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La proposta di Salvini di reintrodurre la leva obbligatoria è un'enorme cazzata

"Rispetto per il prossimo, spirito di sacrificio, generosità. Voi sareste d'accordo?" Tramite Facebook, Salvini ha proposto di reintrodurre il servizio militare obbligatorio, e la reazione non è stata delle migliori.

Il 7 febbraio 2018, a pochi giorni di distanza dall'attentato razzista di Macerata, il segretario della Lega Matteo Salvini ha proposto di reintrodurre la leva obbligatoria, dicendo che "di fronte a rigurgiti razzisti e alla minaccia del terrorismo un esercito di leva è meglio per la democrazia." Non è la prima volta che Salvini rispolvera questa proposta. Per l'occasione, dunque, riproponiamo questo articolo sul tema di alcuni anni fa.

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La notizia del ripristino del servizio militare obbligatorio è una delle bufale più virali degli ultimi tempi. Si è presentata diverse volte sotto varie forme ma mantenendo sempre intatti i tratti fondamentali: la decisione del governo di istituire nuovamente il servizio militare e civile, la retroattività della misura e la sua presunta entrata in vigore a breve. La viralità della bufala, ovviamente, deriva dal fatto che la larga maggioranza degli italiani non sembra vedere di buon occhio un'eventualità del genere, come testimoniano le migliaia di condivisioni indignate che riceve ogni volta.

Ignorando tutto questo, oggi Matteo Salvini ha fatto questa stessa proposta—stavolta però seriamente. In uno status pubblicato sulla sua pagina Facebook, Salvini ha scritto che "La Lega sta preparando una proposta di legge per reintrodurre il SERVIZIO CIVILE e MILITARE obbligatorio per i maggiorenni. Rispetto per il prossimo, spirito di sacrificio, generosità. Voi sareste d'accordo?"

La proposta di Salvini è stata subito ripresa dal Giornale, che in uno slancio militaristico è arrivato ad affermare che il servizio militare sarebbe necessario perché "privarsi dell'apporto militare di tutti gli uomini adulti è una schiocchezza," la difesa dei confini è "una delle condizioni dell'esistenza di uno Stato" e "l'esercito è un elemento essenziale."

Oltretutto, scrive sempre il Giornale, la leva obbligatoria sarebbe utile perché "riduce i casi di trentenni ancora in casa dei genitori a spese della pensione del povero padre" e "ne trarrebbe vantaggio ogni singolo cittadino e l'Italia intera" che è "bisognosa di tagliare ai suoi giovani quel 'cordone ombelicale' che li tiene ancora legati al piccolo cosmo della famiglia."

A quanto pare, però, l'opinione pubblica—compresi gli stessi fan di Salvini—sembra pensarla diversamente, a giudicare dalla quantità di commenti negativi allo status del leader della Lega. Per la maggior parte, gli utenti hanno rigirato le affermazioni di Salvini sul "rispetto per il prossimo, spirito di sacrificio e generosità" invocando misure come il taglio degli stipendi dei politici.

Anche tralasciando cosa ne pensa l'opinione pubblica, la reintroduzione della leva obbligatoria è impraticabile a livello legislativo. La sua sospensione, attiva dal 1 gennaio 2005, aveva segnato la professionalizzazione delle forze armate a livello europeo—la reintroduzione dell'obbligo, quindi, non sarebbe una decisione soltanto italiana. Inoltre, la riforma del servizio militare era stata fortemente voluta proprio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Ministro della Difesa dal 1999 al 2001, e per molti è una delle poche cose buone fatte per le generazioni più giovani negli ultimi 15 anni.

Inoltre, al di là dell'idea che si può avere sull'argomento e dei giudizi sulla fattibilità di una proposta del genere, una cosa è indiscutibile: lo spirito di sacrificio e la generosità di cui parla Salvini per giustificare la proposta di reintrodurre la coscrizione obbligatoria sono apprezzabili proprio in quanto libere scelte—non c'è proprio nessun altruismo nell'essere obbligati a prestare servizio militare o civile.

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