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Cibo

L'evento a Milano dove provare 7 prodotti gastronomici di cui non hai mai sentito parlare

Insaccati di interiora, formaggi allo zolfo, olio d’oliva ispirato ai Tarocchi. Abbiamo cercato le cose più strane che ci saranno a Milano Golosa.
Andrea Strafile
Rome, IT
Foto di Carmasciando via Facebook

Qui hai tutto, con le Qui hai tutto, con le due sbavature corrette (e il finale, dove dici che sono tutti ignoranti: regola numero due di Roberta, non insultare il lettore)

Ogni mattina un milanese si sveglia e sa che sarà subissato di eventi gastronomici ai quale mettere "sono interessato" su Facebook, e dei quali molto probabilmente si dimenticherà durante le settimane che precedono l'appuntamento.

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Ma noi siamo qui a dirvi che a questo evento non solo dovete mettere "parteciperò", non dovete assolutamente scordarvelo. Stiamo parlando della settima edizione di Milano Golosa, in programma dal 13 al 15 ottobre a Palazzo del Ghiaccio. Prodotti spaziali da provare a comprare, panini, workshop, assaggini, insomma un bel po' di cose, ovviamente di nicchia, che urlano alla diversità e alla conoscenza.

Foto Milano Golosa 2017 via Facebook

Tre giorni in giro per prodotti di cui difficilmente avete sentito parlare o che mai avreste pensato, come il formaggio dell’Alta Irpinia dai sentori vulcanici che sa di zolfo, uno di bufala con crosta fiorita che con la stagionatura si ammorbidisce invece di indurirsi e salumi di interiora che quando sapete come vengono fatti non pensereste mai di assaggiarli e alla fine tornate a casa con le shopper piene.
Presidi SlowFood, prodotti etici, territori sconosciuti da conoscere, dialoghi sui grani antichi, il pane spiegato da Davide Longoni, show cooking, tutto sotto lo stesso tetto per chi vuole pasteggiare sul sicuro e chi invece vuole provare qualcosa di più estremo.

Foto Milano Golosa 2017 via Facebook

Abbiamo pensato di fare un viaggio anticipato tra le bancarelle degli espositori per tirare fuori, prima che tutto abbia inizio, i prodotti più strani, interessanti e, insomma, tutto quel filone che non sia la solita (seppur fantastica), Mozzarella di Bufala da mangiare a cubettini. Così sapete perché non dovreste per nessun motivo al mondo perdervi Milano Golosa edizione 2018.

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Biroldo. Foto via Antica Norcineria

Passeggiando potreste ritrovarvi per esempio di fronte al Biroldo, che se sei delle parti della Garfagnana o di Massa Carrara lo conosci, altrimenti beh, io non ne avevo mai sentito parlare.
Un salume fatto interamente di scarti dove vengono pigiati insieme cuore, testa, lingua, cotenne e polmone del maiale, il tutto lessato, legato con il suo stesso sangue e insaccato nel suo budello insieme a un pizzico di sale, cannella, noce moscata e chiodi di garofalo. Quella cosa di cui vi parlavo prima, che a sentirlo fa piuttosto schifo, ma che alla fine vorrete riempirvici le borsette di assaggini da riportare a casa.

Foto di Arcenni Tuscany via Facebook

Poi le chiocciole, che non sono una novità, si mangiano in diverse parti d’Italia nei modi più disparati e sì, sono buone. A Milano Golosa i ragazzi toscani dell’azienda Arcenni porteranno le loro, completamente biologiche, declinate in diverse forme curiose che devono essere una bomba: ragù di chiocciola, patè di chiocciola, chiocciola al tartufo e chiocciola coi porri. Detto così sembrava Bubba di Forrest Gump, ma insomma avete capito. Un sacco di chiocciole.

In mezzo ai 200 espositori, c’è uno degli stand che sono sicuro piacerà a molti. Perché è seriamente etico e ci stanno facendo un lavoro da pazzi. Il pesce Cobia è un pesciotto caraibico a carne bianca che viene allevato da Open Blue. L’allevamento avviene in modo totalmente giusto, monitorato, in mare aperto e il pesciotto mangia solo cose adatte a crescere sano.
Ed è incredibile, perché con tutti questi accorgimenti la carne che ne viene fuori è completamente priva di parassiti, quindi non serve che sia abbattuta. Potete prenderlo, tagliarlo e mangiarvelo senza problemi. Viene chiamato la Ricciola Nera, anche se è rosa come le guanciotte di un bambino e si mangia crudo, cotto, alla griglia, davvero come vi pare. Una di quelle soluzioni per un mondo migliore folli, ma che ci piacciono parecchio.

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Se siete amanti delle verdure, ci sarà anche il minestrone biodiverso di Centrale della Frutta, un’associazione di contadini e allevatori dell’Emilia-Romagna, Liguria e Toscana, che hanno come obiettivo quello di impegnarsi per far rivivere antiche varietà di verdure e razze animali quasi estinte da decenni. Una di quelle iniziative che ci fanno venire gli occhi a cuore.

Foto Milano Golosa via Facebook

Rimaniamo nell'agroalimentare con una cosa che lascia sempre basiti, se non la si conosce: la Melanzana Rossa di Rotonda, una melanzana dal colore inusuale - sembra un pomodoro - e ha un gusto particolarissimo, a metà fra la classica melanzana e il pomodoro appunto. Viene coltivata in Basilicata, e in generale nel Parco Nazionale del Pollino anche in Calabria. Non perdetevi lo stand del Consorzio per nessuna ragione al mondo.

La bottarga di Cabras non è strana, ma si mangia all’infinito, le mostarde di ogni tipo tappano il buco su pezzetti di pane quando avete bevuto troppo e il formaggio si assaggia dopo pranzo.

Quello di Carmasciando, di cui vi ho parlato in apertura, è particolare perché sa di zolfo, ma non è affinato nello zolfo. Le pecorelle pascolano in questa zona dove c’è un lago ribollente solforoso, che conferisce all’erba intorno quel sapore. Quindi il latte che ne esce fuori ha direttamente quel gusto.

E per finire, tra i duecento espositori, c’è anche l’ O lio d'oliva dei ragazzi di Bono Olea Mundi: un mastro oleario, una chef e una creativa hanno pensato bene di fare una linea di 7 oli, ognuno con una monocultivar d'ulivo caratteristica di una specifica regione d'Italia, ognuno ispirato agli Arcani Maggiori dei Tarocchi, per far capire a colpo di naso i sentori atavici che ci saranno all’assaggio. Dal classico intenso, a quello che ha il profumo di ciliegia.

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Foto per gentile concessione di Olea Mundi

Insomma, se dal 13 al 15 ottobre avete voglia di passare delle giornate a scoprire come abbinare il caffè a un panino, cos’è il movimento dei grani antichi, storie di filiera di cioccolato, o semplicemente volete fingere di essere esperti di birre scolandovi una quantità illimitata di assaggi di Birra del Borgo con il solo scopo di sbronzarvi alle quattro di pomeriggio, siete nel posto giusto.

Prendete il vostro bicchiere, portate gli stuzzicadenti da casa per infilzare tutto il cibo che potete infilzare e passeggiate in mezzo alle persone incredibili che vi faranno rendere conto quanto siamo ancora ignoranti sulle specialità italiane.

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