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Lavoro in una delle uniche agenzie di escort per lesbiche al mondo

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Anni fa, quando si è candidata per un posto da escort, Lynx (nome di fantasia) non aveva esperienza di sex work. Ci ha detto che era sempre stata affascinata dalla sessualità, che aveva lavorato in un sexy shop ed era stata attiva nella scena kink. “Sentivo di voler lavorare in quel campo in qualche modo,” ricorda. “Ma cercavo un ruolo che fosse veramente adatto a me.”

Subito dopo la prima volta, Lynx ha capito di volerlo rendere un lavoro a tempo pieno. È stata conquistata da ogni aspetto di questo lavoro e dall’idea di incontrare persone nuove di tanti tipi diversi. Fino a qui nulla di nuovo, solo che l’agenzia di escort per cui Lynx lavora è un po’ diversa da come te la immagini: si rivolge esclusivamente alle donne, il che la rende uno dei pochissimi servizi di sex work di questo tipo al mondo.

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Le agenzie di escort lesbiche come de Stoute Vrouw (“la Donnaccia” in olandese) sono così rare che le clienti vengono dall’altra parte del mondo per incontrare Lynx. L’agenzia opera nei Paesi Bassi e ha l’obiettivo di fornire uno spazio sicuro alle clienti per scoprire liberamente la propria sessualità.

De Stoute Vrouw è stata fondata nel 2016 da Lex e Manon, ma quest’ultima ha lasciato l’attività poco tempo dopo. Per tutela della privacy, Lex ci ha chiesto di usare solo il suo nome. Oggi porta avanti gli affari da sola, occupandosi di quasi ogni aspetto della gestione, dall’assunzione di nuove escort al sito internet. Sta a lei anche garantire privacy e sicurezza per le sex worker e le clienti dell’agenzia.

L’idea di aprire un’attività di questo tipo è venuta a Lex in una serata alcolica, dopo che una ricerca su Google aveva rivelato che non sembrava esistere niente di simile. “Gli uomini fanno questa cosa da centinaia di anni, eppure non esisteva nulla di specificamente indirizzato alle donne,” racconta. “Ho pensato che fosse una stranezza. E se una donna voleva fare sesso con un’altra donna, che opzioni aveva?”

Lex non ha avuto problemi a mettere in piedi un’agenzia dal punto di vista burocratico, anche se ci è voluto un po’ per trovare un ufficio e una banca che le facesse un mutuo. Ma, alla fine, ce l’ha fatta.

Il passo seguente—trovare le sex worker—è stato altrettanto facile. “Appena si è sparsa la voce ho ricevuto messaggi da diverse donne che volevano lavorare qui,” prosegue Lex. “Tuttora ricevo molte candidature da tutto il mondo e non ho mai avuto problemi di carenza di staff.” Come si può leggere nel sito, l’agenzia lavora anche con escort di genere non-binario.

Molte delle clienti dell’agenzia hanno un rapporto complicato con il sesso, quindi Lex presta particolare attenzione all’intelligenza emotiva e alle capacità comunicative delle aspiranti lavoratrici. “Abbiamo avuto clienti che sono scoppiate a piangere perché stavano venendo toccate in maniera intima per la prima volta dopo oltre dieci anni,” racconta. “Si tratta di momenti molto delicati e, come escort, devi avere la capacità di gestirli.”

Lynx ha ammesso di aver trovato le sfide poste dal lavoro stimolanti. “Per essere una brava escort lesbica, devi essere brava a fare sesso in un modo particolare, a volte usando toy o strap-on,” spiega. “È una professione a parte.” Dopo aver firmato il contratto con l’agenzia, Lynx ha dovuto scrivere un profilo per il sito che rappresentasse la sua vera personalità: “Ho parlato di fiducia e sicurezza, e ho scritto che in un appuntamento con me c’è posto per l’avventura sexy ma anche per una conversazione intima e profonda.” Il sito non mostra foto, perché alcune clienti le trovano respingenti, ma sono disponibili su richiesta.

Lynx, che si identifica come queer e ha un disturbo dello spettro autistico, ha deciso di mettere in chiaro il tema della propria neurodivergenza fin dall’inizio nella sua bio. “Negli ultimi anni, sono stati condotti molti studi sul funzionamento dell’autismo nelle donne,” sottolinea. “Per esempio, le donne non-neurotipiche elaborano gli stimoli in modo diverso. Io capisco queste cose, quindi so come gestirle.”

Come molte altre escort dell’agenzia, Lynx è molto informata sul valore terapeutico del sesso. “Leggo molto sull’argomento sessualità, e mi piace parlarne con persone che non sanno ancora bene che cosa vogliono dal punto di vista sessuale,” dice. “È molto utile se vuoi guidare una donna in un’esperienza sessuale che potrebbe trovare un po’ spaventosa all’inizio.”

A volte le capitano clienti che si sono sempre ritenute etero ma covano una curiosità per l’attrazione per una persona dello stesso sesso. Alcune delle sue clienti sono transgender e stanno cercando di capire come sta cambiando il loro rapporto con il sesso dopo il processo di transizione. Altre sono neurodivergenti e stanno attraversando un blocco sessuale a causa di una brutta esperienza. Altre ancora stanno riscoprendo i propri corpi dopo un trauma. “Considero un onore poter fare qualcosa in loro aiuto,” dice Lynx. Naturalmente, ci sono anche molte persone che sono soltanto alla ricerca di un bel momento sessuale.

Ogni appuntamento di Lynx inizia con una conversazione atta a scoprire i desideri della cliente. “La prima cosa che si fa è guardarsi negli occhi,” dice. “Poi si parla un po’, si fa qualche domanda, e le si dà tempo di raccontare la sua storia. Anche solo l’idea che una persona abbia voluto incontrarmi può provocare forti emozioni in me, ho bisogno di rilasciarle in quel momento.”

Molte clienti vengono all’appuntamento con aspettative precise di come andrà, come se ci fosse una specie di copione. Ma spesso va in modo diverso. “A volte, una cliente mi anticipa che non sa cosa le piace,” racconta. “Scoprire le reazioni di un corpo estraneo a diversi stimoli è un’arte in sé. Sono sempre all’erta per vedere se si accende un fuoco nei loro occhi.”

Prima che avvenga l’incontro, Lex effettua un controllo preliminare delle clienti, in alcuni casi indirizzandole verso l’escort più appropriata sulla base delle rispettive aspettative e volontà. Per la sicurezza delle escort è particolarmente importante capire se la cliente è sinceramente interessata o ha secondi fini.

Per esempio, l’agenzia ha ricevuto richieste da uomini che si fingevano donne, o persone che volevano organizzare threesome oppure fare una sorpresa alla propria fidanzata. Lex ha deciso di non assecondare queste iniziative. “Capisco l’idea, ma può finire per diventare una serata molto spiacevole per la cliente e anche per la sex worker,” spiega.

Finora, la severa pre-selezione operata da Lex le ha risparmiato situazioni di disagio con le clienti. Inoltre porta avanti gli affari in maniera pulita, quindi può permettersi di chiamare le autorità se necessario. “Se una persona manca di rispetto, non la faccio entrare,” avverte. È sempre molto prudente. “Ho una figlia di 24 anni e la porto con me dappertutto. Quando ho iniziato a fare questo lavoro, ho capito subito di essere responsabile del benessere di tante donne.”

Lex fa del suo meglio per gestire tutti i messaggi di odio che arrivano in agenzia. Di solito vengono da uomini arrabbiati perché il servizio non è a loro disposizione, “nonostante tutte le opzioni fatte apposta per loro,” commenta Lynx.

I messaggi arrivano anche da persone omofobe e/o anti-sex work. “Le peggiori telefonate e email in realtà le fanno le donne, in particolare le femminste anti-sex work,” rivela Lex. “Il loro punto di vista è: ‘Io non vorrei farlo, quindi nemmeno tu dovresti volerlo.’ Vorrei sempre rispondere: ‘Dovresti farti una chiacchierata con le mie dipendenti e le mie clienti’.”

Anche Lynx si è trovata ad affrontare lo stigma associato alla sua professione, in passato: “Una volta ho dovuto cancellarmi da Twitter perché venivo bombardata di DM pieni di accuse senza senso ogni pochi secondi.”

Nonostante tutto ciò, Lynx ha confermato di non essersi mai sentita in pericolo facendo questo lavoro. “Le clienti con cui lavoro sono dolcissime e attente, non ho mai avuto un appuntamento che non fosse almeno divertente,” dice. “Alcune clienti vengono da paesi in cui il sex work è proibito o l’omosessualità è illegale. È una cosa speciale per me poter offrire loro questa esperienza.”