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Nell'Instagram degli italiani che adorano i piedi

"Ho sempre notato che alcuni uomini mi guardassero i piedi, ma ho avuto decisamente conferma tramite Instagram."
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
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Foto per gentile concessione degli intervistati.

Mettendo un attimo da parte Freud e l'idea che i piedi piacciano in quanto ultimo ricordo felice prima di essere sputati fuori in questo nefasto mondo, il feticismo dei piedi—nonostante le poche ricerche in merito—sembra uno dei più diffusi. E anche se per lungo tempo sul tema hanno fatto da riferimento forum, siti appositi e video anonimi, c'è un luogo piuttosto pubblico in cui l'amore per i piedi è sempre più sdoganato.

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Si tratta di Instagram, dove pagine dedicate, spesso legate al mondo BDSM, si confondono ai tag del genere inseriti da persone più o meno consapevoli. Tra i più consapevoli ci sono sicuramente coloro che in gergo si chiamano "feet influencer."

Ho deciso di contattarne due per parlare delle richieste più assurde che hanno ricevuto, di chi ci fa i soldi e di quanto la loro passione sia considerata ancora un tabù.

Veronica, Miss social feet 2018, Campania

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VICE: Quando ti è venuta l’idea di creare un profilo per amanti dei piedi?
Veronica: Ho cominciato per gioco, vanità, narcisismo. Così, senza che l’avessi fatto in prima persona, mi sono ritrovata iscritta al concorso amatoriale di “Miss feet 2018” in un forum dedicato. Ho fatto dirette, risposto alle domande, trovato il sostegno di molte pagine dedicate ai piedi e l’ho vinto. Poco dopo, il mio profilo—che aveva cumulato un volume di follower piuttosto elevato—è stato chiuso. Non ho mai davvero capito quale sia stata la violazione. Così ho ricominciato da capo.

Come deve essere un piede femminile per essere considerato bello?
Del mio piede piace molto il fatto che sia piccino: è un 36 e mezzo. Inoltre, piace la caviglia sottile, l’arco del piede accentuato, la pianta, e più in generale l’armonia. Un mio follower, appassionato di lettura dei piedi (che funziona un po’ come quella delle mani), mi ha spiegato quali fossero le mie caratteristiche caratteriali in base alla struttura dei miei piedi.

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In generale molti mi dicono che gli piace “l’insieme,” la mia persona nel complesso. La differenza del mio profilo infatti è che, rispetto a molti altri anonimi, ci metto la faccia e aspetti della mia vita.

A parte la lettura dei piedi, che altri commenti o richieste particolari ti son capitate?
C’è chi manda foto “non richieste,” scrive che vorrebbe essere il tuo schiavo, chiede cose legate alla sfera sessuale. Non sono una sprovveduta, so che fa parte del gioco, ma in questi casi glisso bellamente.

Mi sono capitati anche tanti messaggi di ragazze affascinate dai miei piedi e che proponevano degli scambi di foto via chat. Inoltre ho riscontrato molto interesse per il solletico [detto tickling]: sembra che abbia stuzzicato la fantasia di molti da quando ho affermato che in generale non lo tollero. Mi è capitato di fare anche dei video di crushing con modellini e automobliline, ma non con il cibo. Quella tipologia non è nelle mie corde. Nei rari casi in cui ritrovo una mia foto in profilo che ritengo troppo spinto, invece, chiedo di rimuoverla.

A prescindere dal personaggio, mi spieghi come mai i piedi di Chiara Ferragni sono così osteggiati?
Diciamo che, a quanto ho potuto constatare, non sono ritenuti molto armonici: sembrano eccessivamente grandi, non troppo proporzionati rispetto al corpo e con le dita poco sinuose. Poi, son gusti: ci sono persone che amano i piedi tozzi, poco curati, coi coi calli, sporchi.

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Che pensi dei video di Youtube dove si vedono piedi ignoti?
A volte mi vengono mandati in direct a titolo di esempio. Ma a me non piace quando si va troppo oltre. Io posto una foto—come quella dei piedi sulle punte con le calze a rete—di una parte del corpo che considero elegante e basta. Sono ovviamente conscia che sia anche una foto sexy, una provocazione, che stuzzichi la fantasia, ma è fine a se stessa.

Andrea, 26 anni, studente, Lombardia

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VICE: Mi hai detto che non ti reputi un ‘feet influencer,’ ma mi sembra che ci giochi parecchio.
Andrea: Diciamo che in molti mi definiscono così, ma non mi ci reputo. Ho iniziato postare foto in cui figuravano anche i miei piedi perché sono una mia passione: mio padre e mia madre mi hanno sempre detto che è nata da bambino, li cercavo, guardavo sempre a entrambi i sessi. Poi con lo sviluppo, ho capito la mia omosessualità e mi sono concentrato su quelli maschili.

Nel 2013 il feticismo non era ancora un terreno così sdoganato su Instagram, così le mie foto hanno iniziato a circolare su pagine Tumblr o famose come caiofeet, neckfeet2, etc. Poi in generale, mi piace molto curare l’estetica delle foto—e credo che questo abbia contribuito. Altrettanto gli hashtag: prima usavo tipologie esplicite come #gayfeet, ora sto continuando con i classici #malefeet, #feet e simili.

E un bel piede maschile come dovrebbe essere?
Qui si aprono due filoni principali. Ci sono quelli che preferiscono quello proporzionato, con belle dita e unghie, senza particolari imperfezioni; e quelli che preferiscono su tutto la dimensione, più grande è meglio è.

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Giusto per essere discreto, ci tiri su dei soldi?
So che succede, ma non mi interessa monetizzare. Mi è capitato saltuariamente, confesso, di ricevere dei regali che non ho mai preteso. Una volta un ragazzo ha voluto portarmi in Rinascente per vedermi provare delle scarpe. Adesso ho un paio di Gucci che uso ogni tanto. La premessa è che non avrebbe voluto nulla in cambio.

Ho il massimo rispetto per chiunque, aveva questo desiderio, e ci ho guadagnato un paio di scarpe. Però non metterei mai una wishlist Amazon come fanno molti feticisti su Instagram. Non è nelle mie corde.

Altre richieste particolari?
Tramite Instagram ho scoperto, e prima non lo reputavo possibile, che esistono ragazzi eterosessuali che scindono il sesso con le donne dalla passione per i piedi maschili. Mi è capitato di ricevere messaggi come “Io sono etero ma mi piacerebbe massaggiarti i piedi, leccarti i piedi, ti prego organizziamoci.”

Ma leccare i piedi senza fare altro può soddisfare una persona a 360 gradi?
Io mi sono reputato soddisfatto in molte occasioni, nelle quali l’ho fatto attivamente, passivamente o a doppio scambio.

Pensi che la podofilia sia un tabù?
Credo che nel mondo dei feticisti ci siano molte persone che preferiscono, per legittima volontà o forse per paura di un giudizio, nascondersi—e non sarò io a giudicarli. Per me è un modo come un altro per vivere la propria sessualità. Io di questa passione, che poi è la mia vera unica grande passione dal punto di vista sessuale, non ho mai nascosto niente.

Le interviste sono state condensate ed editate per maggior chiarezza.

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