Il nuovo video di propaganda dello Stato Islamico


Questo posto è tratto da VICE News. Grab dal video “Eid Greetings from the Land of Khilafah”.

Per celebrare la festività islamica dell’Eid al-Fitr, online è stato diffuso un video di auguri a nome dello Stato Islamico nel quale si mostrano combattenti apparentemente provenienti da America, Europa, Sud-est asiatico e Africa.

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Il filmato, che porta il logo di Al-Hayat, uno degli organi mediatici associati Stato Islamico (precedentemente noto come ISIS o ISIL), è intitolato “Auguri di buon Eid dalla Terra del Khifalah” e chiama i musulmani a unirsi nel jihad e a trasferirsi nell’auto-proclamato Califfato che copre territori di Siria e Iraq.

I 20 minuti di video includono numerose interviste di combattenti che dicono di arrivare da Belgio, Finlandia, Indonesia, Inghilterra, Marocco, Sudafrica, Tunisia e Stati Uniti.

Le varie sezioni promuovono il Califfato e incoraggiano le famiglie di musulmani a provare in prima persona la vita nello Stato Islamico, sotto il leader Abu Bakr al-Baghdadi.


Grab dal video “Eid Greetings from the Land of Khilafah”.

“Mi sembra di sognare,” dice il combattente Abu Abdurahman al-Trinidadi nel video. “Devi essere qui per capire quello che dico. Se non ci sei non puoi capirlo.”

Online sono stati pubblicati numerosi video attribuiti allo Stato Islamico e diffusi con l’intento di reclutare musulmani da tutto il mondo e convincerli a unirsi alla causa.

Alla scorsa settimana risale la pubblicazione di un filmato di otto minuti dal titolo “Join the Ranks”, trasmesso su YouTube per chiamare gli indonesiani a unirsi al jihad e allo Stato Islamico.

Un rapporto delle Nazioni Unite ha recentemente accusato il gruppo militante di rapimenti, assassinii, reclutamento forzato di bambini, violenze su donne e ragazze e altre violazioni dei diritti  umani. Sempre secondo il rapporto, nel solo Iraq, dall’inizio di quest’anno e fino a giugno—come parte del conflitto tra esercito regolare iracheno e IS e gruppi a essi affiliati—sarebbero morte almeno 5.500 persone, mentre il numero degli sfollati ha da tempo superato il milione.

Segui Liz Fields su Twitter: @lianzifields
 

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