Quaranta colpi di kalashnikov sono stati esplosi nella notte contro la caserma dei Carabinieri di Secondigliano, quartiere di Napoli.
Secondo quanto riportato da Repubblica e Il Mattino, ad agire sarebbe stato un commando di quattro persone.
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“Con molta probabilità sono stati dei ragazzini,” ha detto il generale Antonio De Vita, comandante dei Carabinieri di Secondigliano, il quale ha anche lanciato un appello: “Deponete le armi, la vita non è un videogioco o uno slogan sui social.”
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Tra il 2004 e il 2005 Secondigliano fu teatro di una sanguinosa guerra di Camorra tra il clan Di Lauro e la frangia dei cosiddetti Scissionisti. La faida provocò la morte di oltre 70 persone, tra cui diversi innocenti che non avevano nulla a che fare con la criminalità.
L’azione di questa notte potrebbe rappresentare un gesto di sfida da parte delle nuove leve della Camorra nei confronti dello Stato. Dallo scorso settembre, infatti, i baby boss si danno battaglia tra le strade del capoluogo partenopeo per affermare la propria supremazia.
“Non ci facciamo intimidire,” ha aggiunto De Vita. “L’azione di questa notte dimostra che la presenza dell’Arma sul territorio è incisiva e che le continue martellanti operazioni di polizia giudiziaria danno fortemente fastidio e continueranno in maniera sempre più marcata.”
Foto in apertura di Anssi Koskinen via Flickr in Creative Commons.