Cultura

Alcuni fan di Harry Potter ci spiegano perché ora vogliono coprire i loro tatuaggi

Il dibattito intorno a JK Rowling e i suoi riferimenti transfobici ha messo alcuni fan di Harry Potter davanti a un bivio.
Harry, Ron e Hermione lanciano un patronus
Immagine di Brian Selznick per Scholastic.

Quando JK Rowling, autrice della saga di Harry Potter, ha scritto un trattato di 4.000 parole sulle sue opinioni in merito alle persone transgender, il 10 giugno del 2020, era già appesa a un filo. Dopo anni di rettifiche e faticose aggiunte alla serie e riferimenti transfobici in altre sue opere, per molti essere fan di Harry Potter è diventato complicato. Avevo già pensato di farmi coprire il simbolo dei doni della morte che ho tatuato addosso, ma il 10 giugno quel pensiero è diventato una certezza. La mia relazione con Harry Potter da adulta era già conflittuale; a quel punto non vedevo più l'ora di farmi rimuovere il segno del passato.

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Non sono l'unica che si sente così. Su Twitter in tanti hanno espresso il desiderio di liberarsi di tatuaggi dedicati a Harry Potter. L'artista Molly Ostertag si è offerta di aiutare alcuni fan a disegnare un nuovo tatuaggio con cui coprire quello vecchio, in cambio di una donazione a un'organizzazione che si occupa di donne trans di colore.

Tre fan hanno parlato con VICE dei loro tatuaggi di Harry Potter e dei piani che hanno per disfarsene.

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Il tatuaggio di Laney combina il simbolo dei doni della morte, che nei libri segnala ad altre persone che anche tu sei su un sentiero specifico e simile al loro, e un cervo, che è il patronus di Harry.

"All'inizio avevo fatto solo il simbolo dei doni della morte sulla mia spalla, nel 2011," ha detto Laney. "Ero dentro fino al collo alla fandom di Harry Potter su Tumblr. Mi aveva completamente travolta, soprattutto il finale dei film. E mi sono detta: devo incidere questa cosa sul mio corpo per sempre."

Laney ha detto che il piano era aggiungere altri dettagli al tatuaggio. Ora, non ne è più tanto sicura.

A Harry Potter tattoo depicting the deathly hallows and a stag.

"Con l'età adulta, sono diventata anche più critica," ha detto. "È molto molto strano ora trovarmi in questa spirale di reale comprensione di JK Rowling come autrice e dell'opera in sé."

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Ci sono molti dettagli nel testo originale della saga che fanno alzare gli occhi al cielo. I goblin banchieri di Gringott sono descritti come creature avide dal naso adunco che controllano le banche del mondo dei maghi, il che suonerebbe antisemita anche se fosse una scelta inconsapevole. Il modo in cui la saga tratta i personaggi non-bianchi, come Parvati Patel, Dean Thomas e Cho Chang—che si chiama davvero Cho Chang—non è mai esattamente stellare. Laney ha considerato di farsi coprire il tatuaggio quando le aggiunte e le rettifiche ai testi originali di Harry Potter sono passate dall'essere benvenute a decisamente strane.

La prima volta che Rowling ha modificato l'opera dopo la sua pubblicazione è stato per rivelare che Silente (Dumbledore nella versione inglese) era gay. Al tempo, Laney era felice della notizia.

"Io non avevo ancora fatto coming out all'epoca. Ero tra quelli che hanno detto, 'Oh, caspita. È fichissimo che l'abbia fatto.'" ha detto Laney. "Ero proprio entusiasta. Ma era perché non avevo ancora fatto i conti con ciò che provavo rispetto al mio stesso essere queer."

E la gioia immediata per queste revisioni non è durata. Anzi, è proprio diventata l'opposto.

"La cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato quando ha iniziato a parlare delle altre scuole di magia nel mondo," ha detto Laney. Le informazioni sono su Pottermore, il sito-enciclopedia di Harry Potter. "È stato imbarazzante, soprattutto perché ero lì che speravo in nuovi contenuti. Ma nuovo non significa buono."

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Oltre ad aver deciso che esiste una sola scuola per tutto il continente africano, si aggiunge la mancanza di chiarezza sulla presenza delle popolazioni native americane nella storia magica dell'America e il fatto che la scuola di magia in Giappone abbia un nome grammaticalmente scorretto. Laney aveva appena fatto aggiungere il cervo al suo tatuaggio quando le informazioni sulle scuole sono comparse.

"Ha adottato una visione estremamente ristretta, estremamente inglese del resto del mondo, senza parlare con persone che provengono da quelle culture," ha detto Laney.

L'emergere della transfobia di Rowling ha successivamente deluso ulteriormente Laney, ma è arrivata in un momento in cui aveva già smesso di considerarla un'autrice di riferimento.

"Ho perso un idolo, in un certo senso," ha detto. "La sua creatività mi appassionava molto ed è stata una delusione terribile. Sto ancora facendo i conti su come questo condiziona il modo in cui guardo alla saga ora."

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Jordan aveva 11 anni quando ha letto il primo libro di Harry Potter, la stessa età di Harry quando ha ricevuto la lettera da Hogwarts. Jordan ha detto che, come molti fan della saga, è cresciuto con Harry. Nonostante i libri fossero molto popolari quando era bambino, era tra le poche persone che conosceva che avevano letto tutti i volumi.

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"Vivendo al sud, dove, sai, 'è tutto stregoneria e diavoli' e via dicendo, un sacco di persone mollavano la saga," ha detto Jordan. "Non ricordo che altri amici abbiano letto a fondo la serie come ho fatto io."

L'escapismo di Harry Potter era ciò che manteneva l'interesse vivo in lui.

"Da adolescente figlio di genitori appena divorziati… Hogwarts sembrava davvero un posto in cui potevi andare e un posto dove potevi fuggire da tutta la merda che dovevi sorbirti nella vita reale," ha detto.

Il tatuaggio di Jordan—il simbolo dei doni della morte fatto hand-poke—è stato inciso da un amico. Ha iniziato a farsi tatuaggi quando aveva 18 anni e sapeva che uno sarebbe stato di Harry Potter.

"Eravamo in un vecchio magazzino dove andavamo spesso," ha detto Jordan. "Mia moglie, che all'epoca era la mia ragazza, stava impazzendo perché mi stavo per tatuare in quel posto disgustoso. Ma sì, l'ha fatto. Ha legato un ago a una penna e mi ha tatuato."

A stick and poke tattoo of the deathly hallows

Quando Jordan è andato all'università ha studiato letteratura inglese e ha imparato a guardare in modo più critico qualsiasi opera. Compreso Harry Potter.

"Ho iniziato ad accorgermi di certe cose, tipo 'ehi, qui scrive che la schiavitù è una buona cosa,'" ha detto Jordan, riferendosi agli elfi domestici della saga, che si rifiutano di essere liberati. Jordan si ricorda anche che Rowling ha poi aggiunto in un secondo momento che il personaggio secondario di Anthony Goldstein era ebreo e che i maghi non avevano fognature, ma cacavano per terra e la facevano sparire col teletrasporto. Jordan ha detto che gli è sembrato che dire che Goldstein era ebreo, per sottolineare che gli ebrei vanno a Hogwarts, fosse un po' arbitrario. Immaginare maghi che defecano ovunque, invece, era almeno esilarante.

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È stata la dichiarata transfobia di Rowling, però, a cambiare il suo rapporto con la saga.

"Non rappresenta più ciò che rappresentava una volta," ha detto. "Voglio dire, ci sono già parecchie cose al limite in questi libri. E ora devo rivalutare il mio rapporto con loro e il significato che hanno avuto."

"Guardando il tatuaggio ho iniziato a pensare che se qualcuno dei miei amici che sono trans lo vede, non voglio che pensi che sono d'accordo con quello che dice Rowling," ha proseguito.

Ugualmente, Harry Potter è stata una parte importante della sua vita. Anche se non rappresenta più il luogo sicuro in cui fuggire che era per Jordan da ragazzo, sa che il processo di rivalutazione sarà lungo.

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Kay ha detto che il suo tatuaggio, sempre il simbolo dei doni della morte, era un modo per relazionarsi con i bambini che incontrava nel suo lavoro. Gestisce una biblioteca per ragazzi delle medie e delle superiori.

"Era un buon modo per rompere il ghiaccio," ha detto. "E all'inizio era bello."

Kay è non-binary e si è fatt* tatuare insieme a una persona amica che è trans. Per gli studenti con cui lavorava, il tatuaggio sul suo avambraccio era un segnale che Kay leggeva il tipo di libri che amavano anche loro. Quando Rowling ha iniziato a esprimere le sue opinioni sulle persone trans, le cose sono cambiate.

A tattoo of the deathly hallows on a forearm.

"La prima volta che ha detto qualcosa, ho reagito tipo 'Uff, ok, bene, magari capirà che si sbaglia,'" ha detto Kay. "Alle sue ultime uscite, ho detto 'ok, devo fare qualcosa.' In parte, era una questione personale. Non voglio avere una cosa sul mio corpo che ora è amara anche per me. In parte, c'è anche una ragione egoistica. Non voglio che le persone mi guardino e diano per scontato che condivido le sue opinioni."

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Quando la saga è stata pubblicata, Kay non solo l'ha amata, ma ha anche partecipato attivamente alla fandom online. Ha detto che la rilettura che faceva ogni anno della saga includeva anche il Shoebox Project, un'estesa fanfiction che racconta la storia d'amore tra Remus Lupin e Sirius Black durante gli anni di scuola. Per Kay, la fandom sopperiva a ciò che nei testi originali non c'era.

Kay ha letto con interesse racconti sulla storia romantica tra Sirius e Remus, così come tra Harry e Draco. Per Kay, i personaggi che esistono nella fanfiction non assomigliano molto a quelli nell'opera di Rowling, per la quale Sirius e Remus sono entrambi eterosessuali. Ci sono aspetti di Harry Potter che la fandom ha trasformato per sempre—alcuni fan hanno immaginato che James Potter fosse desi, o che Sirius e Remus fossero appunto innamorati, o che Peter Minus riesca a redimersi. La relazione di Kay con questi testi trasformativi è più o meno intatta. Ma tornare ai libri veri e propri è tutto un altro paio di maniche.

Kay ha detto che non faceva che leggere la saga da bambin* e, nonostante tutto, vuole che suo figlio, che ha due anni, un giorno la legga. Non vuole però chiedersi quando la rileggerà personalmente.

"Quando lo farò, sarà un'esperienza profonda e intricata di riassestamento. Non me la sento ancora," ha detto Kay. "Non voglio sapere quando vorrò farlo."

A deathly hallows tattoo on someone's back.

Certi giorni sono così consapevole del mio tatuaggio che vorrei chiedere scusa alle persone per averlo inciso sulla mia pelle. Un tempo Harry Potter era una parte talmente intrinseca alla mia esperienza del mondo che farmi un tatuaggio a tema era scontato. Come Jordan, anch'io sono cresciuta con Harry. Come Kay, anche per me la fandom è diventata un luogo dove esplorare ed espandere quei testi. Come Laney, un tempo ammiravo JK Rowling come autrice e come donna che diceva di essere una femminista. È stato strano parlare dei libri con altri fan, goderne in qualche modo. So che la retorica che lei esprime danneggia un'opera che prima potevo deridere con leggerezza per le sue parti più assurde (perché festeggiano il Natale? I maghi credono a Gesù?).

Penso di aver finalmente deciso che lo coprirò. Con l'età mi sono appassionata molto al giardinaggio e prendermi cura di piante e fiori mi conforta tanto quanto mi confortava leggere Harry Potter. Le piante e i fiori possono simboleggiare la crescita; forse sostituendo i doni della morte con un'immagine di una pianta che ho coltivato io, posso imparare a separarmi da un'infanzia a cui so che non posso più tornare.