teamLab: teamLab mira a esplorare una nuova relazione tra uomo e natura e tra se stesso e il mondo attraverso l'arte. La tecnologia digitale ha permesso all'arte di liberarsi dai confini fisici e trascendere. teamLab non vede alcun confine tra uomo e natura e tra sé e il mondo; l'uno è nell'altro e l'altro nell'uno. Tutto esiste nella continuità di una vita che è lunga, fragile ma miracolosa, e senza confini.
teamLab, Four Seasons, a 1000 Years, Terraced Rice Fields-Tashibunosho, 2016, Digital Work, 6 channels, 1000 years © teamLab — immagine per gentile concessione di teamLab e Pace Gallery
Anche se teamLab non si considera consapevolmente un Artista Ambientale, un tema comune alla maggior parte delle nostre opere d'arte è quello della cooperazione e dell'armonia tra l'uomo e la natura, e l'esplorazione di questo rapporto. Abbiamo un'opera in cui, quando le persone toccano la natura, i fiori appassiscono e muoiono, ma quando le persone sono attente alla loro distanza dai fiori, gli esseri umani in realtà nutrono la natura.Una delle nostre opere meno recenti, 100 Years Sea, del 2009, è un'opera digitale con un tempo di esecuzione di 100 anni, che ritrae l'innalzamento del livello del mare a causa del riscaldamento globale e la distruzione di bellissimi paesaggi naturali. Questo è stato fatto tenendo a mente l'ambiente, ma l'ambientalismo non è l'unico tema principale dell'esplorazione di teamLab.
teamLab, Universe of Water Particles on a Sacred Rock, 2017, Digitized Nature © teamLab — immagine per gentile concessione di teamLab e Pace Gallery
Gli esseri umani hanno creato molti artefatti diversi prendendo in prestito il potere della natura. Non solo opere d’arte come le sculture, ma anche capanne e strade. Ogni artefatto è fatto con la natura. Ma pensavamo che l'uomo potesse creare qualcosa usando la natura così com'è, senza alcun intervento fisico. L'arte digitale usa cose come il software, i sensori, la rete, la luce e il suono. Queste cose sono immateriali e non hanno alcun impatto fisico.
teamLab, Drawing on the Water Surface Created by the Dance of Koi and Boats – Mifuneyama Rakuen Pond, 2015, Interactive Digitized Nature, 13min 24sec, suono: Hideaki Takahashi © teamLab — immagine per gentile concessione di teamLab e Pace Gallery
Morte ed estinzione non sono al centro dei nostri progetti. Più che di queste finalità, vorremmo esplorare la continuità del tempo e il fragile, miracoloso, ma continuo rapporto tra l'uomo e la natura.
Il Mifuneyama Rakuen Park di 500.000 metri quadrati è stato creato nel 1845, alla fine del periodo Edo. Al confine del parco si trova il famoso albero sacro Okusu di Takeo Shrine, che ha 3.000 anni. Sempre nel cuore del giardino si trova un altro albero sacro di 300 anni. Conoscendo il significato di tutto questo, i nostri antenati hanno trasformato una parte di questa foresta in un giardino, utilizzando gli alberi della foresta naturale. Il confine tra il giardino e la foresta selvaggia è ambiguo, e quando si vaga per il giardino, prima che ce se ne accorga, la gente si trova ad entrare nei boschi e nei sentieri degli animali."Noi esistiamo come parte di un'eterna continuità di vita e morte, un processo che continua da molto tempo"
teamLab, Memory of Continuous Life, 2017, Digitized Nature, Sound: Hideaki Takahashi © teamLab — immagine per gentile concessione di teamLab e Pace Gallery
teamLab Exhibition view of MORI Building DIGITAL ART MUSEUM: teamLab Borderless, 2018, Odaiba, Tokyo © teamLab — immagine per gentile concessione di teamLab e Pace Gallery
Non sono le tecnologie digitali a sottolineare i significati di questi luoghi, ma l'arte. Per noi, la tecnologia digitale è solo uno strumento che usiamo per creare arte, ed è attraverso quest'arte che possiamo esplorare il significato in questi luoghi.
teamLab, Megaliths in the Bath House Ruins, 2019, Interactive Digital Installation © teamLab
Vogliamo che le persone siano coinvolte nel mondo. Vogliamo ripensare il più possibile il confine tra il mondo e noi stessi. Vivendo in città, ti senti come se ci fosse un confine tra te e il mondo, ma il mondo è davvero destinato a coinvolgerci. Potrebbe anche trattarsi solamente di una piccola modifica, ma il mondo è qualcosa che cambia a causa della tua esistenza. Crediamo che ci sia un rapporto continuo e senza confini tra noi e il mondo.Vogliamo creare un'esperienza che trasformi l'esistenza di altri estranei in qualcosa di positivo, in cui il rapporto tra il mondo e il sé è senza confini e continuo. Non c'è un confine perfetto tra le persone, ma piuttosto, è più ambiguo e relazionale, anche se l’altro è un estraneo.
teamLab, Floating in the Falling Universe of Flowers, 2016-2018, Interactive Digital Installation, Endless, Sound: Hideaki Takahashi © teamLab — immagine per gentile concessione di teamLab e Pace Gallery