Tecnología

The Forest e il futuro del gaming

The Forest è un open-world survival horror in prima persona che è stato rilasciato in versione alpha il 30 Maggio su Steam Early Access e ha già riscosso un successo significativo, e non solo per i suoi aspetti tecnici. Tuttavia, definirlo in questi termini è riduttivo: The Forest è un videogioco atipico il cui concept sta attirando da qualche tempo un numero crescente di gamer alla ricerca di esperienze videoludiche più intense e coinvolgenti rispetto ai titoli più famosi. 

La “partita” si apre con un incidente aereo di cui apparentemente siamo gli unici superstiti. Ripresa conoscenza, il bambino che era seduto di fianco a noi viene prelevato da una figura umanoide dalle parvenze tribali. Non siamo soli sull’isola in cui ci ritroviamo e ben presto scopriamo che gli indigeni sono una qualche specie di cannibali mutanti—e sono affamati. Immaginate Robinson Crusoe naufragato sull’isola di Lost, e senza buon selvaggio.

Videos by VICE

L’isola è un topos letterario e simbolico tra i più antichi e radicati nella nostra cultura. Un mondo a sé, chiuso, distante e con risorse limitate. Ecco perché è così adatto a rivelare l’essenza della natura umana: il conflitto tra pulsioni biologiche e razionalità, tra cooperazione e individualismo. Pensate al celebre romanzo Il Signore Delle Mosche di William Golding—l’isola non è altro che un dispositivo per sostenere che “l’uomo produce il male come le api producono il miele.”

Non è azzardato dire che The Forest si ricolleghi a questa tradizione simbolica. Dopotutto, chi siamo noi per poter criticare dei cannibali che per sopravvivere sono costretti a darci la caccia? The Forest rimane un survival horror, in cui l’unico “scopo” è sopravvivere il più a lungo possibile, sfruttando le risorse che troviamo e craftando oggetti che ci proteggano dalla natura e dai cannibali. Traendo spunto da titoli come Minecraft e Day Z, anche The Forest si distanzia concettualmente dagli standard più diffusi. Non ci sono missioni da completare, né punti da raccogliere o killstreak da eseguire.

In The Forest è la relazione che stabiliremo con l’isola (e i suoi abitanti) a diventare il principale elemento della nostra esperienza solitaria. L’esplorazione di un vasto ambiente non solo interattivo, ma anche in costante mutamento è da tempi recenti una possibilità che un numero crescente di gamer ricerca nei nuovi titoli—pensate al successo di Skyrim

Tuttavia, l’aspetto più interessante di The Forest è l’aver già creato una rigogliosa community online che non soltanto si scambia consigli e tecniche di sopravvivenza, ma anche informazioni biologiche su flora, fauna e geografia dell’isola e, più importante, i racconti e le impressioni della propria esperienza personale. Su reddit è facile trovare veri e propri diari dei giorni trascorsi sull’isola. Il nostro Robinson Crusoe sull’isola di Lost ha aperto un blog.

Sembra insomma che nel nuovo panorama del gaming la condivisione della propria esperienza con altri giocatori abbia preso il posto di classifiche e obiettivi standard. Si spera che anche le case di produzione più importanti ne terranno conto per i videogiochi futuri, in modo da risparmiarci l’ennesimo Call Of Duty.

Thank for your puchase!
You have successfully purchased.