Le sculture in legno di Michael Anderson sono il più lontano possibile dalle tecniche di intaglio vecchia scuola. Tramite la programmazione di una macchina specializzata nel controllo numerico computerizzato (CNC), intaglia pattern geometrici incredibilmente intricati su pezzi di compensato.
“Mi interessa sfruttare questa tecnologia per esprimere arte attraverso le forme, le texture e la percezione dello spazio,” Anderson ha spiegato su Instagram. Il processo in sé richiama le precedenti versioni sottrattive di stampe 3D, che ricavavano gli oggetti desiderati da blocchi di legno. Prendendo spesso i titoli per i suoi lavori dalle pronunce fonetiche dei fenomeni che rappresentano, (ad esempio: /ˈspīrəl/, /ˈärˌɡīl/, and /rəˌvərbəˈrāSH(ə)n/), l’occhio di Anderson nel trovare pattern nel legno produce risultati sempre più affascinanti.
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“Ogni materiale si esprime in modo unico,” spiega Anderson riguardo le sue nuove fatiche, che vanno dalla realizzazione di sculture di gesso e resina, all’utilizzo di una fresa rovesciata a tre facce. “Sperimentare con materiali diversi mi permette di capire i limiti non solo dell’hardware, ma anche dei materiale in sé.” Come risultato, è stato capace di trasformare le sue sculture di legno a pattern relativamente piatte in eleganti cubi 3D.

Revealing layers, Michael Anderson, 2015.

[vawr-teks], Michael Anderson, 2015

Liquidwood, Michael Anderson, 2014
(saɪˈmætɪks), Michael Anderson, 2015

/rəˌvərbəˈrāSH(ə)n/, Michael Anderson, 2015

Hybrid scripts resulting in layered valleys, Michael Anderson, 2014

/ˈärˌɡīl, Michael Anderson, 2014

More tool paths, Michael Anderson, 2014

Experimenting with a 3 sided flip mill, Michael Anderson, 2015

Sand, paint then repeat, Michael Anderson, 2015
Guarda altre sculture di Anderson sul suo profilo Instagram e sulla pagina Behance.
H/t Instagram
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