Tom Hanks millennial in attesa di trovare la tua proverbiale macchina del mago Zoltar. Sei ancora un bimbo grande, ma almeno ora hai degli articoli che dicono cose come “Non si è adulti fino ai 30 anni, dicono gli scienziati” e puoi tirare un sospiro di sollievo sulla tua sedia ergonomica, mangiarti dei biscotti e scrivere un post Instagram a riguardo.

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