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Cibo

Il Migliaccio Napoletano, il dolce con sangue cercatissimo su Google nel 2017

I Google Trends 2017 svelano un paio di chicche, fra cui il piatto tipico napoletano.
Andrea Strafile
Rome, IT

Una delle cose più belle di quando finisce un anno solare sono i resoconti di quello che è successo. Cose belle, cose brutte, cose e basta.

Nella categoria cose e basta, il re delle classifiche è Google e i suoi trends.

Stando ai Google Trends 2017, fra le cose - nuove - più cercate dagli italiani, al primo posto assoluto ci sarebbe addirittura Nadia Toffa, tanto che gli americani si sono chiesti: “Chi diavolo è Nadia Toffa? Perché è il terzo personaggio più cercato al mondo?!?!”.
Seguono, per le ricerche italiane, l’Hotel Rigopiano e Italia-Svezia, come se tutta una nazione lo avesse cercato compulsivamente per capire che cazzo sia successo, se fosse tutto vero.

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Ma Google Trends non si limita a fornire le ricerche più frequenti: divide tutto per categoria con grande piacere dei feticisti dell’ordine e delle classifiche.

Tra le cose più stupefacenti ricercate quest’anno dai nostri connazionali, tra Cosa vuol dire Mannaggia? e Perché le cicale cantano? Si inserisce tutto un mondo legato al mondo del cibo. Chi merita merita allora il primo posto nei Google Food Trends? Una ricetta? La differenza tra baccalà e stoccafisso? No, signori. In vetta troviamo Come Faccio le Olive in Salamoia?, accompagnato dal più classico Come Fare la Marmellata di Albicocche.

Simbolo di un ritorno all’esistenza contadina? Sarebbe fico.

E poi, certo, le ricette, immancabili e sempreverdi. Con una sorpresa. La ricetta più cercata quest’anno - o meglio quella che ha avuto un incremento pazzesco di visite rispetto all'anno precedente - è Migliaccio Napoletano.

Nella speranza che visti i trends tutti si mettano a ricercare Migliaccio Napoletano e finiscano su quest’articolo, fornirò delle informazioni. A Napoli lo conoscono tutti. Da secoli. Il nome deriva dal miglio, cereale con cui veniva fatto anticamente secondo la tradizione contadina, al posto dell’attuale grano. Per rendere il tutto più nutriente la farina veniva mischiata col sangue delle vacche. Ricotta, semolino, zucchero, vaniglia, arancia, uova e burro sono le cose che ci vanno dentro adesso. Un po' gli ingredienti della sfogliatella, ma a forma di pastiera.

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Per curiosità abbiamo chiamato la Pasticceria Scaturchio di Napoli, una delle più centrali e pornografiche che esistano, cercando di sapere come vivono il fatto che il Migliaccio sia la cosa più cercata in materia di ricette.

“Ah, sì? Beh, è Buóno assaje”.
E hanno riattaccato.

Scavando un pochino sotto, tra la ricetta della Carbonara (sul serio dovete cercarla????) e quella della pastiera (che serve, serve terribilmente), la curiosità dell’anno se l’aggiudicano le Fave dei Morti, deliziosi biscottini alla farina di mandorle che, pare, siano una ricetta della tradizione romana.

Sono anni che vivo a Roma, ma grazie Google, perché non ne avevo la più pallida idea…