relazioni

Il mirroring è il mio modo preferito per capire se uno vuole provarci con me

L'effetto camaleonte non è una novità, ma è la cosa più vicina a un "lifehack" del flirt che posso offrirvi.
Katie Way
Brooklyn, US
giovane donna transgender si guarda allo specchio
Foto di Zackary Drucker dalla Gender Spectrum Collection.

Sono una persona che esce di casa più o meno tutti i giorni e per questo sono abituata a essere guardata dalle altre persone, per ragioni molto diverse. Che sia quando incrocio brevemente lo sguardo di un tizio dagli zigomi pazzeschi in farmacia, o quando mi becco un'occhiataccia dopo aver sbattuto la borsa addosso a un altro passeggero sull'autobus, in genere mi accorgo se qualcuno mi sta guardando, nel bene o nel male.

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In certi scenari, però, può essere difficile capire chi sta guardando dove: su un treno all'ora di punta, dai capi opposti di un locale troppo affollato, mentre ordini un caffè di corsa prima di andare in ufficio. Se non sei sicuro che una certa persona interessante nei paraggi ti abbia notata a sua volta, c'è un trucco che ho scoperto funzionare in modo relativamente affidabile: si chiama mirroring, ed è la cosa più vicina a un "lifehack" del flirt che posso offrirvi.

In uno studio del 1999, un gruppo di psicologi ha definito il mirroring (altrimenti noto come "effetto camaleonte") come "imitazione inconscia di postura, gestualità, espressioni facciali e altri comportamenti della persona con cui si sta interagendo." È stato indicato per parecchio tempo come la strategia usata (consapevolmente) da persone di successo per dimostrare il loro livello di interesse durante un colloquio di lavoro o sul posto di lavoro, perché, secondo diverse ricerche, può influenzare positivamente il modo in cui una persona viene percepita—per quanto altri studi abbiano concluso che è anche possibile esagerare e finire col suscitare inquietudine nella persona che si sta imitando.

Ma non sei qui perché vuoi un lavoro. Sei qui perché vuoi sapere come capire se una persona che ti interessa ti sta guardando. La risposta è semplice: fai un paio di gesti e vedi se ti copia. Consiglio qualcosa di semplice, tipo incrociare le gambe e poi farle tornare nella posizione precedente, grattarti il naso, scrocchiarti le dita, o anche guardare fisso in una direzione e vedere se l'altra persona segue il tuo sguardo per vedere cosa stai guardando prima di tornare a guardare te. Non per vantarmi, ma ho fatto guardare fuori dal finestrino del treno più di un ragazzo e sì, l'ho fatto per ottenere un po' di attenzione.

Sul "mirroring flirt" è stato scritto un po' di tutto, da BBC Science a Marie Claire, inserendo questo comportamento nell'elenco di segnali indicativi che qualcuno sta pensando di sedurre qualcun altro. Allora perché non usiamo il mirroring tutti, sempre, per capire chi si sta facendo gli occhi dolci con chi? Posso solo concludere che i miei anni di esperienza nell'analizzare i messaggi inviati consciamente o inconsciamente dal corpo umano (ho fatto teatro al liceo) mi hanno donato una capacità di osservazione raffinatissima rispetto a una persona media. In pratica, sono come i tizi di Mindhunter, se Mindhunter fosse una serie sull'avere interazioni non verbali ma carichissime con tizi che indossano ancora le catenine ai pantaloni. Siete tutti benvenuti a unirvi a me e al mio cervello del futuro: è uno spasso!

Ovviamente, una volta che capisci che qualcuno ti sta guardando, sta a te (e a chi ti guarda) cosa succede dopo. Non tutti fissano intenzionalmente o sono contenti di essere abbordati in pubblico, per cui consiglio di incrociare lo sguardo e leggere il resto della situazione da lì. Perché anche quando siamo certi di essere osservati da uno sconosciuto, il come siamo percepiti è tutto un altro paio di maniche.

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